Un ragazzo

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Da quel giorno io e Clay non ci siamo mai divisi, essere compagni di banco non crea più disagio, anzi, anche quando siamo fuori dalla classe rimaniamo vicini, anche senza parlare, ci basta sapere che al nostro fianco c'è l'altro. 

Un giorno dopo l'altro e abbiamo smesso di parlare solo di scuola, iniziando a conoscerci seriamente.

G – ogni giorno torno a casa con l'autobus da solo, i miei lavorano quindi mi tocca

D – davvero? Vediamo se i tuoi autobus posso prenderli anche io, così ti faccio compagnia

I miei occhi si sono illuminati a quella frase e cerco gli orari sul mio telefono, glie lo passo

G – quelli evidenziati sono quelli che posso prendere

Inizia a leggere a dopo un po'

D – eccolo, da oggi andiamo a casa insieme

Gli sorrido prima che la prof ci ricordi della lezione in corso, lui ridacchia vedendomi andare sull'attendi sapendo che tra pochi secondi sarò tornato a parlare come se nulla fosse. 

Mi rimetto comodo sulla sedia

G – grazie, mi vedono sempre come il ragazzo solare che non ha bisogno di nessuno, invece tu-

D – in realtà si vede che ti senti solo... non sembri così allegro

Lo guardo con gli occhi semi-lucidi. 

Nessuno, finora, mi aveva detto una cosa del genere... 

"sei forte, non hai bisogno di una compagnia come la mia" così dicevano

gli sorrido e torno attento alla lezione, questa volta per davvero. 

Dopo scuola, metto le cuffiette e mi dirigo verso la fermata dell'autobus. 

Qualcuno mi toglie una cuffietta e mi sussurra all'orecchio "avevi già dimenticato il nostro appuntamento" salto via per lo spavento, poi noto che è semplicemente Clay che mi guarda ridendo.

G – sei un idiota

D – non è vero

Saliamo sull'autobus, già pieno, e tolgo le cuffiette così da potergli parlare

D – come va?

G – sei a corto di domande?

D – no... mi interessa...

Dice guardandomi attentamente negli occhi senza distogliere lo sguardo, mi sento quasi giudicato da quei suoi occhi verdi e profondi

G – sono preoccupato per la verifica di domani... geografia non fa molto per me

D – quale verifica?

G – non lo hai già dimenticato vero?

D – forse...

Mi do un piccolo colpo sulla fronte e sospiro

D – ti va di ripassare insieme?

G – eh va bene...

D – uh la prossima fermata è la mia

G – abiti molto vicino

D – si ma... mi piacciono questi cinque minuti in più con te

Mi dice prima di scendere dall'autobus e farmi un occhiolino. 

lo saluto con una mano e riprendo le cuffiette. 

Tornato a casa il mio telefono viene tempestato da messaggi da "Alex", (non Quackity) l'unico amico che mi è rimasto dalle medie... di solito prendo l'autobus con lui ma oggi sono scomparso

A: dove sei finito?

A: George?

A: stai bene?

G: scusa Alex, ho preso un altro autobus con un mio amico, dovevo avvisarti

A: chi è?

G: Clay, il mio compagno di banco, te ne avevo parlato

K: tra voi è una cosa seria allora?

G: no, niente di serio, siamo amici e studiamo insieme, niente di più

A: siete carini insieme, pensaci

G: non so lui cosa abbia in testa, ma a me non piace

A: dicevi la stessa cosa alle media

G: sono cambiato, mettitelo in testa

A: va bene, ma la prossima volta che prendi appuntamento con il tuo nuovo ragazzo avvisami

Lancio via il telefono per smettere di leggere le solite cagate di Alex; per colpa sua, che mi shippa con tutte le persone con cui parlo, son finito per innamorarmi della maggior parte di loro, per poi beccarmi i pali. 

La sera durante la chiamata "per studiare" però Clay ha iniziato un discorso... strano

D – ti interessa qualcuno?

G – emh... in realtà no, mi sono ripromesso di non pensare all'amore quest'anno

D – ci stai riuscendo?

G – per ora si, sono molto più felice rispetto al solito... sai... senza la paura di essere rifiutato

D – gia... io non ci riesco mi piace da morire un ragazzo-

Un ragazzo...

D – non ne ho mai conosciuto uno così: divertente ma anche serio... con gli occhi scuri e i capelli morbidi

Rimango quasi sconvolto perché il ragazzo che ha descritto sembro... io. 

No non può essere... io non piaccio mai a nessuno.

Chiudo la chiamata con una scusa e cerco di non pensarci. 

The Book of You & I - DNFWhere stories live. Discover now