𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 32 (Alexander)

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𝔖𝔬𝔪𝔢𝔱𝔦𝔪𝔢𝔰 𝔦𝔰 𝔣𝔲𝔩𝔩 𝔬𝔣 𝔞𝔫𝔰𝔴𝔢𝔯𝔰"

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Al rientro a scuola, il mio unico pensiero era trovare Arya.

E ammazzarla.

Okay, no, ma la sua cocciutaggine metteva a dura prova la mia pazienza. Mi ero anche trattenuto dal pestare Nicholas per evitare che scoprissero che le avevo parlato e lei, nonostante il mio avvertimento, continuava a invischiarsi con Keegan.

A colazione, infatti, Callum ci aveva raccontato che era fuggito dalla cella dopo che gli uomini di Uranus avevano cercato di catturarlo. E c'era anche l'odore di Arya. Si era raccomandato quindi di tenerla d'occhio e, se possibile, di carpirle delle informazioni su cosa fosse realmente accaduto.

Menomale che le avevo chiesto di tenere un profilo basso e stare alla larga dalla mia famiglia.

«Alexander, stai sbavando».

Distolsi lo sguardo e lo puntai su Sky, che mi restituì un sorrisetto malizioso. «Simpatica».

«Lo so, ma sul serio». Indicò il blocco da disegno che tenevo aperto sul tavolo, accanto al piatto da cui avevo già spazzolato il mio pranzo. «Stai sbavando».

Aggrottai la fronte. Sul foglio, dove avevo iniziato a tratteggiare un volto femminile, c'erano davvero delle macchioline bagnate sparse qua e là. Lo strappai via con un gesto nervoso e presi il tovagliolo per asciugarmi, mentre controllavo che i miei fratelli non si fossero accorti di niente. Per fortuna, nessuno di loro prestava attenzione a me.

«... svegliato e anche oggi c'era quel simpatico ragnetto sul comodino. Viene tutte le mattine» stava dicendo Gabriel allegro, sollevando una forchettata di riso. Ogni volta, giocava a farlo svolazzare a mezz'aria con una serie di acrobazie e infine lo infilava in bocca. Il risultato era che stava spargendo chicchi ovunque. «Credo che voglia essere mio amico, sapete?»

Joel ridacchiò. «Dovresti presentarlo a Seth».

«Ho deciso di chiamarlo Spidey». Gabriel si girò verso di me. «Dato che sei tu l'esperto di animali, hai qualche consiglio da darmi su come allevarlo?»

Sbattei le palpebre. «A me piacciono i cani e i gatti. Non i ragni».

«Più o meno, è uguale. Hanno sempre le zampe e il pelo».

«Ma i ragni hanno più zampe, quindi sporcano di più» gli fece notare Joel, continuando a sghignazzare. «Callum non te lo farebbe tenere».

Gabriel si grattò il mento, dubbioso. «Hai ragione. Ma hanno meno pelo, magari questo lo convince».

Isaac sospirò, intanto che continuava a piluccare dalla sua insalata. «Scusate, dovete proprio parlare di ragni mentre mangiamo?»

«Dovete proprio parlare in generale?» Scossi il capo e ripresi a fatica la matita tra le dita. La protesi era perfetta per combattere, ma non era adatta a stringere oggetti così fragili e facili da spezzare, soprattutto per chi come me aveva una forza sovrumana. «Tanto le vostre conversazioni sono un climax ascendente di stupidità».

Fear of SilenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora