intervista a Claudio Trezzani

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7 - Hai pubblicato con Youcanprint, come ti sei trovato? Il prossimo lo pubblicherai con una CE?

Mi sono trovato bene, sono molto professionali e il loro servizio dà possibilità di poter vendere il proprio libro ovunque. Pagando si possono avere vari servizi, nessuno è obbligatorio: è un investimento su te stesso. Io ho inviato il primo manoscritto a qualche editore, ma dopo non aver ricevuto risposte ho deciso di fare questo passo. La vera difficoltà è la auto-promozione, da sconosciuto riuscire a farsi conoscere è veramente arduo e sfidante. Ogni giorno imparo nuove cose.
Il mio secondo è stato scelto, come ho detto, per la campagna di preordini e anche quello è molto sfidante, ma è un mezzo per arrivare al mio sogno di arrivare in libreria.

8 - Libero arbitrio o destino?

Personalmente credo che il destino, la fortuna, chiamatelo come volete, svolga, a volte, un ruolo decisivo in ciò che ci accade. Non sempre è tutto frutto delle nostre scelte.
Le nostre scelte sono importanti, ma, secondo me, non possono tutto senza l'aiuto del destino.

 9 - Hai altri progetti per il futuro o stai già lavorando a qualche altro scritto?

Sono nel mezzo della scrittura del mio terzo romanzo, sempre nel Distretto di Polizia di New Braunfels in Texas. E nel frattempo sto organizzando presentazioni sia per il mio primo, ma soprattutto per far conoscere e incuriosire il pubblico sul mio secondo romanzo. Inoltre a maggio sarò uno dei co-organizzatori di un Festival delle Arti qui nel mio paese, dove darò ai libri e agli autori molto spazio.

10 - Quante copie hai venduto del tuo libro?

Il mio primo romanzo circa 150 copie dopo un anno dall'uscita, ma sono state soprattutto le recensioni a darmi le gioie più grandi. Sia da parte di siti specializzati che si sono interessati alla mia opera, sia di persone sconosciute che ci hanno tenuto a farmi sapere che erano rimasti colpiti dalla storia.
La campagna invece in poco più di un mese è già a 42 preordini (dovranno essere 200 entro agosto).

11 - Scrivi di notte o di giorno?

In questo periodo in cui sono a casa, di giorno, anche se, per esempio, la fine de "L'Ultima Ballata del Lupo", è stata scritta alle 3 di notte. Ho scritto senza fermarmi per ore, almeno 3-4 capitoli, l'ispirazione fluiva e non volevo interromperla.
Come dico sempre anche io volevo vedere come andava a finire. Se però devo scegliere dico di giorno, in una bella giornata di sole e senza nessuno a interrompere.

12 - Cosa farai da grande?

Vorrei trovare un lavoro che mi permetta di fare nuovi viaggi, nuove scoperte e conoscere nuove persone. Il sogno di poter fare lo scrittore per lavoro resta, ma in questo paese sarà difficile, però la traduzione in americano del mio primo romanzo è terminata e magari un giorno mi farò un nome là. Chissà...

13 - Cosa ti fa paura?

Il pensiero di poter perdere un famigliare stretto e il fatto di non poter trovare un lavoro per sostenermi. Non ho paura della morte, ma del dolore.

14 - Sei anche un lettore? Puoi consigliarci qualche libro?

Leggo tantissimo, dalle storie crime ai romanzi di avventura, dalle biografie ai romanzi di storie sportive, dalle storie famigliari ai saggi. Il mio autore preferito è Michael Connelly.

Questi sono 5 fra i miei libri preferiti:

La Città delle Ossa, Michael Connelly
Il Codice Da Vinci, Dan Brown
Balla coi Lupi, Michael Blake
Friday Night Lights, H.G. Bissinger
Un Gioco da ragazzi, Enrico Ruggeri

15 - Ti senti più un autore o una paziente in terapia, a causa di queste domande?

Mi sento un autore con tante cose da raccontare che ha approfittato di questo bellissimo spazio per farsi conoscere.

16 - Da dove nascono i titoli dei tuoi libri?

Il primo mi è venuto all'improvviso verso la fine della storia, mentre il secondo lo avevo già in mente alla prima pagina (è anche una dedica ad una delle mie canzoni preferite di un autore texano Ray Wylie Hubbard: Snake Farm, appunto La Fattoria dei Serpenti. Che per la cronaca è anche un vero rettilario.)

17 - Dai qualche consiglio a chi vorrebbe iniziare a pubblicare.

Sono entrato da un anno in questo mondo e devo dire che mi ha sconvolto.
Tantissimi autori e pochissimi editori che sono disposti a rischiare su nomi sconosciuti, investendoci tempo e denaro.
La mia esperienza dice di provarci sempre con le CE perché se si ha la fortuna di trovarne una valida è tutta un'altra storia, il problema è che spesso questa fortuna è rarissima.
Ci sono più autori che lettori in Italia e bisogna prenderne atto, ma non bisogna mollare mai.
Io sono stato attento alle truffe, e sono tante, e poi ho investito su me stesso e lo rifarei, però sono sincero il sogno è sempre quello di arrivare agli scaffali, poter presentare in bellissime librerie e avere pubblicità professionale.
Spero con Bookroad di poterci arrivare e spero di aver incuriosito qualcuno e di poter aumentare i preordini. Il sogno è lì a portata di mano.

18 - Per la grafica hai collaborato con qualcuno?

Per il mio primo romanzo mi sono affidato ai grafici di Youcanprint, coi quali ho scelto la grafica migliore fra quelle proposte. Per il prossimo confido in Bookroad, se raggiungo l'obiettivo loro hanno dei grafici davvero bravissimi. Per ora quella che vedete sul loro sito è solo una copertina provvisoria.

In collaborazione con BriciolaScrive


Fautore d'AutoreWhere stories live. Discover now