-Capitolo 9-

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9. Luna Adolescente

Decidemmo di non parlare del furto del fiore. Anche se adesso mi trovavo in mano un mazzo di fiori che non sapevo dove mettere.

<<Fastidioso>> sussurrai.

<<Antipatica>> continuò

<<Ladro>>

<<Buonista>>

<<Stupido>>

<<Idiota>>

Inutile dire che continuammo così per almeno due o tre minuti, altro che avere un legame profondo, mi sembra che le cose stiano peggiorando.

<<Se vuoi così tanto dei fiori posso crearteli io, non devi rubare alle vecchiette>> dissi nervosa e anche arrabbiata.

<<Sì ma i fiori che vengono colti e crescono in natura sono diversi da quelli che crei tu>> mi rispose lui e sbuffai.

Continuammo a camminare attraverso le bancarelle, fino a che non notammo un piccolo palco.

Un gruppetto musicale si esibiva, e c'era musica, coppia e famiglie che ballavano. Io e Levi eravamo gli unici che non stavano ballando.

Sorrisi e posai velocemente i fiori per terra, e notai che il corvino mi stava fissando.

Lo vidi prendere un respiro profondo, e poi fece un passo vicino a me, e mi tese la mano.

<<Mi dispiace per aver rubato il fiore>> sussurrò e accettai la sua mano, sorridendo.

<<Se ti azzardi a fare un'altra azione così ti ritrovi senza testa>> dissi sentendo una scossa elettrica mettendogli le braccia attorno al collo.

<<Ah sì? Avresti il coraggio?>> chiese mettendomi le mani lungo i fianchi.

Sorrisi e lo guardai negli occhi, i nostri corpi erano praticamente attaccati. Divertente come due minuti fa ci insultavamo come bambini e ora ballavamo.

Levi è ancora un mistero. Di lui so solo il nome in poche parole. Non so da cosa fuggiva, non so i suoi ideali, cosa prova per me,  a cosa diamine gli servono i fiori che si conserva.

No davvero, a che servono? Deve farci qualche rituale strano?

Mi fece fare un giro su me stessa, e poi mi abbracciò da dietro mentre teneva una mia mano.

<<Sei bravo a ballare>> commentai.

<<Grazie>> rispose, in quel momento c'eravamo solo io e lui.

Le sue braccia tiepide avvolte alla mia vita, il suo fiato caldo sul mio collo, e le sue labbra che sfioravano il mio orecchio.

In quel momento neanche la sentivo la scossa elettrica. Sentivo solo l'altra scossa, e stavo capendo sempre di più che scossa era.

Continuammo a ballare, e quando ci staccammo tornai alla realtà. La mano bruciava da morire  dato che l'avevo quasi sempre tenuta.

Un graffio scuro. Provai a farlo guarire di nuovo, ma nulla successe. Anzi, mi sembrò quasi che peggiorasse.

<<Tutto bene?>> chiese il corvino notando che ero preoccupata.

<<Sì, tranquillo>> dissi nascondendo la mano. Ero solo stanca, domani sarei stata in grado di guarirlo. Anche se la Luna adolescente era più debole di quella più che lunata.

Sospirai e lui annuì, poi afferrai i fiori che avevo lasciato lì.

Tornammo a casa abbastanza presto, e mi fermai davanti alla sua camera.

La mia Luna ❤︎︎Levi x reader❤︎︎Where stories live. Discover now