XXXII ~Da nessuna parte~

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«Ciao, sono Keira e se non rispondo è perché non mi piaci, scusami. Lasciami un messaggio in segreteria»

Questa, è la settima volta che ascoltiamo la segreteria telefonica di Keira, mentre accerchiamo tutti la penisola della cucina, sopra la quale è posato il telefono di Nathan.

Passo nervosamente una mano fra i capelli, l'aria che mi circonda è talmente tesa che il mio cuore non smette un solo attimo di palpitare insistentemente.
È come se riuscissi a leggere nel pensiero di tutti, e a tutti sta balenando la stessa idea che Keira probabilmente, non è dove vorrebbe stare, e non ha affatto dimenticato di caricare la batteria del cellulare.

Chris al mio fianco, non ha smesso un solo secondo di fissare il cellulare al centro della penisola, con occhi spalancati, in cerca di una risposta.

«È strano, tutto questo sta diventando troppo» esordisce Ronnie, infilzandosi i capelli con le dita, prima di prendere a gironzolare per l'appartamento.

«Forse non ti risponde perché non le piaci» sbotta Kenneth, in direzione di Nathan, sferzando il silenzio con la frase più inopportuna che poteva sillabare.
Prendiamo a guardarlo tutti storto, fin quando lui non alza in modo innocente le mani in alto.

«Avete avuto discorsi ultimamente, fate provare me..» afferra il suo cellulare, premendolo all'orecchio.

«Dov'era l'ultima volta che l'avete vista?» punto velocemente Nathan col mento, che si abbassa fino a posare la fronte contro le braccia stese sul marmo della penisola.
«Ci ha detto che stava andando a comprare il regalo di compleanno per Chris» sospira pesantemente, e il mio sguardo cade sul silenzio di Chris al mio fianco.

Vorrei sapere a cosa diamine sta pensando, in quegli occhi così pieni fino a poco più di mezz'ora fa, ma adesso così pochi che la sola vista riesce a ferirmi.
Sono diventata troppo debole, al suo fianco.

È il suo compleanno, ed io non ne avevo idea.
Vorrei fargli mille domande, la prima di queste è perché dannazione non gli è venuto in mente di riferirmelo, in uno dei tanti momenti che abbiamo passato insieme stasera.
E la seconda è... che ha in mente di fare adesso?

I muscoli delle sue braccia balzano sull'attenti, tirando in uno strattone il suo corpo all'indietro, poi si avvicina a Kenneth strappandogli il telefono dall'orecchio.
«Fammi lasciare un messaggio» lo vedo allontanarsi verso il corridoio, e non lo seguo.
Credo che non abbia bisogno di me in questo momento, per quanto io adesso abbia bisogno di sentire la sua presenza al mio fianco.

«Ok pensiamo» urla Veronica «Forse le si è spento il cellulare, ha chiesto ad un passante di chiamare un taxi e sta tornando!»

«Si» interviene Kenneth «magari ha pure incontrato Adam Sandler e adesso è ai Caraibi a farsi una vacanza» la beffeggia, guadagnandosi un'occhiata antipatica da parte sua.

«Se è andata a fare compere si sarà fermata sulla Road Avenue» Nathan prende parola «Ronnie, controlla tutte le caffetterie, bar o librerie in cui può essersi fermata e chiedi se l'hanno vista»
Ronnie annuisce, ma la mia attenzione è captata dalla voce sottile e lontana di Chris, proveniente da una stanza vicina.

Mi distraggo dal battibecco che ho di fronte, e ascolto le sue parole, fissando un punto fermo.
Sembrano tremanti, spaventate, terrorizzate.
«Keira.. Rien..» lo sento mormorare «Per favore, dimmi dove sei» il respiro mi si affatica, un nodo stretto inizia ad impedirmi di respirare regolarmente.
«Dillo a me, vengo a prenderti ovunque tu sia»
Un rumore cupo e impercettibile interrompe la sua voce, come se avesse colpito o urtato qualcosa.
«Torna da me, ti prego»

I miei denti affondando nel mio labbro inferiore, provocandomi un dolore nemmeno paragonabile a quello che prova il mio petto, nell'ascoltare il suo tono di voce quasi... irriconoscibile.

Deadly HeartbeatsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora