9 (H) - I punti di sospensione

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l'esprit de l'escalier (francese): (letteralmente, "il fantasma sulle scale"), la sensazione che si prova quando abbandoni una conversazione e solo dopo ti vengono in mente tutte le cose che avresti potuto dire.


— I just fuck things up, if you noticed
Have you noticed?
Tell me have you noticed?

🔥
H E L L ' S
P O V

Ho tre problemi, attualmente. Il primo si chiama Thanatos, l'idiota che continua a sventolare la mano per aria, invitandomi a sedere al suo tavolo, in cui c'è pure Circe. Il secondo è Ares, che mi ha incenerita con un'occhiata non appena sono entrata in caffetteria e poi se n'è andato non appena ho preso posto.

Possibile che mi detesti al punto da non poter neanche restare nella mia stessa stanza?

Il terzo è questo maledettissimo pollo che sto mangiando insieme all'insalata. Detesto la carne di pollo, mi sembra sempre di masticare un pezzo di polistirolo.

La sedia davanti alla mia striscia, producendo uno stridio che mi fa serrare i denti. Il viso di Thanatos compare nella mia visuale. «Non mi hai visto mentre sventolavo la mano?»

«Sì.»
«Allora non hai capito che ti stavo invitando a sederti con me.»
«No, l'ho capito.»
«Allora non avevi voglia di cambiare posto e suggerivi a me di raggiungere te.»
«No, volevo proprio stare qui, da sola.»

Thanatos si mordicchia il labbro, sovrappensiero. «Non trovo altro che possa giustificare il fatto che tu non mi voglia. Ti ho fatto qualcosa di male, Volpe?»

Storco il naso al sentire quel soprannome. Per sua sfortuna, non sono così inesperta nei confronti delle persone come lui. Se mi mostro infastidita dal suo comportamento, lui avrà un motivo in più per continuare. «Non so, Thanatos, vedi tu. Hai mentito e mi hai fatta passare per una stronza!»

Lui rimane interdetto. Poi allunga il braccio e mi ruba un pomodorino dall'insalata. Lo mastica con tutta la calma del mondo, e una volta ingoiato il boccone, dice: «Non mi sembra un buon motivo per non volermi più parlare.»

Prendo un'altra forchettata di insalata e pollo e mi decido a guardarlo negli occhi. «Non volevo avere nulla a che fare con te già da prima.»

Inarca le sopracciglia. «Okay, dimmi come posso farmi perdonare. Possiamo ancora essere amici, Hazel.»

«Per esempio, potresti dire ad Ares che non sono stata io a riferirti della sua paura dell'acqua.»

Ci tengo, sì. Mi importa che lui sappia la verità. Io non ho rivelato nulla. Anzi, ho detto a Thanatos che Ares era un bravo nuotatore e che i giochi in acqua lo avrebbero solamente avvantaggiato, al contrario delle altezze. Be', a questo punto spero che Ares non soffra anche di vertigini.

«Credi che sia così facile raggirarmi, Volpe?» mi incalza, facendosi più vicino, le braccia conserte sul ripiano. Fa un sorrisetto. «Quando mi hai detto che Ares sa nuotare bene e che l'acqua non lo avrebbe messo in difficoltà, ho capito subito che era l'esatto opposto. Complimenti per il tentativo, però. È carino che tu abbia voluto proteggerlo. Purtroppo, lui non lo saprà mai.»

Serro le labbra e mi impongo di non rispondergli. Forse, se smetto di parlargli finirà per andarsene.

«La tua è stata una mossa stupida. Oltre a rivelarmi una grande debolezza di Ares, mi hai fatto scoprire che tu ci tieni a lui, almeno un pochino. E ai miei altri amici che giocheranno con lui la cosa piacerà molto.»

La forchetta mi scivola di mano. Il mio corpo è in allerta. «Cosa intendi?»

Sospira. «Diciamo che se in futuro dovesse bussare alla tua porta uno sconosciuto che ti dice di chiamarsi Achille, o Eros o simili... be', le cose non si metteranno bene per te.»

Game of Chaos (Game of Gods Spin-off, #Ares)Where stories live. Discover now