Intervista a Isabella Galeotti

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Cara Isabella, innanzitutto grazie per il tempo concesso.
Benvenuta alle domande "scomode", spero comprenderai il motivo per il quale le chiamo così.
Mi piacerebbe, anche per questo, conoscere qualcosa in più del tuo pensiero e del tuo linguaggio ma anche delle te non scrittrice, la Isabella quotidiana.

Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente :D

Ciao Fabio, grazie per l'ospitalità.

1 - "Erbaluce" e "La macchia della verità" sono i tuoi due libri, di cosa trattano?

Erbaluce contiene 27 racconti e La macchia della verità ne contiene 18. Scrivo storie brevi.

2 - Da dove nasce l'idea di scrivere un libro?

Gli spunti per pubblicare un libro sono infiniti. Le mie ispirazioni arrivano dal quotidiano. Dalla giornata, ciò che accade a me o a chi mi sta, (suo malgrado ;-) )vicino. Oppure da fatti di cronaca, avvenimenti realmente accaduti.

3 - Stai lavorando ad altro, al momento?

Fabio, questa è una domanda a cui è molto difficile risponde. Ho molti progetti, e non solo di natura letteraria, ma essendo creativa comprendono anche programmi di altro genere. Parlando di scrittura ho due piani: uno riguarda una raccolta di racconti ma con cornice e ambientata nell'ottocento circa. L'altro è un opuscolo per una fondazione. "La vita al castello" vista dagli occhi di una bambina. Augurami buon lavoro :-)

4 - Chi è Isabella?

Sono tante persone, una folla di anime che scalpitano nella testa. Pensa Fabio, che tutte vorrebbero emergere. Detta in una parola sono una "creativa". Nasco all'ombra della Madonnina quando ancora si sviluppavano le foto in bianco e nero.
Dopo gli studi, mi sposo all'età di vent'anni e da quel momento ho iniziato a viaggiare. Proprio per la paura di scordare, ho cominciato a scrivere i diari di viaggio. Infatti io e mio marito abbiamo un sito dove si possono leggere e visionare foto. Inoltre si può anche buttare un occhio agli altri hobby che si aggiungono alla narrativa. Ora vivo "sul ramo del lago", ma di Lecco.

5 - Entrambe le opere sono raccolte di racconti. Credi sia più interessante, per un lettore, leggere racconti diversi o un unico romanzo, anche se breve? E tu cosa preferisci leggere?

Inizio dall'ultima domanda. Negli anni ho imparato a leggere "la qualunque"; mi serve per allargare la mente e incontrare nuovi personaggi. Se sia interessante o meno leggere dei racconti "bonsai" (così li chiamo io) oppure un solo romanzo breve, a questo non so rispondere. Ti posso invece dire, Fabio, che all'interno di una raccolta, i racconti dovrebbero appartenere a categorie differenti, ciò per tenere alta l'attenzione del lettore. Infatti i miei accarezzano molti generi.

6 - Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo?

Potrei dirti la scrittura, ma sarebbe una bugia. il mio mondo è attorno alle stoffe, ai modelli, al creare nuove tendenze. Quando mi immergo in un progetto, in un qualsiasi progetto, mi applico, provo e riprovo, fino ad arrivare al risultato, se poi il medesimo è condiviso, la soddisfazione arriva in cielo. Proprio là dove il mio papà mi ha regalato una manualità pazzesca e mia mamma mi ha donato il gusto per le cose belle. Ora basta incensarmi, non sono abituata e mi imbarazzo. Cosa provo vedendo un mio progetto tra la folla... come diceva una famosa pubblicità: non ha prezzo.

7 - Che lavoro fai?

Fabio, se fai il conto, sono nata quando Mina cantava "il cielo in una stanza". Sono in pensione. Prima lavoravo purchasing department di una multinazionale. Il lavoro, mi ha aiutato molto nelle relazioni e nel scegliere i prodotti giusti al momento giusto.

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