Parte 2

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Vi erano i primi piani della piccola vittima, che non sembrava superare gli 8 anni di età. I suoi genitali erano sanguinanti e sulle gambe erano presenti grandi e scuri lividi, e alcuni tagli sull'addome. Il secondo gruppo di foto ritraeva la bambina mentre piangeva e vomitava. Infine, una foto di lui nudo mentre le penetrava la vagina con un vecchio trapano: un'espressione di gioia ed euforia era dipinta sul suo volto.

Ne avevo abbastanza.

Scrissi un commento nella chat:

"Siete solamente persone malate che meriterebbero di morire, mi chiedo come riusciate a dormire la notte!"

Immediatamente gli utenti cominciarono ad offendermi.

"Qui sei indifeso ed ignorante come la bambina nelle foto."

"Vattene dalla parte più grande di Internet."

Alla fine, anche Culture045 commentò:

"Davvero? Dove vivi amico? Sono sicuro che a tutti piacerebbe vederti su questo sito."

Io risposi, commettendo, però, l'errore più grande della mia vita.

"Sto chiamando la polizia. Presto questo sito verrà bloccato."

Meno di un minuto dopo, tutto il sito diventò nero; si aprì una nuova chat in verde e qualcuno chiamato "Admin 1" mi invió un messaggio:

"Chiama gli sbirri, e te ne pentirai."

Quello che successe dopo mi perseguitò per il resto della mia vita.

Rimasi paralizzati per almeno 10 minuti, fino a quando non presi il cellulare per denunciare il sito, ma mi fermai. Sullo schermo vidi che c'era un messaggio da un numero sconosciuto:

"Se chiami la polizia sei già morto."

Tornai al pc e notai che la luce della mia webcam era accesa, mentre sullo schermo era apparsa una foto che per me, era molto più che familiare.

Era leggermente mossa, ma riconoscevo perfettamente quella felpa blu, quei poster...
ero io, paralizzato davanti al computer con il cellulare in mano.

Mi girai di scatto, ma alla finestra non c'era nessuno. Guardai di nuovo la chat e vidi che vi era scritto:

"Siamo più vicini di quanto pensi."

Il mio cellulare squillò ancora. Ricevetti un messaggio con scritto il mio nome, il mio cognome, l'indirizzo email e di domicilio. Sulla chat online comparivano, invece, altri messaggi:

"Ahh quindi abiti qui vicino, non sei male."

Infine, un ultimo messaggio di Culture045:

"Sarebbe davvero un peccato se dovessi sparire all'improvviso, esci da qua."

Nei giorni successivi chiamai la polizia, fornendo più dettagli possibili, ma il sito non risultó rintracciabile. Nemmeno da un'analisi del mio cellulare si venne a scoprire chi mandó realmente quei messaggi.

Se doveste mai navigare nel Dark Web, vi prego, non fatelo da soli. E non siate spavaldi o troppo curiosi come me.

Da quando ho finito il college, mi sono trasferito; tuttavia, ogni notte faccio continuamente incubi.

Vorrei tornare indietro... ma non posso.

Non sono stato abbastanza cauto sul DARK WEB - DEEP WEBDonde viven las historias. Descúbrelo ahora