Magia

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Clay ha mantenuto la sua promessa. Siamo rimasti amici anche se non esattamente come prima, l'imbarazzo c'è e si sente ma riusciamo a parlare comunque. 

Gli ultimi mesi di scuola sono comunque stati particolarmente stancanti... forse perché per non pensare a Clay mi sono buttato sullo studio, dando il massimo di me. 

La cosa inizialmente ha funzionato ma quando poi è iniziata l'estate non avevo più uno scopo nella mia vita e sono rientrato in quel maledetto loop. 

Wilbur ha trovato un lavoro part-time, fa lezione di chitarra a dei ragazzini, così non ha più molto tempo da passare con me; Karl è riuscito a trovare il coraggio per parlare con Nick e ora stanno di nuovo insieme... e Clay ha deciso di andare in Florida senza dire niente, o meglio... senza dirmi niente. 

A casa da solo... 

di uscire da solo non ho molta voglia quindi mi sono dato alla musica e alle serie tv... 

fino a quando la cosa non è diventata così pesante da farmi piangere, mi sono sentito così solo. 

È da quell'estate che odio le vacanze estive. 

Con l'inizio del quarto anno tutti iniziano a raggiungere la maggior età, e tutti hanno iniziato a organizzare feste invitando tutta la classe, tra i primi c'è stato Callahan, il ragazzo timidino della classe ma che tutti amiamo. 

Quella festa... inizialmente non volevo andarci, è stato Wilbur a convincermi. 

Callahan ha organizzato una cosa molto piccola, in confronto agli altri, una semplice cena con la classe e qualche suo amico di fuori. 

Sì ok semplice ma quella festa mi ha svoltato la vita. 

La festa avrebbe avuto inizio alle otto di sera ma io e Wilbur ci siamo visti qualche minuto prima, dice che ha qualcosa da dirmi. 

Lo incontro in centro, dove più tardi ci sarà la festa nel locale in piazza, entrambi siamo già vestiti eleganti

W – come sei carino con la camicia

G – non iniziare

lo interrompo immediatamente

W – scusa principino

G – vaffanculo, che volevi dirmi?

W – non ti posso neanche più fare i complimenti? come stai diventando freddo

G – sei tu che di solio mi prendi per il culo, non mi fido dei tuoi complimenti

W – ma lo sai che ti voglio bene

G - è quello il punto, stronzo

W – sei noioso. Comunque, volevo dirti... sai che ci sarà anche Clay vero?

G – si che lo so, è nella nostra classe, non l'ho dimenticato

W – ecco... pensi di riuscire a reggere tutta la sera?

G – perché non dovrei? Siamo amici, niente di più

W – se lo dici tu...

Il mio telefono inizia a squillare, è Karl

K – dove sei?

G – sono con Wilbur in piazza

W – ciao Karl!

Dice infilandosi nella chiamata

K – ho chiamato Callahan, dice che tra poco sarà al locale

G – tu dove sei?

K – per la strada, vi raggiungo

G – va bene

Dico per poi chiudere la chiamata

The Book of You & I - DNFWhere stories live. Discover now