9 (H) - I punti di sospensione

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Un gruppo di studenti si ferma accanto al nostro tavolo, troppo presi da qualcosa che stanno guardando sul telefono. Ma io non posso aspettare che se ne vadano per continuare la conversazione. «Stai dicendo che sono in pericolo?» sussurro.

«Sto dicendo che rischi di morire.»

Lo dice con un'indifferenza e tranquillità tali che resto a bocca spalancata. O ha un senso dell'umorismo particolare, o è serio e dovrei chiamare la polizia. «Non è divertente,» opto per la prima opzione.

Scuote il capo. «Infatti. Ti arrabbieresti se venissi al tuo funerale? Nel senso, non è che tu potresti cacciarmi, visto il tuo stato di morte, ma ci tengo a rispettare le tue volontà.»

L'ultima volta che ho sentito così tanto la necessità di dare uno schiaffo a qualcuno, è stato con Ares. «La vuoi smettere?» La voce mi esce più acuta del normale. «Io non voglio finire in mezzo ai vostri casini da squilibrati. L'ho detto anche ad Ares. Mi tengo lontana da quella famiglia e da lui, proprio perché non ho la minima curiosità di partecipare ai loro giochi e...»

«Be', mi duole informarti che è ormai troppo tardi. In parte, è colpa tua. E in parte, è colpa di Ares, quindi dovresti prendertela con lui.»

«Colpa di Ares?» ripeto.

Thanatos mi ruba un altro pomodorino. «Ti ronza sempre attorno. È evidente che abbia un legame con te.»

Questo mi fa ridere. «Vi sbagliate. Avete frainteso le sue intenzioni. Lui mi ronza attorno perché vuole che lo aiuti a conquistare la mia coinquilina, Hurricane. Non sono io l'oggetto del suo interesse.»

Thanatos sembra valutare l'informazione che, involontariamente, gli ho appena dato. Comincio a pentirmene. L'ultima cosa che voglio è far finire Hurri nei casini. Alla fine, fa un versetto di dissenso. «Hazel, Hazel, Hazel... Sei una volpe ingenua.»

D'un tratto, mi colpisce tutto in una botta sola. Sono davvero in pericolo? Sono finita in mezzo ai casini della famiglia Lively?

Senza riflettere, sposto il vassoio con il cibo di lato e mi protendo in avanti. Afferro i polsi di Thanatos, stringendo più forte che posso. Lui rimane a bocca aperta. «Tu li conosci, no? Puoi farli ragionare. Puoi parlargli e fargli cambiare idea, e magari mi lasceranno in pace.» Vorrei non apparire così debole e spaventata, ma lo sono.

Ho sentito tante cose sui Lively. Ed è impossibile che nemmeno una di queste fosse vera. Le voci girano, alcuni ci aggiungono bugie per divertimento, ma altre cose devono essere vere. Non è una casualità che molti degli studenti che hanno abbandonato la scuola avessero anche partecipato ai Giochi degli Dèi. Non è una casualità che siano tutti spariti, quasi un mese fa, insieme a Haven Cohen. E quando sono tornati, lei aveva una ferita in viso.

Thanatos, dopo lo stupore, mi mostra l'ultima emozione al mondo che avrei voluto vedere. Divertimento. «Perché dovrei aiutarti? Non mi interessa di te, Hazel.» Si libera della mia presa con una risatina.

Quando punta i suoi occhi nei miei, la risata si fa ancora più fragorosa. «Cosa cazzo hai da ridere? Stai parlando della mia morte! Non deve importarti di una persona per volerle salvare la vita, sai?»

Fa cenno di no con l'indice della mano. «Invece è proprio così. Perché dovrei disturbarmi? Sai che caratteraccio hanno gli altri? Achille, non parliamone. Eros? Un pazzo. E...»

«Ehi, Hazel,» lo interrompe Circe, prendendo posto accanto a lui. «Come va? Di cosa parlate?»

Perfetto. Ci mancava solo lei.

«La informo del fatto che è molto possibile che morirà durante le fatiche di Ares.»

Circe fa una smorfia e mi regala un sorrisetto dispiaciuto. «Oh. Già.» Si rivolge solo a lui, in tono più basso. «Come l'ha presa?»

Game of Chaos (Game of Gods Spin-off, #Ares)Where stories live. Discover now