capitolo 23

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9 mesi dopo
   "Stephen, andiamo! E' tardi!" gli urlo sull'uscio di casa.
In questo momento dovrei andare in ospedale, perché mi si sono rotte le acque circa mezz'ora fa, ma il problema è che Stephen ha più ansia di me, e ha controllato che ci sia tutto nella borsa almeno 4 volte fino ad ora. E' agitatissimo.
   "Stephen, allora?!" urlo, cominciando a perdere la pazienza. Nonostante sia così ansioso, so che è contento di diventare papà; mi ricordo perfettamente il giorno in cui gli ho detto di essere incinta:
Quella mattina sono andata in ospedale per riprendere a lavorare, e nel pomeriggio Addison mi ha detto che non avevo un bell'aspetto. Quando sono tornata a casa stavo meglio, e Stephen non ha detto nulla. Ma il giorno dopo non sono stata bene al lavoro.
   "Secondo me sei incinta Grace" mi ha detto Addison.
   "Anche secondo me" le ho risposto.
Infatti avevo qualche sospetto e quando ho fatto la visita ne ho avuto la conferma!
Quella sera sono tornata a casa e ho aspettato che Stephen tornasse.
   "Ehi, sono a casa" ha detto Stephen aprendo la porta.
Durante la cena non ho detto nulla, e quando abbiamo finito di mangiare abbiamo sparecchiato e ci siamo seduti sul divano.
   "Stephen, c'è una cosa di cui ti devo parlare; non so come tu possa reagire, anche perché non ne abbiamo mai parlato, però io..." ho detto, cercando di non sorridere, cosa abbastanza difficile perché ero contenta.
   "Sei incinta?" mi chiede di colpo.
Alzo la testa di scatto, stupita.
   "Ma come...?" domando, sorpresa; non è che mi ha letto nel pensiero? E' in grado di farlo? A volte mi sorprende.
   "Come lo so?" mi chiede, sorridendo "beh, dal tuo sorriso; non riuscivi a stare seria".
Si avvicina a me per baciarmi. "E poi" aggiunge "io so tutto".

E oggi finalmente sarà il giorno in cui conosceremo nostra figlia, se solo Stephen si sbrigasse. Dopo ben un altro quarto d'ora, prendiamo la macchina e andiamo in ospedale.
Stephen rimane fuori dalla sala parto, e prima che io entri gli dico di avvisare Addison.
   "Stai tranquillo, andrà tutto bene" gli dico.
Qualche ora dopo mi trasferiscono in una stanza più tranquilla, insieme alla bimba: le hanno fatto un bel bagno, e ora è qui con me che dorme, indossando una tenera tutina verde acqua.
Stephen entra piano nella stanza e si avvicina a me.
   "Stai bene?" mi chiede, dandomi un bacio sulla fronte. Io chiudo gli occhi e mi godo questo momento.
Solo ora mi accorgo di quanto io sia stanca. Intanto Stephen si avvicina alla culla e prende in braccio la bambina; io li guardo e cerco di non commuovermi.
   "Benvenuta Amber" sussurra Stephen.

Quella notte rimango in ospedale, mentre Stephen torna a casa.
Il giorno dopo mi dimettono, e Stephen torna in ospedale per venire a prenderci.
Mi siedo nei sedili posteriori per stare accanto ad Amber.
   "Saremo un'ottima famiglia" dice Stephen, guardandomi attraverso lo specchietto.
   "Si, lo saremo" rispondo sorridendo, guardando la nostra piccola e tenera bimba.

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⏰ Last updated: Apr 03, 2023 ⏰

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