CAPITOLO 23

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Il suolo trema sempre di più, sempre, sempre di più "
Cosa sta succedendo" urla Endla.

Ci voltiamo verso la direzione che presumiamo che arrivi il rumore, ma non vediamo nulla.
Ci sbrighiamo a montare in sella, lasciando lì il cibo e il fuoco non curandoci che potrebbe espandersi.
Partiamo più velocemente possibile con tanta paura che scorre nelle nostre vene o almeno io e Endla, Pis mi sembra solo nervoso.

Cavalchiamo, cavalchiamo, quando con la coda dell'occhio noto qualcosa di enorme ma esageratamente enorme venire verso di noi.
"Ma quello è un gigante" urla Endla dietro di me.
Guardo meglio mettendo a fuoco i dettagli.
"Per tutti gli Dei" imprecò
"Pis, cosa facciamo adesso" urlo per sopraffare il rumore del terremoto provocato dai passi del gigante.
"Cavalcate più velocemente" urla Pis.
Do una scossa alle briglie del cavallo per aumentare l'andamento.
"Sei tu!" Una voce così profonda e roca proviene dalla bocca del gigante.
"Sento il tuo odore" aggiunge.
Cavalchiamo sempre più veloce, quando ad un certo punto sento delle urla provenire da dietro di me, mi giro di scatto, rimango paralizzata, il gigante ha preso Endla, diamine ha preso Endla.
Fermo di colpo il cavallo rischiando di cadere, mi metto urlare a Pis di fermarsi.
Pis si ferma di colpo girando il cavallo e appena si accorge cosa sta succedendo. Corre, corre verso il gigante.
Estraendo una spanda.
Da dove l'ha tirata fuori non si sa ma questo adesso non è importante.
Inizio a cavalcare anch'io verso il gigante, anche se non so come posso aiutare Endla.
Mi sta andando in papà il cervello dalle mille emozioni che sto provando adesso, pura, tristezza sconforto auto colpa, perché sapevo e so che non doveva venire con me.
"Ti prego aiutatemi" sento urlare Endla mentre il gigante si allontana sempre di più da noi.
"Mamma adesso cosa faccio?"
Sento bagnarsi una guancia, sto piangendo, per la paura di perdere un'altra persona a me cara.
"Parla al tuo cuore".
Una voce sussurata dal vento, non mi pogo nessuna domanda da dove potrebbe provenire quella voce, ora la cosa più importante è salvare Endla.
Però una domanda riesco a pormela.
"Come faccio, come faccio a parlare con il mio cuore?" Urlo in preda dal panico.
Non ottengo nessuna risposta.
Osservo Pis che ormai è lontano che cavalca, i suoi capelli lunghi e bianchi svolazzando qua e là mentre è intento a parlare con il cavallo che gli sta affianco.
Penso,penso ma non mi esce nulla di concreto dalla mente.
L'unica cosa banale è parlarci Vernante.
"Tentar non nuoce" esclamo, ricordo cosa mi dice sempre Endla in questi momenti o almeno quelli più tranquilli.
"Allora da cosa posso incominciare, se mi stai ascoltando cuore mio per favore aiutami a salvarla, lei è tutto quello che mi è rimasto".
All'improvviso inizio ad avere caldo,molto caldo,  che inizia dal cuore spostandosi in tutto il corpo.
Mi si chiudono gli occhi, ma li apro immediatamente quando sento qualcosa di freddo nella mano.
Abbasso lo sguardo rimanendo stupita quando vedo una spada d'argento con il pugnale incastonato di rubini.
Ma come ho fatto?
Penso.
"Per favore vai più veloce" sussuro all'orecchio del cavallo e come se mi avesse capita aumenta l'andamento.
In pochi minuti arrivo dove si trova Pis, ormai quasi sotto hai piedi del gigante.
Pis si volta verso di me, guardando prima me e poi la mia mano.
Sul suo volto compare un sorriso.
"Vedo che c'è l'hai fatta" esulta Pis, senza degnarli di una parola continuo a guardare il gigante e poi Endla.
"Come lo fermiamo" dico voltandomi verso Pis.
"Questo gigante ormai e vecchio non vedi come è lento a correre, basta fargli un taglio profondo hai legamenti delle caviglie, siccome è vecchio non riuscirà più a rimarginarsi" dice aumentando la cavalcata.
Se per lui è lento, figuriamoci uno di età inferiore.
Penso tra me e me.
Ma in questo momento non c'è bisogno di pensare ma di agire.
"Tu vai a sinistra e io vado a destra, quando sentirai qualcosa dentro di te ritorna sul sentiero"
Annuisco, ci dividiamo nascondendoci tra i fitti alberi.
Che stupida potevo chiedere che cosa si intendeva con qualcosa dentro di me.
Cavalchiamo, senza perdere di vista il gigante, ma non so quando uscire, non sento niente dentro di me, solo paura.
Ormai stiamo cavalcando quasi già da un'ora.
All'improvviso sento una scossa pervadere tutto il mio corpo.
sarà questo di cui si stava riferendo?
Non ho altra scelta che andare.
Aumento la cavalcata tenendo ben salda la spada, esco dalla fitta foresta ritornando sul sentiero notando che pure Pis è lì.
Siamo arrivati a un palmo dai piedi del gigante.
Guardo Pis pronta al segnale per colpire.
"Ora!" Urla Pis.
Mi avvicino quanto basta per sfreggiargli il tendine e per evitare di essere calpesta, e con un colpo solo gllieli incido.
Mi volto verso Pis pronta a esultare ma vedo che non è stato sufficiente il colpo che gli ho dato per farlo cadere in terra.
Facendo solamente così infuriare il gigante.
Si gira verso di noi laciando un ringhio, da far tremare tutti gli alberi attorno a noi.

Mi fermo pietrificata, ma Pis mi prende per il braccio facendomi montare sul suo cavallo.
"Sei matta bloccarti così, poteva farti fuori con un semplice dito" esclama Pis.
"Scusa" solo questo riesco a dire.
"Non preoccuparti, adesso però mi servi tu, io non ho più forze. Dice Pis voltandosi.
Mi accorgo solamente ora che in lui e cambiato qualcosa, è diventato più vecchio.
Annuisco.
"Cosa devo fare?" Urlo par farmi sentire.
"Io mi avvicino a lui da dietro e tu come prima con un colpo secco lo stendi"
"Va bene" esclamo.
"Ricordati un colpo bello forte e secco" aggiunge.
Pis cavalca più velocemente di prima schivando tutti gli attacchi del gigante. Cercando di stare attento a non farci schiacciare da lui.

Lo superiamo arrivando dietro le sue spalle.
Abbiamo pochi secondi prima che si accorgi di dove siamo.
Pis ferma il cavallo e si gira, fa ripartire il cavallo arrivando alle sue spalle.

"Questo è per avere cercato di portarmi via la mia migliore amica"
Urlo scagliandomi contro la sua caviglia, con un colpo bello assestato il gigante cade a terra provocando un terremoto dopo la sua caduta.

Scendo dal cavallo lasciando che la spada cada a terra, corro in preda alle lacrime verso Endla.
"Endla" urlo.
"Sono qui" mi avvicino e vede che è ancora tra le mani del gigante, supero il corpo arrivando alla testa, ma mi immobilizzo quando mi accorgo che è ancora vivo.
"Tu..." Ringhia quasi senza fiato.
Rimango immobile a fissarlo.
"Tu... Sei la prescelta" dopo queste ultime parole il gigante chiude gli occhi.
Io chi sono ?

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