Un posto

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G – ci pensi che tutto questo è iniziato quasi quattro anni fa?

Dico mentre lui con una mano mi tocca i capelli

D – ci abbiamo messo davvero così tanto?

G – mhmh... ricordo che...

Primo giorno di superiori, e ho un solo obbiettivo, non fare gli stessi errori delle medie: innamorarmi di qualcuno in classe e fallire nelle materie rischiando la bocciatura. 

Voglio far capire alle persone che sono capace di badare a me stesso e concentrarmi sullo studio. 

Le medie sono stato un disastro perché, oltre ai miei compagni che mi prendevano di mira per i miei comportamenti "diversi", anche i professori mi avevano individuato come "il ragazzo che prende sempre quattro", tutto perché invece di pensare a me stesso pensavo a quel ragazzo che mi chiamava ogni sera, probabilmente solo per copiare i miei compiti, ma ne ero così innamorato, e non vedevo l'evidenza... 

Ma ora basta, a costo di diventare il secchione della classe, non penserò a nessuno. 

Arrivato in classe mi sono guardato intorno e ho preso un posto vicino a un ragazzo apparentemente silenzioso, al primo banco, così che mi lasciasse solo. 

Il primo mese è stato stupendo... ho iniziato a prendere dei voti così alti che fino a un anno fa sognavo, non ho bisogno di studiare, è tutto grazie all'attenzione che riesco a mantenere in classe. 

Poi una prof ha voluto cambiare i posti... 

sono finito al terzo banco, vicino a uno dei ragazzi più fastidiosi della classe, alto, biondo cenere e con gli occhi verdi, peggio di così non poteva andare... non fa altro che vantarsi quando non ha quel telefono tra le mani. 

Non gli parlo spesso, penso che gli darei solo corda, sono lì e seguo la lezione. 

Ma quel giorno anche lui era silenzioso allora

G – Clay... non pensi che dovresti seguire ogni tanto?

D – non ne ho bisogno tranquillo

dice ridacchiando, Beh effettivamente i suoi voti sono alti comunque... Guardo il telefono per capire cosa lo tiene impegnato tutte quelle ore

G – davvero?

D – cosa?

G – gestisci una fattoria cinque ore al giorno

D – beh certo... devo coltivare le mie pannocchie

Rigiro gli occhi e torno sulla lezione

D – perché non te lo scarichi anche tu? Possiamo giocare insieme!

G – scusa ma io preferisco ascoltare

D – noioso

Lo ignoro e continuo la mia vita. 

Il pomeriggio stesso mi scrive:

D: Hey

Conosco bene quel "hey" ora mi chiederà i compiti

D: hai segnato i compiti di matematica?

Perché credono che io sia una specie di agenda? E perché sono così gentile?

G: si * foto del diario *

D: grazie

D: come stai?

Sta scherzando vero?

G: bene... pensavo mi trovassi noioso

D: siamo compagni di banco non possiamo ignorarci per sempre

G: già...

Abbiamo parlato fino a tarda sera, di così tante cose che quasi non ricordo. 

Ho scoperto che gli piacciono gli animali e mi ha mandato le foto del suo gatto!

G: scusa ma ora devo proprio staccare, ci vediamo domani a scuola

D: va bene ;)

Spengo il telefono e mi sdraio sul letto. 

Clay è davvero simpatico, finora lo vedevo solo come un pagliaccio fastidioso, ma sa ascoltare, forse avere un amico in classe non creerà problemi...  

The Book of You & I - DNFWhere stories live. Discover now