43. Sectumsempra

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I mangiamorte tornarono ad attaccare, ora che il salvatore del mondo magico era morto loro avrebbero potuto governare, tanto valeva sbarazzarsi di tutte le piccole pesti a suo seguito.

Nagini si stava facendo strada sui ciottoli insanguinati, pronta ad attaccare.

Harry cadde dalle braccia di Hagrid, tornando sui suoi piedi e disarmando Voldemort «Uccidi il serpente!» urlò a Neville, il quale era vicino a lui, pronto a combattere, ritrovato quel coraggio che da sempre aveva determinato il suo smistamento in Grifondoro.

Lucius Malfoy fu tempestivo, gli occhi di Harry incontrarono nuovamente quella luce verde.

«Expulso»

Lucius Malfoy fu scaraventato all'indietro, L'Avada Kedavra mancò il bersaglio, colpendo una colonna poco distante da Harry.

Il moro avrebbe riconosciuto quella voce tra mille.

«Potter, ti lascio solo per qualche mese e cerchi di farti uccidere?» la serpe ghignò, ma non riuscì a nascondere la paura sul suo volto, sporco di sangue, probabilmente aveva dovuto attaccare molti altri mangiamorte prima di arrivare lì.

«Che ci fai qui??» Harry avrebbe voluto corrergli incontro, abbracciarlo, dirgli di scappare, ma gli era mancato così tanto che non riuscì nemmeno a muoversi, non che potesse farlo d'altronde, doveva ripararsi dagli attacchi dei mangiamorte.

«Mi hai chiesto di fidarmi di te una volta, mi sto fidando»

«Draco, cosa pensi di fare?» la voce di Lucius Malfoy aveva rimbombato nelle loro orecchie, quell'uomo una volta così elegante e distinto sembrava ora posseduto da un'entità malvagia, i suoi capelli erano fuori posto, il volto corrugato dall'ira.

«Io non sono come te» rispose il biondo a suo padre, senza abbassare la bacchetta.

Il signore oscuro era nuovamente in possesso della sua bacchetta, la puntò contro Harry, il quale preso alla sprovvista non riuscì ad agire abbastanza velocemente, né a pensare a un incantesimo diverso.

L'Avada kedavra di Voldemort sarebbe stato più veloce, ma improvvisamente si piegò su sé stesso, con un'espressione di dolore negli occhi.

Harry si voltò verso le scale che portavano all'ingresso.
Neville aveva ucciso Nagini.

«Expelliarmus»

Il raggio di luce rossa della sua bacchetta incontrò il verde dell'anatema che uccide di Voldemort.

Nella sua mente continuavano a balenare ricordi, ricordi per cui valeva la pena rimanere in vita, per cui doveva sconfiggere Voldemort una volta per tutte.

Vide il suo primo giro sulla scopa, il suo primo boccino d'oro, il volo in groppa a Fierobecco, i momenti passati con i suoi migliori amici, la prima lezione di pozioni con Draco Malfoy, che sarebbe dovuto essere il suo peggior nemico, ma forse era diventato la persona per cui più di tutte Harry ora voleva vivere.

La bacchetta di Voldemort fu sbalzata in aria, il corpo del signore oscuro si dissolse in un cumulo di cenere.

Harry aveva vinto.

Era debole, le sue gambe molli, voleva esultare, voleva sdraiarsi a terra e risvegliarsi una volta finita la battaglia, i mangiamorte si stavano lentamente ritirando, sparendo in nuvole di fumo nero.

Chiuse gli occhi per qualche secondo, mentre i suoi amici gli correvano incontro, tra gioia, lacrime e dolore.

Chiuse gli occhi l troppo a lungo forse, perché non si rese conto di Lucius Malfoy davanti a sé.

«Sectumsempra»

Hermione fu svelta a lanciare un incantesimo di disarmo a Lucius, che però sparì in una coltre di fumo, diretto dagli altri mangiamorte.

Purtroppo per lui, anche Draco fu svelto, svelto a mettersi davanti a Harry, venendo colpito dall'incantesimo.

Il moro era improvvisamente di nuovo lucido, il biondo gli cadde tra le braccia, egli si accasciò a terra insieme a lui, tenendogli la testa sulle proprie cosce, una mano sul suo viso per controllare che avesse gli occhi aperti.

«Tu sei completamente stupido, non dovevano essere i Grifondoro gli incoscienti?» Harry piangeva guardando le ferite sul corpo di Draco, tanti tagli profondi, la sua camicia era impregnata di sangue.

Hermione si precipitò al loro fianco, tentando di richiudere le ferite con degli incantesimi di guarigione.

Draco si limitò a un debole sorriso come risposta a Harry, in realtà non aveva la forza di parlare, delle lacrime di dolore gli bagnavano gli occhi, ma non aveva la forza nemmeno di piangere come si deve.

I mangiamorte se ne erano andati, i professori stavano aiutando gli studenti feriti, i morti venivano coperti con dei teli.

Si sentivano urla di dolore e di gioia.

Narcissa Malfoy era rimasta, si inginocchiò accanto a Hermione, aiutandola con gli incantesimi per richiudere le ferite.

Harry, sollevato dal fatto che aveva finalmente sconfitto Voldemort è che Draco non fosse in pericolo di vita, ma ancora lacrimante, guardò la signora Malfoy.

«Grazie» le disse, se lei non gli avesse salvato la vita mentendo al signore oscuro, nulla di questo sarebbe stato possibile.

«Grazie a te di aver salvato mio figlio» rispose lei, poi con l'aiuto degli altri tirò in piedi Draco, fece un cenno del capo ad Harry, come di approvazione, poi si trasfigurò lontano da lì, probabilmente al San Mungo, per far curare Draco da degli esperti.

Harry era ancora seduto a terra, Ron e Hermione gli si sedettero accanto, abbracciandolo.

«Ce l'hai fatta amico» Ron gli scompigliò i capelli sorridendo.

«Sì» rispose il moro, sorridendo finalmente a sua volta «ce l'abbiamo fatta»

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Penultimo capitolo di questa storia!
Il prossimo sarà un epilogo

Sul mio profilo potete trovare la mia nuova Drarry Undercover <3
Alla fine l'ho pubblicata qualche giorno in anticipo 😌

Potion tutor || DRARRY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora