CAPITOLO 18

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Merda,
merda , non ci voleva,
e adesso come facciamo.
Cammino avanti e indietro, per il sterrato mancandoci poco che faccio giù dei solchi.
"Ma perché non hai legato i cavalli?"
Impreca Endla.
"Scusa sai, è la prima volta in vita mia che salgo su un cavallo, non so come funziona, non ci ho pensato,  non mi passato nemmeno per l' anticamera del cervello, scusa, non mi è stato automatico.
dico con dei sensi di colpa che mi pervade il corpo.
"Hai ragione, ci dovevo pensare io, merda sai quanto li ho pagati? in più sono in noleggio".
Esclama mettendosi le mani fra i capelli.
"Scusate signorine?!"
"Non ora " esclamiamo all'unisono, voltandoci verso il poverino che è arrivato in piena onda della nostra ira.
Notando poi che era il signore di prima.
"Non voglio intromettermi ma non potevo fare a meno di sentire, sai Jonny mi ha consigliato di non farvi andare da sole, in più adesso non avete più i cavalli"
Esclama puntando lo sguardo verso il posto dove prima avevamo lasciato i cavalli.
"E tu hai qualche soluzione?" Dico ormai esasperata.
"In realtà si,"
Aggiunge fiero.
"Sentiamo un po', quale sarebbe?"
Si intromette Endla anche lei ormai stanca.
"Posso darvi io dei cavalli" esclama
"E quale sarebbe il prezzo" pronuncia Endla .
Sembra una ragazza facile da manipolare ma in realtà non lo è.
"Portatemi con voi, sapete questa non è casa nostra"
Penso di sbagliarmi ma nei suoi occhi intravidi delle piccole lacrime.
Ma boh forse me lo sto immaginando.
In più perché parla al plurale  se è solo?
"Grazie questa è una Birreria"
puntualizza Endla.
Il signore guarda prima Endla e poi me.
"Per favore" dice inginocchiandosi
Mi avvicino a Endla e gli sussurro nell'orecchio di accettare, so cosa significa non avere più una casa.
Me ne pentirò, può darsi, ma non sono senza cuore.
"Andata" .
Però si sbrighi non abbiamo tempo.
Dice sorridendo.
Un sorriso che pochi possono capire se non la conoscono.
"Jonny hai sentito, si ritorna a casa!"
Ok, non me lo sono immaginata, sta piangendo realmente.
Lacrima dopo lacrima il signore viene verso di noi e improvvisamente ci abbracci una alla volta.
Non so cosa mi prenda ma sento una fitta salire dritta al cuore.
"Grazie vi ringraziamo infinitamente.
Dice stancandosi da me.
"Bene adesso che abbiamo trovato un'altra mezzo di trasporto, ricominciamo a riprendere il cammino.
Lo interrompe Endla.
Che cosa gli succede non è mai stata scortese con persone che non se lo meritano.
Sarà sulle sue?
Beh lo sarei pure io, ma quest'uomo ha qualcosa per cui riesco a fidarmi.
"Si,si ha ragione, seguitemi"
Il signore inizia a camminare in una direzione a noi sconosciuta, diffidente come prima lo seguiamo.
Possiamo fidarci di lui?
Non saprei, ma cosa possiamo farci adesso ?
"Mia cara, non mollare"
Mi fermo di colpo guardandomi attorno, ma a parte qualche gente sbronza al fiori della birreria e noi tre, non c'è nessuno,
chi diamine è stato?
Non dandoci troppo penso,
forse è la stanchezza che mi sta facendo brutti scherzi.
Riprendo la camminata e noto che il signore e molto distante da noi.
Cavolo per essere anziano e molto veloce.
Sfrutto questa occasione per parlare con Endla cercando di capire che cosa gli prenda.
"Endla ti devo parlare".
Dico prendendola sotto braccio.
"Certo dimmi pure" esclama regalandomi uno dei suoi sorrisi.
"Si può sapere che cosa ti prende oggi?" Esclamo senza troppi giri di parole.
Lei mi guarda e poi rivolge lo sguardo al terreno.
"Volevo che questo viaggio lo affrontavamo noi due da sole, sai per poter raccontare a nostri figli l'avventura che abbiamo passato.
Pronuncia rialzando lo sguardo verso il signore.
"Ma si Endla, l'affrontiamo comunque insieme, anche se c'è una persona in più e poi immagina che risate se racconti del signore che parla da solo" dico indicandogli con il mento l'anziano intento a parlare, con chi ? non si sa.
"Hai ragione"
Continua lasciandosi scappare una risata.
"Signorine!" urla il signore non troppo lontano da noi.
Lo guardiamo e gli sorridiamo.
Sorriso finto?
Può anche darsi.
"Siamo arrivati" esclama indicando una fattoria.
Lo raggiungiamo, nel frattempo il signore si mette due dita in bocca facendo fuoriuscire un potente fischio,
Dopo l' assordante fischio da lontano spuntano quattro cavalli che galoppano verso di noi, uno bianco a macchie marroni qua e là, uno marrone, uno nero notte e uno grigio.
Una domanda mi esce spontanea.
Perché quattro cavalli?
Come se mi avesse letto nel pensiero il signore mi guarda e mi risponde.
"Pensi che Jonny se la fa a piedi?"
Dice accarezzando il cavallo marrone.
Senza pormi ulteriori domande scuoto la testa.
"Bene, adesso partiamo che il viaggio ci aspetta" aggiunge montando in sella.
Io Endla lo guardiamo.
Da quando ha preso timone del viaggio?
Lasciando stare facciamo lo stesso gesto montando, iniziando ad avvisarci sempre di più verso la nostra meta.
La montagna delle Grida.

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