❝𝑨𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒊𝒏𝒆 𝒇𝒊𝒏𝒊𝒊 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒐𝒏𝒕𝒂𝒏𝒂❞ (𝒔𝒑𝒆𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆) 🪐

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«Ora vai. E non farti più vedere, oppure la regina ti ucciderà senza pentimento» disse il primo cavaliere.

«Potreste solo rispondere ad una mia domanda, prima che io scompaia?» dissi, lo sguardo puntato, in basso e davanti a me, sui fiori selvatici che raramente si vedevano nel regno.
La regina preferiva di gran lunga fiori coltivati in alto, che in basso.

«Chiedi in fretta» annuì, con tono irritante Habret.
Peccato non potergli lanciare la candela che avevo in fronte, avevo i polsi legati stretti, e facevano decisamente male.
Maledette catene solari, per i discendenti stellari erano la peggiore arma che si poteva usare, e Lei lo sapeva.

«Cosa è successo alla principessa?» domandai infine.
Probabilmente pensate che io fossi uscita di senno, ma Eguen era sempre stata il mio pensiero fisso. Volevo sapere cosa le sarebbe successo, avevo paura per lei. Che questa fosse la mia pena, ma che nessuno si degnasse ti toccare Eguen. Lei era l'anima di cui i poeti avevano bisogno.
La mia musa.
Affermare che fosse mia, però, era stupido. Poiché in quella società, non potevi concederti di appartenere a qualcuno che amavi davvero, visto che la maggior parte delle volte, era proprio l'ultima persona che dovevi amare.
All'inizio non doveva diventare un problema.
Potevo rimanere con lei la notte, qualche minuto dopo della fine del mio turno, avrei dovuto farlo comunque, per dirle le stanze che avevo pulito quel giorno.
Lavoravo a Palazzo, fino a poco tempo fa, poiché nonostante tutto, la regina pagava bene chiunque si occupasse della sua dimora.

Non credevo saremmo arrivate così lontano ad intraprendere una relazione sentimentale.
Io proprio con La principessa?
Ma successe.
Rimanevamo notti a guardare le stelle, io le spiegavo le costellazioni e lei rimaneva ad ascoltarmi, mentre giocava coi miei capelli, lunghi e legati solo dal nastro che mi aveva lasciato mia madre, scomparsa tempo orsono.
Non avevo mai provato ad andare a cercarla, si era messa in brutti affari con la regina, perciò a chiunque questo, era più probabile ritrovare il cadavere fatto a pezzi dagli animali.

Passai bei momenti con Eguen, più di quanti avrei dovuto.
Speravo che anche lei pensasse lo stesso.
Era la mia prima volta, così come io lo ero per lei.

Il primo bacio, il primo amore, tutto.
Svegliarsi accanto a lei dopo una notte difficile, era meraviglioso.
Sapevamo calmare gli incubi dell'altra.
Quelli che quando ti svegliavi, non riuscivo più a prendere sonno, avendo paura di sognarlo di nuovo.
Ma essere abbracciata a lei, faceva passare tutti gli incubi e le ferite.

Ricordai che quando una dama di compagnia della regina ci trovò nelle cucine, ad abbracciarci, due soldati mi portarono via, facendo pressione sulle mie braccia e facendomi abbassare la testa.
Eguen era imbarazzata e disperata, sentivo solo la sua voce e non riuscivo a parlare granché.

Mi portarono nelle segrete.

Ma pensare che fosse finita lì, era lo sbaglio più grande che potessi fare.
Mi torturarono, volendo sapere tutto sulla relazione tra me ed Eguen.

Non parlai.
Neanche una sillaba uscì dalle mie labbra a riguardo.

Rimasi in silenzio, subendo i giochi della dama di compagnia della regina, Selna così si chiamava, nominata dalla governante non appena venuta a sapere della relazione assolutamente impossibile.

Avrei dovuto capirlo prima, che non potevo essere all'altezza di una principessa.
Che non potevo tenere lontano da coloro che non volevano, e vedevano, altro che male nel mondo, la mia felicità.
Tutto quello che lo era.

«Awlen!» esclamò Eguen, quando mi vide per quella che credevo sarebbe stata l'ultima volta.
Ero stremata, non solo fisicamente, ma anche mentalmente.
Nonostante ciò, però, al sentire la sua voce pronunciare il mio nome, sorrisi.
Mi poggiai alle sbarre della cella, di ferro solare.
Sentivo le mani bruciare, ma poco importava, quando Eguen arrivò finalmente dopo aver corrotto un cavaliere a lasciare che mi vedesse. Mi prese le mani, le strinse, usando alcuni poteri per cercare di guarirmi, ma sapevo che era inutile.

𝗔𝗥𝗧𝗘𝗠𝗜𝗦 || 𝑂𝑛𝑒 𝑆𝒉ꪮ𝑡 𝑎 𝐶𝑎𝑠ꪮ Onde histórias criam vida. Descubra agora