Ricordi

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Rachele P.O.V.

Io e mio zio finiamo di pranzare verso l'una e mezza. Usciamo dal ristorante e facciamo un giro al parco vicino alla mia gelateria preferita.
"Questo posto è bellissimo - commenta lui, prendendomi per mano - è impregnato di molti ricordi...". "Davvero, zio?" chiedo curiosa. "Sì, cara" risponde. Inizia a raccontare qualcosa del suo passato e io lo ascolto, interrompendolo solo ogni tanto. Sono molto interessata alla storia della mia famiglia e voglio saperne sempre di più.

"Io e Giuliano venivamo spesso a Torino quando eravamo ragazzi. Sai, i nostri genitori erano separati: nostra madre viveva qui, nella sua città natale, nostro padre e la sua compagna si occupavano di noi a Milano".
"Nonna Margherita era torinese?".
"Sì, da generazioni. Nostra madre ci portava sempre nel parco vicino a casa sua. Poi, un giorno, i proprietari di quel parco ci presentarono la loro figlia, una bella signorina dai capelli rossi e gli occhi castani. La ragazza, che si chiamava Adelaide, ci portò nel suo posto preferito, che era proprio questo. Ci veniva spesso, perché non le piaceva il parco dei suoi".
"Aspetta, ma Adelaide è...?".
"Forse hai già capito, ma lasciami finire. Da quel giorno, questo parco divenne anche il nostro posto preferito. Certo, allora io ero un sedicenne e in venticinque anni sono cambiate parecchie cose. Ma ricordo esattamente tutte le arrampicate sugli alberi, le corse, le passeggiate, le cadute...".
"E Adelaide?".
"Adelaide è sempre stata una nostra compagna di giochi, la vedevamo ogni estate e ci divertivamo moltissimo insieme. Io e Giuliano, lo confesso, siamo stati entrambi innamorati di lei per ben tre anni e ogni tanto litigavamo in privato...".
"E chi è riuscito a conquistarla?".
"All'inizio lei sembrava essere più interessata a Giuliano, anche perché avevano la stessa età e andavano anche più d'accordo. Ma un giorno di luglio, quando io avevo diciannove anni, ho trovato nella mia camera una lettera da parte di Adelaide. Scoprii che lei aveva una cotta per me".
"E come finì?".
"Lei divenne la mia ragazza. Mio fratello faticò un po' ad accettarlo all'inizio, ma per fortuna conobbe Sara, tua madre. Comunque, io e Adelaide iniziammo questa relazione a distanza. Dopo un anno mi trasferii definitivamente a Torino per stare con lei. Fu in questo parco che le chiesi di sposarmi, esattamente sei anni e due mesi dopo".
"Quindi quella Adelaide è... mia zia?".
"Esatto, piccola mia. Sono sette anni che non stiamo più insieme... ma questo posto mi richiama alla mente tutti i momenti passati con lei...".
"Mi dispiace per zia Adelaide... Non meritava di andarsene così".
"Eravamo giovani... volevamo avere dei bambini, mettere su famiglia, ma la leucemia ha mandato tutto a quel paese... Se l'è portata via...".
Io e zio Corrado ci sediamo su una panchina, con lo sguardo basso. Zia Dely, così la chiamavamo, è morta a soli 31 anni e abbiamo sofferto tutti. Lo zio ha rischiato di cadere in depressione, Dely era tutto per lui. Non credo che possa reggere anche la scomparsa di mio padre, suo fratello.

"Ma ora basta parlare di cose tristi, voglio vederti sorridere!" esclama lo zio, asciugandomi una lacrimuccia che mi stava cadendo dagli occhi. Ci alziamo dalla panchina e facciamo un altro giro del parco. Sono quasi le due quando usciamo da lì e decidiamo di andare in gelateria a prendere qualcosa di fresco da mangiare.
"Vado dentro e offro io, tu rimani fuori e prendi posto, okay?" dice lo zio. Annuisco e cerco un tavolo libero.

All'improvviso sento qualcuno che mi afferra il braccio. Trattengo un grido mordendomi il labbro fino a farlo quasi sanguinare, poi mi volto.
"Che ci fai qui?" chiedo a voce altissima al ragazzo che mi trovo di fronte, per poi dargli un pugno per niente amichevole sul braccio.
"Facevo un giro - risponde - Quel tipo, Lorenzo, dov'è ora?". "Sarà a casa... Alessio, che vuoi?" continuo a parlargli in modo freddo: non ho intenzione di avere ancora a che fare con lui. "Sei da sola, quindi?" ignora del tutto la mia domanda. Quanto mi dà sui nervi! "No, sono con mio zio". "Quello di Torino? Abbastanza alto, capelli biondo scuro, occhi color acqua?". "Sì, è lui". Alessio si avvicina a me e mi alza il mento con due dita. "Che ti prende?" chiedo con tono preoccupato. "Sei sempre più bella" risponde sorridendo. Rachele, non farti intenerire da un complimento! "A quante ragazze hai detto questa frase, Alessio?" assumo un tono di sfida, mentre metto a posto gli occhiali sulla faccia. "Mi prendi per un donnaiolo?". Annuisco e lo vedo voltarsi verso un angolo dell'edificio dietro di noi. "Come Fumagalli?" domanda, senza ricevere risposta. Do un'occhiata nella direzione in cui è rivolto lo sguardo di Alessio e rimango sconvolta quando vedo una ragazza rossa baciare un ragazzo dai capelli mori e ricci. Michelle e Lorenzo...

Mi allontano alla svelta e torno al mio tavolo, cercando di trattenere le lacrime. Il mio cuore si è sbriciolato in un nanosecondo, l'immagine della labbra di Michelle contro quelle di Lory è stata uno shock. "Sospettavo che Lorenzo nascondesse qualcosa..." commenta Alessio, avvicinandosi. "Vattene" gli ordino con voce piatta. "Sappi che io ci sarò sempre per te, piccola" continua con voce suadente. Basta, mi ha rotto il cazzo! "Vattene, Alessio!" ripeto, mentre mi sto per alzare infuriata dalla sedia. Lui mi fa l'occhiolino, poi scappa. In quel momento torna zio Corrado.
"Ti ho preso il gelato alla menta, il tuo preferito" annuncia, sedendosi vicino a me. Annuisco e sorrido forzatamente. "C'è qualche problema, tesoro?" mi chiede, notando il mio sguardo assente. "No... ero assorta nei miei pensieri..." rispondo, per poi dare una cucchiaiata alla coppetta. Affondare i miei problemi nel gelato non è esattamente il mio forte, ma... hey, è estate!
Non mi resta altro da fare che accompagnare lo zio a casa di Lory e salutarlo. Questa giornata con lui è stata bellissima, anche se è finita abbastanza male. Mi mancherà moltissimo, spero che venga ancora a trovarmi... Magari assieme a papà, e non potrei desiderare di meglio.

Angolo dell'Autrice
Mi scuso se questo capitolo fa cagare il cazzo, ma non avevo idee e volevo aggiornare nonostante la mancanza di tempo (io e alcuni miei amici dobbiamo organizzare il grest, yeeeee).
Non mi dilungherò troppo perché sono stanca morta. Però... 4080 visualizzazioni... Boh, ormai non so più come ringraziarvi. Vi adoro tutti e non smetterò mai, sappiatelo, perché siete voi che mi spingete a non chiudere questa storia prima di concluderla. Ormai dovrei essere a buon punto: nei prossimi capitoli andrò più spedita, perché ho intenzione di finire al più presto e iniziare 'Trapped'.
Okay, ora vado sul serio. Buonanotte a tutti! PEACE&LOVE AND BACIUXXX! :* :* :*

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(COMPLETED) Summer with FavijDove le storie prendono vita. Scoprilo ora