Capitolo 20 - Problemi di coppia

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Il mattino successivo mi alzai di buon'ora, Leiftan che ancora dormiva al mio fianco. Non avendo il coraggio di svegliarlo, e ricordandomi che mi ero riaddormentata senza di lui la sera prima, decisi di lasciarlo stare.

Quella strana sensazione di disagio, di esclusione così all'improvviso nonostante qualche momento prima mi avesse detto di voler ricominciare. Era tutto così incasinato che non riuscivo a mettere ordine ai miei stessi pensieri, alle mie stesse emozioni.

Gli lasciai un biglietto uscendo poi con un semplice vestito addosso.

Rientrai a casa, tutti ancora dormivano e in soggiorno c'era un gran pasticcio. Volevo tenermi occupata e non pensare a nulla così iniziai a mettere in ordine di giochi di Sarah e i vari documenti sul tavolo del brownie.

Poco dopo sentii i suoi passi arrivare in cucina mentre si arruffava i capelli. Sbadigliò prima di prendere un bicchiere e bere dell'acqua presa dalla dispensa. Si sedette e solo dopo si accorse della mia presenza.

Saltò immediatamente in piedi correndo ad abbracciarmi. La sua espressione sollevata e il calore del suo abbraccio mi misero tranquillità.

Era il fine settimana e così Sarah passò l'intero giorno attaccata alle mie code. Non che mi dispiacesse, la sua presenza mi aiutava a distrarmi dai miei pensieri in più non era complicato stare con lei. Sarah era la mia bambina e questo non sarebbe mai cambiato.

Passammo l'intera giornata nei giardini facendo un bel picnic e giocando insieme agli altri genitori e bambini. Era così normale.

Aly... Aly...

Avrei riconosciuto quella voce ovunque.

Con una scusa mi allontanai dagli altri raggiungendo il ciliegio che in quel momento era completamente deserto.

Da quanto tempo non ci si vede!

All'improvviso Tenko e Sarah comparvero davanti a me insieme a una nuvoletta azzurra. I loro corpi erano ancora più trasparenti dell'ultima volta che li avevo visti.

«Cosa sta succedendo? Come mai avete questo aspetto?»

Sai bene che è sempre più difficile per noi attraversare il Velo ora che il Cristallo è stato salvato. È l'ordine naturale delle cose.

Già una volta mi avevano detto questa cosa e passati qualche anno dopo il sacrificio bianco, capii le loro parole. L'ordine naturale delle cose impediva a qualsiasi spirito di attraversare il Velo e ormai erano quasi solo una voce nella mia testa.

«Come mai siete qua? Cosa c'è di così importante che siete qua entrambi?»

Perché sento cosa provi, vedo la tua confusione e vedo che ti fa male.

La voce dolce di Sarah non sarebbe mai cambiata, sembrava una madre che si prendeva cura della figlia.

E poi volevo vedere la mia piccola bambina un'altra volta!

Il suo sorriso era radioso e le indicai la direzione in cui stava giocando. Sparì al volo e qualche minuto dopo torno indietro ancora più felice.

Tenko nel mentre si era seduto ai piedi della statua di Leiftan e lo stesso avevo fatto io. Ci eravamo messi a parlare come una volta e per quel breve momento mi sembrò essere tornata indietro nel tempo.

Sono qua!

«Unisciti a noi, stavamo giusto parlando del nulla assoluto.»

La conversazione con loro mi distrasse realmente da quello che pensavo e fortunatamente mi fece bene. Anche se la presenza della mia bambina era di grande aiuto non era la stessa cosa.

Piume bianche - New EraDonde viven las historias. Descúbrelo ahora