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"Posso offrirti qualcosa da bere?" Ti chiede Camille quando ti siedi accanto a lei.
"Uh, no grazie. Sono qui solo per cercare un po' di compagnia. Sei sola?" Rispondi.
"Sì, sono sola. Mi chiamo Camille, e tu?"
"[Tuo nome]. È un piacere."
Iniziate a parlare, ma dopo un po' la bionda si accorge che sei triste.
"Cosa c'è che non va?" Ti domanda.
"Sono solo un po' giù. Ho appena rotto con la mia fidanzata e non so come superare questa situazione."
"Capisco come ti senti. Anch'io ho passato tempi difficili, ma ho imparato che per essere felici non abbiamo bisogno di qualcuno. Possiamo trovare la felicità in noi stessi e nelle persone che ci vogliono bene." Dice Camille sorridendoti dolcemente. "Ma se vuoi parlarne io posso ascoltarti."
"Oh no, non ti voglio annoiare con le mia deprimente storia d'amore."
"Non preoccuparti, a me piace ascoltare le persone."
Tu la osservi incert* per qualche secondo prima di decidere di sfogarti con lei.
"Grazie per essere stata qui con me questa sera, Camille. Sei davvero una ragazza speciale. Non credo di essermi mai sentita così tanto capita nella mia vita, parlare con te mi ha fatto bene."
"Figurati, mi piace essere utile."
"Credi che potremo vederci di nuovo?"
"Ma certo, io in realtà lavoro in questo bar. Quindi se ogni tanto vuoi passare non sarà un problema."
"Lo farò sicuramente." Le assicuri prima di salutarla con un abbraccio.
