Capitolo 3

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Dopo quasi una settimana di continue richieste, e una movimentata lite tra Dustin e Diana, la ragazza era riuscita a convincere il fratellastro ad accompagnarla a scuola con la sua moto.

C'era da dire però che il merito andava quasi esclusivamente a Mandy, che in quella casa di soli maschi si stava rivelando una valida alleata.

Disna aveva capito che si stava impegnando per essere una figura materna anche per lei e i suoi fratelli, e sebbene le fosse riconoscente, non riusciva ancora a vederla in quel modo.

«Adesso che ho fatto quello che volevi, potresti smetterla di stressarmi!?»
Sbottò dopo aver parcheggiato la moto.

«Nah, mi piace troppo romperti le scatole!»

Il ragazzo non ebbe neppure il tempo di risponderle come avrebbe voluto poiché una ragazza dai capelli rosso fuoco e gli occhi argentati si abbattè contro di lui, come una furia.

Diana sbattè le palpebre un paio di volte per capacitarsi di quello che era appena accaduto davanti i suoi occhi.

Non era la prima volta che vedeva qualcosa del genere, solo che di solito il protagonista era Giulio.

«Sei soltanto uno stronzo! Pensavi davvero che Kylie non mi avrebbe detto che ci hai provato con lei!? Eh!»

Dustin calò la testa colpevole senza dire niente, si sentiva davvero molto in colpa per quello che era accaduto durante la festa della settimana prima e aveva sperato fino alla fine che non lo avrebbe scoperto.

Soltanto dopo essersi calmata un pochino la rossa si accorse di Diana, addossata alla moto e che li guardava parecchio annoiata.

«E adesso chi è questa!?»
Urlò isterica la ragazza, indicando Diana.

«Sono Diana.»

Si presentò stizzita con un falso sorriso sulle labbra, il tono della ragazza iniziava a darle sui nervi, le ricordava quello di sua madre dopo una delle sue solite crisi di nervi.

«Non mi interessa niente di te, tantomeno di questo stronzo!»
Sbottò in risposta la rossa, cercando di trattenere le lacrime per poi scappare via, lasciando i due fratellastri alquanto perplessi.

«Wow, che hai fatto per farla incazzare così?»

Dustin non rispose, piuttosto rincorse la ragazza lasciando la sorella abbastanza confusa.

Diana si voltò verso destra pronta a chiedere a Giulio se avesse capito qualcosa di quello che era appena accaduto, ma poi si ricordò che non era lì con lei. Infatti quel giorno, toccava a lui accompagnare Samuele a scuola e quindi sarebbe arrivato più tardi, forse persino alla seconda ora.

Sospirò esausta prima di dirigersi in classe, non era neppure passato un mese e già non ne poteva più di alzarsi alle sei e rimanere a scuola fino a pomeriggio inoltrato a causa dei compiti.

Dopo tre estenuanti ore: una di inglese, la seconda di matematica e l'ultima di scienze, Diana non ce la faceva più il polso le faceva malissimo a causa di tutti gli appunti presi e ormai vedeva tutto sfocato.

Ricordò di non aver sentito Giulio per tutta la mattina e a quel punto dubitava persino che fosse venuto a scuola. Molto probabilmente in quel momento quel deficiente si trovava in qualche bar a fare colazione con i pancakes e un caffè.

A confermare la sua ipotesi la foto che il suo gemello le aveva appena inviato con allegato il messaggio:
“Divertiti a scuola, sorellina❤️”.

La ragazza visualizzò senza rispondere, poi scelse di prendersi una pausa e quindi saltare la quarta ora, rifugiandosi per il momento nel bagno del secondo piano.

Come siamo arrivati a questo?Where stories live. Discover now