hellebore

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Eloise si affrettò verso la sala comune dei grifondoro,prestando attenzione a non essere vista a causa della tarda ora.Giunse dinanzi all'imponente quadro della Signora Grassa e pronunciò la parola d'ordine.
mutatis mutandis ,
ci vollero due tentativi per indovinare codesto enunciato,piuttosto prevedibile secondo la ragazza.Il vocabolo veniva trasmutato ogni mese ed Eloise si accorse che seguiva una sorta di schema per cui le parole iniziavano sempre con lettere che seguivano l'ordine alfabetico.Inoltre erano spesso proposizioni piuttosto celebri.Il mese precedente fu lapsus linguae,per cui serví una futile dote di banalità per indovinarla.

Entrò spostandosi i capelli ondulati dal viso si stirò leggermente con la mano la camicia di pizzo nero che le aderiva sul corpo.Si sorresse su una poltroncina di velluto rossa poggiandoci carmilla sopra ed osservò divertita ciò che stava accadendo.
Alexis si trovava in piedi sopra il divanetto mentre discuteva animatamente con Ginny.
"Te ti vuoi solo divertire Alexis!Giochi con i sentimenti delle persone"
urlò la rossa con una voce dilettevolmente stridula
"Se sei invidiosa del fatto che Harry si preoccupi per me puoi dirlo Weasley.Non sai cosa provo"
rispose apparentemente più calma ma con una statuetta stretta nelle mani che minacciava di lanciarle.

"Smettetela per piacere"
intervení Hermione con aria seccata.Erano discussioni frequenti,a tratti diventate una consuetudine,ma Eloise le trovava ricreative e sapeva che anche ad Alexis non dispiacevano quanto sembrasse.Proprio per nulla ad essere onesti.
"Si sono combattuti duelli per molto meno"
aggiunse Eloise,informando indirettamente le altre del suo arrivo
"Propongo spada,dietro la torre di astronomia all'alba?"
continuò con un sorrisetto fastidioso.Alexis sorrise sollevata quando vide l'amica,ma tornò alla sua espressione furente nel giro di pochi secondi
"Eloise smettila non è divertente"
La mora scrollò le spalle e si avvicinò anche lei al divanetto accanto ad Hermione.
"Ginevra hai la maglia a rovescio.Già che ci sei cambiala,è un consiglio"
sfoggiò un sorriso profondamente falso.
Ginny si voltò verso la mora,fissandola con occhi pervasi di collera palpabile.Era solo gelosa di Harry,lo sapeva perfettamente.Nonostante ne fosse consapevole,per qualche ragione le provocava un'impassibilità gelida.Rimpiangere l'elleboro avrebbe fatto perdere il girasole al proprio san carlino.

Eloise spostò lo sguardo sulla migliore amica,anche nel suo viso era confutabile la presenza di un'accanimento impulsivo,incendiato di emozioni e trepidazione.I suoi occhi erano pervasi da ira,ma Sapeva che diceva cose infide quando era invasa dalla collera,spinta dalla sua precipitosa impulsività,ma non poteva fare a meno di difenderla.Non era migliore di lei,avevano solo lingue taglienti in maniera differente.

Hermione le lanciò uno sguardo di rimprovero,per poi alzarsi ad inseguire la rossa,alla quale era inevitabilmente particolarmente legata.Nel gesto abbandonò un libro dalla quale stava studiando aperto a terra,che Eloise fatalmente sbirciò distrattamente.

Lesse in maniera assente il titolo,riguardante la mappatura di Londra.Spostò lo sguardo costantemente acuto su Alexis.Prima che l'amica potesse dire nulla le giunse una rivelazione folgorata che la portò a conseguire un secondo rapidissimo esame al libro.

Poi si alzò senza por tempo in mezzo;la riccia conosceva alla perfezione quei momenti di illuminazione per cui non chiese nulla.
"Ti spiego dopo"
si limitò a dire la mora dirigendosi tempestivamente nella sua Sala Comune.

Pervení dinanzi alla stanza appartenente a Draco.Attese qualche secondo prima di bussare,titubante sul condividere la sua congettura con lui.La porta si aprì dopo un'attesa decisamente più lunga dell'usuale e il ragazzo le si presentò davanti con fare irritato.Negli occhi di Draco si accese una scintilla di stupore nel vedere inaspettatamente Eloise.Il suo sguardo guizzò dal viso della ragazza ai suoi piedi e ritorno.Poi l'afferrò per la vita trascinandola all'interno della stanza.

"Non puoi farti vedere qui,sei impazzita?"
enunciò chiudendosi la porta alle spalle,
"Sono davvero dispiaciuta,talvolta mi dimentico di essere una mezzosangue.Sai,le amnesie"
"Davvero divertente,"
disse Draco ruotando la lingua all'interno della sua guancia
"dovresti intraprendere la carriera di giullare così da guadagnare qualcosa ed evitare di trafugare i soldi della mia famiglia"
continuò guardandola dall'alto con espressione pungente
"Sai,ero venuta qui per condividere con te una mia presupposizione ma sto iniziando a pensare di andarmene"
pronunciò lei incamminandosi verso la porta con fare provocatorio ma Draco le circondò il polso ostinatamente con la sua mano fredda facendola esitare per un secondo.Erano talmente vicini da condividere la stessa aria,Eloise era indotta a guardare verso l'alto per mantenere il contatto visivo con il ragazzo.

Era indecisa se andarsene per davvero,per infastidirlo maggiormente ed essere fedele alle sue parole oppure restare mettendo da parte la sua alterezza per un progetto di elevata importanza.
Ma era davvero così urgente?

"No" si scrollò di dosso la mano gelida del ragazzo uscendo dalla stanza e dirigendosi verso la sua dalla parte opposta con un sorrisetto.

Prima che potesse allontanarsi sufficientemente Draco spostó in maniera veemente uno dei divanetti della Sala Comune con un incantesimo,bloccandole la strada.Eloise voltò il capo verso il ragazzo con espressione piacevolmente incredula.
"Volevi giocare?Ecco a te vipère"
continuò Draco appoggiato allo stipite della porta con una mano nella tasca della tuta che indossava.

"Te lo dico solo perché probabilmente ci metteresti settimane a capirlo"
ribatté rientrando nella stanza
"Sono impaziente di sentire la tua idea idiota"
"Vedi,quei numeri"
iniziò indicandoglieli sul quadro poggiato alla parete
"Potrebbero perfettamente essere delle coordinate.Questa ad esempio"
poggiò il dito sull'ultima fila di incisione,nonché la più sbiadita
"È la cattedrale di Westminster",
Eloise ne era a conoscenza perché i suoi genitori si sposarono in quel luogo,venticinque anni prima.

"Si.Sisi"
intervení lui con lo sguardo penetrante fisso su di lei,anziché poggiato sulla tela a terra.
"Quindi se scoprissimo la posizione degli altri posti troveremmo qualcosa"
"Esattamente"
terminò lei guardandosi intorno nella stanza.Era furiosamente ordinata,i libri accuratamente disposti in ordine alfabetico sulle mensole.Eloise li esaminò rapidamente.
"Hai una mappa di Londra?"
"Certo" rispose fin troppo irritato Draco,
"Ok scusa" aggiunse con un'espressione stranita lei,rotando gli occhi al cielo.

Eloise si sedette alla scrivania del ragazzo ed individuarono le determinate posizioni prolissamente.Ottennero punti anonimi,Draco non li riconosceva ed a livello equanime erano dei semplici luoghi nello spazio,tanto insipidi quanto un esile filo d'erba in un chimerico prato.
"Non capisco" commentò la ragazza appoggiata al palmo della sua mano
"Avrei dovuto prevedere la stupidità della tua teoria" sputò livoroso lui
"Hai ragione si,la prossima volta mi farò venire una supposizione un poco più avvincente.Passo domani mattina a controllare che tu sia vivo e magari ti porto anche un caffettino ok?"
disse avvicinandosi alla porta e posando la mano sulla maniglia,
"Tanti baci e tanto amore"
concluse lei uscendo dalla stanza e chiudendo la porta alle sue spalle con un sorriso tagliente a sottolineare il suo sarcasmo.

"Vuoi anche i biscotti?"
il capo di Eloise sbucò nuovamente dopo che riaprí la porta
"Preferirei soffocarmici"
la guardò Draco dall'alto
"Bene,allora siamo d'accordo,ne porto un pacchettino"

roses know;draco malfoyWhere stories live. Discover now