Aconito

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Orion Delacourt era un mago molto magro, pelato, con un corto pizzetto bianco e occhi gentili

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Orion Delacourt era un mago molto magro, pelato, con un corto pizzetto bianco e occhi gentili. La prima impressione che ne ebbe Anja fu positiva. Lo conosceva di fama, ovviamente, ma non era mai stato un suo cliente diretto: a volte, per richieste specifiche, era stato Zachary a fare da tramite tra loro due. Anja gli diede una sessantina d'anni, ma probabilmente erano molti di più. Indossava una tunica verde e blu lunga fino a terra e un mantello bordato di pelliccia che strisciava sui tappeti e sul pavimento di pietra.

Dopo i leciti convenevoli, Orion si disse molto sorpreso nell'apprendere che Thalia non aveva preso un abbaglio: lei e Riv erano davvero un anomalo caso interrazziale di draghi predestinati. "In tutta onestà" ammise "ero convinto che Nathalia si fosse sbagliata. E invece eccovi qui, in carne ed ossa, un caso magico che non avrei mai immaginato di incontrare in tutta la mia vita".

L'ospitalità di Delacourt fu spiccia ma gradevole. Anja fece appena in tempo a registrare gli interni spogli e rigidi del castello, che il mago li condusse nel suo studio, una stanza squadrata con un'enorme scrivania in mezzo e una mole di attrezzatura degna di un laboratorio di chimica. Li fece accomodare e si sedette su una poltrona imbottita al di là della scrivania, da dove li studiò con occhi attenti. Anja riconobbe perspicacia e intelligenza fuori dal comune in quelle fessure azzurre.

"Orbene. Nathalia mi ha spiegato che vi siete incontrati per caso e che, come un improbabile scherzo del destino, è scattato il legame magico. E siete qui per capire come risolvere la cosa. Ditemi quindi: come vorreste procedere?".

Anja, sentendosi molto uno scherzo del destino, rispose: "Speravamo che ce lo dicesse lei, signore. Thalia ci ha detto che avere questo legame è pericoloso a causa di... magie? Che si potrebbero fare con il sangue di due draghi predestinati. Noi non vogliamo rogne, quindi vorremmo spezzare il legame."

Anja vide Orion allargare gli occhi per la sorpresa, e subito riprendere controllo di sé. "Spezzarlo? Oh. Ok. E chi dei due vuole morire?"

Riven sollevò un sopracciglio. Anja sbatté gli occhi. "... nessuno?".

"Ah. Bè, questo complica le cose".

Li stava prendendo in giro? Anja non ne era certa.

Il mago si rilassò contro lo schienale della sedia imbottita, unì i polpastrelli delle due mani e posò gli indici davanti alla bocca. "Mmm. D'altronde, non essendo il legame attivo tra due draghi di sangue puro, forse... potrebbe essere fattibile. Mi serviranno un giorno o due per fare le opportune ricerche. È comunque mio dovere avvisarvi che potrebbe trattarsi di una procedura lunga e difficile. Possibilmente dolorosa. Sicuramente estenuante. E non ci sono garanzie di successo. Volete comunque procedere?".

Anja e Riven si lanciarono un'occhiata. Un effluvio di pace tranquillizzò la ragazza. "Va bene. Procediamo"

"D'accordo allora. Vi avviserò non appena avrò raccolto tutte le informazioni necessarie. Nel frattempo, siete benvenuti a passare la notte qui".

Aconito e Sangue di DragoWhere stories live. Discover now