Prologo:"Signorina, ha perso l'orologio"

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Venti anni fa
"Zia Mel, andiamo a colorare?" Chiesi, "Si, andiamo" disse, prendemmo dei fogli e dei pennarelli per poi andare in cucina e iniziammo a disegnare.
Io disegnai un prato, con il sole e un'albero, poi feci tutti i miei zii, mia mamma e io. Ci tenevamo per mano ed eravamo tutti felici. "Che fate?" Ci chiese zio Dave "Disegnamo" disse la zia, si baciarono "Blehh" dissi cacciando la lingua e facendo una smorfia "Voglio vedere quando sarai grande e avrei un fidanzato" disse zia "Impossibile, lei non avrà mai un fidanzato, perché lei sta con me" disse zio prendendomi in braccio, mi mise sulle sue spalle, camminò e arrivò in salone, dove stavano gli altri. Mi buttò sul divano, addosso a zia Lily, zio Simon e zio Fred, iniziarono a farmi il solletico, ridevo come una matta.
Sentimmo il suono di delle chiavi scattare nella serratura, mi alzai e corsi verso la porta, appena si aprì abbracciai subito mio madre "Mamma!" Urlai "Tesoro!" Disse lei.

Undici anni fa
Corsi in bagno, iniziai a piangere a dirotto. "Ora chiamerei la festeggiata per spegnere le candeline" sentii, era il dj che mi chiamava per andare ad aprire la torta. Sentii bussare alla porta "Fagiolina, sei lì?" Era zia Mel, sentii anche le voci di zia Lily e zia Rose. Aprii la porta, entrarono tutte e tre, "Ehi, che succede?" Chiese zia Lily "Rick mi ha lasciata" dissi piangendo "Che stronzo, gli ficcherei un palo nel..." Iniziò a dire zia Mel, ma zia Rose le tappò la bocca. "Che pezzo di merda, proprio il giorno del tuo diciottesimo compleanno..." Sussurrò zia Lily "Bhe, ma tu non devi reagire così, fregatene, vai a soffiare su quelle candeline e divertiti, non ci pensare" disse Rose, mi aiutarono ad aggiustarmi il trucco e uscii

Nove anni fa
"Non ci credo!" Urlai "Mi ha chiesto di uscire!" Continuai, Mel, Rose e Lily iniziarono a gridare di gioia con me "Chi? Dove? Quando?" Chiese Dave, "Oh, lasciala in pace" disse Fred "Ora, dicci chi, dove e quando" continuò poi facendomi ridere "Si chiama Tate, vuole vedermi domani al bar vicino casa" dissi mostrando una sua foto a tutti "E hai intenzione di andarci?" Chiese Fred, Rose, Lily e Mel lo guardarono male, Chris mi prese il telefono dalle mani, studiando la foto del ragazzo "Non mi piace..." Disse "Bhe, a me si, fatevene una ragione" dissi riprendendo il telefono.

Due mesi fa
"Non posso guardare, vedete voi al posto mio..." Dissi girando il computer verso tutti gli altri, Chris si avvicinò e premette un tasto, pochi secondi e non capii più nulla, sentii solo le urla e le esclamazioni di gioia della mia famiglia "Ti hanno accettata!" Urlò mia madre venendomi  incontro, d'istinto iniziai a piangere, non potevo crederci, mi avevano accettata, ce l'avevo fatta. Corsero tutti ad abbracciarmi, mi ritrovai schiacciata da tutti i loro corpi. Notai che stavano piangendo, nessuno escluso.

Oggi
"Devi andare" dissi, tutti mi salutarono e staccai, guardai l'orario, mancava ancora un'ora e poi sarei dovuta andare a lavoro. Ci misi alcuni secondi a ricordarmi che l'orologio portava un'ora indietro, quindi ero in ritardo. Corsi a prendere la borsa e uscii di casa, cercai di chiamare un taxi ma non si fermò nessuno, guardai l'ora, questa volta dal telefono, '16:45' e io dovevo essere lì alle '16:00'. Iniziai a correre, erano più o meno due chilometri ma non potevo mancare a lavoro. Mentre correvo sentii un clacson, mi girai e vidi il finestrino di una macchina abbassarsi "Signorina, ha perso l'orologio" urlò un signore dalla macchina "Grazie!" Gridai, lui ripartì e io presi l'orologio, l'avrei dovuto lasciare lì dato che era la causa del mio ritardo. Arrivai tutta sudata e con il fiatone, entrai e, la prima bottiglietta d'acqua che trovai bevvi, mi lasciai andare su un divanetto, ero distrutta.

Uscii, erano le '20:10', Leila si offrì di accompagnarmi a casa, accettai. Una volta arrivata la ringraziai ed entrai nel palazzo, "Signorina Brooke, ho un pacco per lei" disse il portiere, lo presi, ringraziai e presi l'ascensore, non avevo ordinato nulla. Lessi l'indirizzo del mittente, sorrisi, saranno state Mel, Lily e Rose.
Entrai nel mio appartamento e posai le chiavi in uno svuota tasche all'ingresso. Tolsi le scarpe e mi avvicinai alla cucina, presi un coltello e aprii il pacco, c'era un biglietto, "Per la nostra fagiolina", presi il foglio e lo misi sull'isola della cucina, sotto c'era un pacco, aveva la carta regalo attorno ed era rettangolare. Lo presi e lo scartai, era una cornice, la girai per vedere la foto e vidi una della mie foto preferite, era natale, avevo otto anni, la sera prima avevo perso il mio primo dente ed ero contenta il doppio. Avevamo tutti dei maglioni abbinati, stavamo aprendo i regali e stavo aprendo quello più grande, era una casa delle bambole, la volevo tantissimo e mia madre era riuscita trovarla. Stavo saltando di gioia, avevo la bocca spalancata mentre tutti, attorno a me, ridevano. Mia madre scattò questa foto, è sempre stata tra le mie preferite della mia infanzia, rappresentava appieno tutta la gioia che provavo in quel momento.
Sorrisi e mi avvicinai ad uno dei tanti mobiletti che avevo, la misi sopra, in bella vista. Poi presi il bigliettino e andai in camera mia, dalla cabina armadio presi una scatola e ci misi il foglio dentro. Lì avevo tutti i bigliettini che mi scrivevano e mi inviavano insieme ai pacchi. Riposai la scatola e ritornai in cucina, buttai le carte e andai in bagno. Mentre mi spogliavo ordinai la cena e poi entrai in doccia. Mi misi qualcosa di comodo e mi buttai sul divano.
Pochi minuti dopo bussarono al citofono, andai ad aprire e, all'incirca un minuto dopo, vidi il fattorino avvicinarsi con il mio cibo. Gli diedi i soldi e lui mi diede la busta, lo ringraziai e chiusi la porta. Mi sedetti su uno sgabello che era davanti l'isola della cucina. Aprii la busta, avevo ordinato una piadina con pollo, insalata, pomodori e scaglie di parmigiano, semplice ma dopo tre ore di allenamento mi si era chiuso lo stomaco. Mangiai e poi mi misi sul divano a guardare una serie, videochiamai mia madre e poi andai a dormire, domani avrei avuto uno spettacolo importante, e poi, subito dopo, sarei dovuta andare in un locale con le mie amiche.






Angolo autrice
Allora, questo è il prologo. Un po' noioso ma mi serviva per introdurre la protagonista. Il prossimo capitolo sarà più interessante, lo prometto. Detto questo, grazie per aver dato un'opportunità a questa storia<3

P.S Mi trovate su Tik Tok con il nome Donaut_220

Come bruchi e farfalle Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu