-Capitolo 6-

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6. Luna curvata

Spiegai a Mikasa che aveva frainteso tutto, e poi me ne ritornai in camera mia. Guardai il soffitto e sospirai.

Come mai Levi mi faceva stare così?

Decisi di dormirci sopra e ignorare la sensazione nel mio petto. Quella che faceva battere forte il cuore e portava sollievo.

<<Levi...>> sussurrai rigirando il fiore tra le mie dita.

Mi immaginai le sue dita tiepide e morbide che mettevano il fiore tra i miei capelli, com'era una volta uscito dalla doccia, il suo sguardo freddo che dopo così poco tempo già mi faceva sciogliere.

Diventai completamente rossa e strinsi di poco il fiore nelle mie mani.

<<Quanto ti odio!>> esclamai pensando al corvino. Solo e soltanto a quel maledetto bastardo.

Dopo pochi secondi guardai il fiore e notai di averlo ridotto peggio.

<<Oh oddio scusami!>> esclamai alla pianta, rendendolo vigoroso come prima. Cioè in realtà non potevo proprio portarlo alla fase iniziale dato che i miei poteri erano più deboli, ma non importava.

Sbuffai e il giorno dopo cercai Mikasa. Non c'era l'allenamento con la spada, quindi dove poteva essere andata?

<<È con un suo amico. Eren Yogurt o una cosa del genere>> disse il corvino e trattenni le risate.

<<Yeager>> lo corressi.

<<Stessa cosa>> rispose facendo spallucce, Levi a volte era simpatico senza neanche volerlo.

<<Io volevo farmi dei pancake, tu invece vuoi mangiare qualcosa?>> chiesi iniziando a tirare fuori gli ingredienti dalla dispensa.

Esitò, ma poi si avvicinò a me.

<<Va bene, ho abbastanza fame in realtà>> commentò e accennai un sorriso.

Cominciai a cucinare qualcosa, e mi sentivo stranamente osservata. Con la coda dell'occhio vedevo che non mi staccava lo sguardo di dosso, perciò avvampai di poco.

Perché provavo questa sensazione? Sarà perché ieri sera si è aperto e non mi ha semplicemente insultata e detto di andarmene?

Beh è il minimo.

<<Dormito bene?>> chiesi per rompere un po' il ghiaccio.

<<Sì, anche se sentivo una ragazza irritante dall'altra stanza>> disse e sobbalzai, e mi girai a guardarlo.

Aveva una gamba sopra l'altra, mentre teneva il mento appoggiato alla sua mano.

<<E che hai sentito da questa ragazza irritante?>> chiesi cercando di ricordare cosa avevo detto. Ma ero troppo stanca e non avevo voglia di sforzarmi.

<<Che odiava qualcuno>> disse avvicinandosi a me.

<<Mi chiedo chi odiasse così tanto>> sussurrò assottigliando lo sguardo, e appoggiai le natiche al tavolo della cucina, mentre lui teneva le mani appoggiato ad esso.

I nostri corpi non si stavano toccando, ma sentivo comunque una scarica elettrica. Colpiva dal cuore in tutto il corpo, mi faceva tremare.

<<Io->> sussurrai.

<<Ma staccati!>> esclamai spingendo via il ragazzo, prendendo una breve scossa mentre lo facevo.

<<Mai sentito parlare di spazio personale?!>> chiesi con le guance rosse, incrociando le braccia.

La mia Luna ❤︎︎Levi x reader❤︎︎Where stories live. Discover now