Capitolo 4

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Anche se i problemi sono immancabili.
Sono il sale della vita, ciò che ci fortifica.
Che una volta risolto...
 ...ci libera.

Gioco distrattamente con una penna blu, che mi macchia le dita della mano sana.

Ora che l'adrenalina è passata sento le nocche pulsare ritmicamente in brevi ondate di dolore. Non so cosa mi sia saltato in mente a prendere quell'invito. Avevo intenzione di buttarlo, ma alla fine l'ho messo in tasca. La verità è che sono tentata di andare.

Non per Dorian Sepherd, ovviamente, ma perché, insomma... è una festa! Chi si lascerebbe mai sfuggire un'occasione simile? Forse ne ho bisogno, a dire il vero. Voglio distrarmi, e quale modo migliore se non facendo casino insieme agli altri? Sono piuttosto indecisa. Devo chiedere a Carrie, perché è ovvio che non ci andrei mai da sola, ma lei non è tipa da feste, non le piacciono per niente.
Dice che le fanno venire il mal di testa. Lancio un'occhiata nella direzione della mia migliore amica e la vedo sorridere a Raphael.

Bene.

Per il momento non sembra che dovrò ricorrere al tosa pecore. Marleen mi chiede per la quinta volta come stia, e io rispondo per la quinta volta che sto bene. <<Ho solo un attacco di mal di testa. Chissà, forse mi verrà la febbre.>> Le dico. Mentire ormai è così semplice che a stento io riconosco la verità.

La lezione scorre veloce, ma io non la seguo. Dorian ha detto che verrà mezza scuola, e io non dubito che stesse dicendo la verità. A dirla tutta avevo sentito voci circa una possibile festa da oltre una settimana. E ci voleva andare realmente mezza scuola. Magari anche Nik è intenzionato a partecipare.

Ovvio che sì, lui non ha mai saputo stare lontano dai riflettori. E in un istante mi dico che va bene. Ci andrò. E sarò talmente splendida che quando Nik mi vedrà... cazzo, gli farò andare di traverso il punch per la sorpresa di vedermi così!
La campanella suona, altre cinque ore così più due intervalli... io voglio solo che domani arrivi presto.

Carrie si precipita da me e insieme usciamo dalla classe. <<Oddio! Aly! Non sai cosa mi ha chiesto!>> La mia amica è in defibrillazione, che debba usare il tosa pecore? <<Hai presente che domani sera c'è una festa?>> Mi chiede.
<<Sì, e avevo intenzione di andarci, tu che ne dici?>> Lei sembra stupita e parte del suo entusiasmo si spegne. <<Davvero? Perché non me lo hai detto prima?>>

<<Perché ho deciso di andarci poco fa.>> Le rispondo. Non le dico che nel profondo voglio mostrare a Nik che so andare avanti anche senza di lui, questo non è necessario che lo sappia.
<<Beh, anche Raphael ci va, e mi ha proposto di andare con lui!>> Bene! Il ragazzo sta evitando con maestria il mio tosa pecore. (Che tra l'altro non ho).
Sorrido a Carrie, <<potreste darmi un passaggio all'andata? E... posso dire a mia madre che resto a dormire da te?>> Le chiedo e lei annuisce convinta.
Le lezioni alla fine volano, e io mi sorprendo sempre più spesso a pensare ad un paio di occhi verde mare nei quali mi piacerebbe perdermi.


  
<<Sono tornata!>> Grido aprendo la porta. Dal soggiorno si sente il volume della televisione acceso. Mio padre come suo solito si è addormentato sul divano, con una montagna di lattine di birra vuote intorno. Sospiro e, facendo attenzione a non svegliarlo, raccolgo le bottiglie e le butto nel secco. Preparo la pasta, attenta a non svegliarlo, quando si ubriaca bisogna lasciarlo stare, altrimenti comincia a diventare violento.

E le stelle ci invidierannoWhere stories live. Discover now