Cerco un posto tra i tavoli della mensa, sono tutti occupati da qualcuno di sconosciuto. Non vedo Jules, né Brad. Trovo un volto conosciuto, mi avvicino a lui con il vassoio.
-Tra tutti i tavoli hai deciso di autoinfliggerti questa pena?- domanda ironico mentre mastica un pezzo di pane
-Non c'era grande scelta- rispondo soltanto
Prende parola dopo un po'
-Quindi da dov'è che vieni?- chiede cercando di fare dialogo
-Bayville, vicino New York- rispondo secca
-Tu e Ellen, vi conoscete da molto?- sapevo dove voleva andare a parare
-Ti importa così tanto capire il rapporto che avevamo io e Ellen?-
-Mi piacerebbe vedervi ancora amiche- confessa
-Non credo che vorresti davvero- rispondo con un sorriso un po' malinconico
-Perché no?-
-Eravamo due teppistelle- rispondo -un giorno siamo finite in presidenza per uno scherzo finito male, il professore di storia era fradicio di acqua glitterata, doveva essere uno scherzo indirizzato alla capo cheerleader. A Ellen stava particolarmente antipatica- mi rendo conto di aver straparlato e di avere lo sguardo sognante.
Mi osserva attentamente con la mano sotto al mento e il corpo proteso verso me.
Schiarisco la voce e mi ricompongo.
-No- scuote la testa alzando gli occhi al cielo -non mi dire che sta ritornando la silenziosa Megan-
-Non sono silenziosa- mastico lo sformato di verdure mentre ascolto Nathan
-Succede sempre quando ti rendi conto di aver detto troppo di te o di esserti esposta più del dovuto e quindi torni sull'attenti- mi spiega
Nathan è un grande osservatore, da quello che ho visto in questi pochi giorni. Osserva molto, ogni piccolo dettaglio viene captato
-Anche tu non parli molto di te, non focalizzarti solo su di me-
-Non tergiversare! Sarebbe bello se tornaste quelle di una volta, no?-
-Non saprei- confesso, ancora sotto osservazione del ragazzo di fronte a me.
-Hey ragazzi- Brad sbuca con un vassoio stracolmo di cibo
-Sporcami e ti uccido- lo minaccia Nathan sbuffando, quando il suo amico si siede vicino a lui. Sarebbe bello avere nuovamente il rapporto di una volta con Ellen, ma so che un'impresa impossibile, non ci proverò neanche.
-Ellen!- scuote una mano in aria per attirare l'attenzione della nostra collega.
Nascondo il viso dalla vergogna, tutti i nostri colleghi si girano verso di noi.
Ellen si avvicina al nostro tavolo e quando nota che l'ultimo posto rimasto è quello accanto a me esita un attimo
-Siediti- le indica Nathan con lo sguardo
Quando si sistema vicino a me, Brad prende parola.
-Mattinata pesante?-
-Abbastanza- risponde lei sbuffando -avete un'aspirina?-
Apro la tasca all'altezza della coscia e ne tiro una fuori. Le porgo il medicinale, lo prende osservando la mia mano, esitante.
-È solo aspirina- dico invitandola a prenderla
Dopo aver passato dieci buoni minuti a essere presa in giro da Brad, sotto il silenzio di Ellen e lo sguardo attento e scrutatore di Nathan, mi alzo e poso il vassoio.
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Odio et amo
Fanfiction🍀Incompleta🍀 Megan ha ventiquattro anni quando le viene chiesto di trasferirsi a Boston per una offerta di lavoro più unica che rara. Con una valigia piena di ricordi e rimorsi decide di imbattersi in questa avventura. Non sa però che ad attenderl...