william shakspeare rose

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"Entrare"
disse sfoggiando un sorrisetto beffardo
"Certo,divertente Malfoy."
rise dilettata.Draco rispose con una risata profondamente falsa,in seguito avvolse il polso di Eloise e lo buttò giù.Entrò nella stanza con un solo movimento sorreggendo la porta infilandoci un piede per poi chiudersela alle spalle.
"Graziose le trecce"
appuntó con la mano ancora avvolta sul suo braccio.

Eloise gli ordinò di uscire ma il ragazzo ignorò i dettami sedendosi sul letto.
"Comodo questo letto"
pronunciò guardandosi intorno,
"Dovresti invitarmi più spesso"
"Non ti ho invitato neanche adesso"
ribatté Eloise con un falso sorriso sulle labbra.

"Aspetti che ti rimbocchi le coperte o vuoi dirmi perché sei qui?"
continuò dopo un paio di infruttuosi secondi
"Calma vipère,ero venuto a portarti un regalino"
continuò mostrandole una piccola scatola di legno d'ebano

"Fammi indovinare.Trovata sotto la lapide di Cassiopea Lestrange"
esclamò la ragazza,
"Si.Si"
affermò alzandosi e avvicinandosi al corpo di Eloise che si trovava appoggiato alla scrivania
"Ci sei arrivata,astuta.Ma stavolta ti ho preceduta.Mi devi un bacio per questo"
disse piegando leggermente il corpo verso quello della ragazza e mostrandole la guancia.I punti che avevano trovato sulla mappa,singolarmente non avevano alcun significato.Indicavano luoghi estranei ad entrambi,ma se quei punti venivano uniti insieme creavano uno schema.Un insieme di punti che formavano una costellazione.Cassiopea.Non era una ipotesi tanto condivibile,in quanto la forma a w del raggruppamento di stelle era fastidiosamente comune.Eppure entrambi ci arrivarono,singolarmente.

La ragazza alzò le sopracciglia,
"Sei ubriaco?"
"No.Nono."
quasi sussurrò mentre i suoi occhi grigi continuavano ad alzarsi e abbassarsi guardando gli occhi e poi le labbra di Eloise.

"Si lo sei."
"Non nego di aver bevuto qualche bicchierino,ma so quello che dico"
"Se è questa la consapevolezza di ciò che dici è meglio che tu stia zitto"
Draco fece un passo indietro e abbassò il capo riguardando la piccola scatola di legno che si rigirava tra le dita.Ammiccò un sorriso orgoglioso e si chinò nuovamente su Eloise.Si avvicinò al suo orecchio sfiorandole il collo con le labbra e il contatto fece immobilizzare per un frammento di secondo Eloise.

"Sei il ragazzo più formidabile e attraente sul pianeta terra"
bisbigliò,
Eloise lo fissò perplessa,bloccó lo sguardo sui suoi occhi grigi che in quel momento erano contrassegnati da un divertimento fastidioso.
"Cosa?Ti hanno per caso rifilato qualche strano intruglio?"
Draco alzò un sopracciglio,
"No vipère è molto più semplice.Vuoi che io stia zitto ed a me va bene sottostare ai tuoi stupidi ordini.Appena pronuncerai la frase che ti ho detto riprenderò a parlare.È solamente un codice"
Eloise puntò lo sguardo deliziato da quella dilettevole assurdità sul suo viso.
"Per me va più che bene.Mi sorprende che non ci abbia pensato io."
proseguí lei dopo una breve pausa,
"Che ne dici se torni domani mattina?"

Draco dissentí con la testa e si risedette sul letto.Eloise si soffermò per un millesimo di secondo sulla pelle lasciata scoperta dalla camicia bianca leggermente sbottonata.Poi si sedette anche lei accanto al ragazzo.
"Posso avere l'onore?"
chiese indicando la piccola scatola,
Draco roteò gli occhi per poi scrollare le spalle passandole l'enigmatico oggetto.

Non esitò a sollevare la piccola levetta in oro rivelando un pezzo di pagina strappata.Afferrò il foglietto terribilmente usurato e ne lesse il contenuto.
"Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere"
Lesse Eloise ad alta voce.Osservò l'ombra sbiadita di un fiore color cremisi.I petali vellutati assumevano la tipica forma a coppa.Una rosa William Shakespeare.

Dopo pochi secondi fu sempre lei ad esclamare:
"Shakespeare!"
Draco si voltò leggermente verso il suo viso
"Sei un po' arrugginito Malfoy,imbarazzante da parte tua non saperne la risposta."
Il ragazzo assottigliò lo sguardo contrariato mentre Eloise continuó,
"Se non ribatti nemmeno devi essere proprio rimasto indietro"

Eloise si alzò mentre Draco seguiva attentamente i suoi movimenti.Si avvicinò a una lunga pila di libri sfilandone uno.La ragazza rigirò la copertina color carminio tra le mani,sfiorò le arcaiche pagine dissolte in un itterico colorito.
"L'amleto"
disse più a sè stessa che a Draco,
"Con il dilemma imprescindibile del vivere soffrendo o ribellarsi rischiando di morire"
alzò lo sguardo tentando di estorcere una qualunque informazione dall'ipotetica reazione del ragazzo.

Lui non interruppe lo sguardo se non per limitarsi a viaggiare sul suo corpo per delle quantità trascurabili di tempo.
Poi ammiccó un sorriso beffardo e alzò le sopracciglia in maniera presuntuosa,facendole intendere che necessitava della sua voce.
Eloise ignorò quell'inane ribattuta tornando ad esaminare il libro.

Poteva avere cospicui significati,che trovò anche notevolmente vicini alla casata,ciò malgrado non poté trovare un collegamento concreto in un primo momento.Draco la guardava divertito dall'altra parte della stanza.La mora gli lanciò uno sguardo d'aiuto ma lui si limitò ad alzarsi e strappare un pezzo di carta.
Non puoi capire senza conoscere la mia famiglia,cedi al tuo orgoglio vipère.Altrimenti potrai passare il resto delle tue nottate in questa maniera e non comprenderai niente.

Eloise lesse la grafia alquanto elegante.
"Puoi anche restare zitto per tutto il tempo che desideri.Lavoro molto meglio così"
Riprese a leggere assiduamente le pagine in cerca di un qualcosa.Pensò agli indizi precedenti.Era frustrante ed avvilente cogliere così tanti dettagli metaforici ma neanche uno pratico e sostanziale.
Dopo il passare dei minuti Draco riprese tra le mani la penna piuma,

Stai cercando nel posto sbagliato,è inutile,non hai le  informazioni necessarie nè la possibilità di procurartele
Ripieghó il biglietto su sè stesso passandoglielo,

"Allora scrivimelo"
ribatté lei

Non voglio

"Allora immagino che rimarremo entrambi col dubbio"
Pronunciò infine tenendo lo sguardo fisso sugli occhi di Draco,ancorata alle sue iridi supplicandolo di condividere con lei le tanto discusse informazioni senza servirsi delle parole.

Lui sbattè le palpebre e codesto gesto fece spostare l'attenzione della ragazza dai suoi occhi a un punto casuale della stanza.Eloise tese il collo assumendo una posizione di elegante sicurezza.
"Puoi andare"
sentenzió lei.

Anche Draco a quel punto scostò lo sguardo dal viso di Eloise.Assentì con il capo e si alzò dal letto tornando a superare notevolmente l'altezza della ragazza.

Quando Draco stette per chiudersi la porta alle spalle lei a tratti bisbigliò
"Notte"
Si fermò per un millesimo di secondo voltandole le spalle incerto se deprivarla di una meritata considerazione.

"Notte"
replicò con un tono lievemente spigoloso,ma al contempo abbozzando un debole sorriso che Eloise fu impossibilitata di vedere.

Furono le ultime melliflue parole che decisero di scambiarsi per un interminabile frangente di tempo.
Difatti le susseguenti settimane furono segnate da un indisponente gioco di silenzio.Pregevole tempo dissipato dal pleonastico orgoglio dei due.

roses know;draco malfoyWhere stories live. Discover now