capitolo 3

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La mattina seguente mi sveglio, vedendo Stephen che dorme ancora.
Credo che adesso sia ora che vada a casa.
All'improvviso dalla porta entra una ragazza giovane, che avrà qualche anno in più di me. Sembra che abbia corso una maratona e mi sta guardando malissimo.
"Chi sei tu?" mi chiede con tono serio e a bassa voce per non svegliare Stephen
"Io... sono Grace"
"E posso sapere cosa ci fai qui nella stanza del mio fidanzato?"
"Lui, lui è il suo fidanzato?"
"Si cara, hai sentito bene. Ora, se non ti dispiace, vorrei che tu uscissi da questa stanza e che tu non ci venga più"
Mi alzo dalla sedia e senza rivolgerle nemmeno uno sguardo me ne vado; torno nello spogliatoio per ritirare il libro e poi comincio il mio giro per controllare i miei pazienti: oggi non farò interventi, anche perchè sono troppo stanca.
Alle 7 vado a cambiarmi per tornare a casa; oggi non ha smesso un secondo di piovere, perciò quando esco dall'ospedale fa ancora più freddo.

Mi incammino verso casa sotto la pioggia.
Sta piovendo molto forte e si vede pochissimo per le strade, e devo fare attenzione ogni volta che attraverso la strada.
Ad un certo punto noto che in un negozio, in una piccola via, c'è una luce gialla.
Mi avvicino sempre di più fino a quando non noto che non è una luce, ma fuoco.
Cerco subito di capire se c'è qualcuno all'interno che è rimasto ferito, ma apparentemente non vedo nessuno.
Ma quando prendo il telefono per chiamare i vigili del fuoco sento un boato e una luce verde mi avvolge completamente; una forza potentissima mi spinge all'indietro facendomi cadere sull'asfalto bagnato.
Vedo tutto annebbiato e poi il buio.

Quando mi risveglio mi ritrovo nel letto dell'ospedale.
"Dove mi trovo? Che ore sono?"
Vicino a me c'è Addison, che si avvicina quando vede che mi sono risvegliata.
Addison si siede sul letto accanto a me, prendendomi per mano.
All'inizio sento solo il "bip" che segna i battiti del mio cuore.
"Quando sei arrivata nel luogo in cui c'era l'incendio,c'è stata un'esplosione che ti ha spinto all'indietro e poi sei caduta sulla strada. Qualcuno ha chiamato un'ambulanza e poi sei arrivata qui.
Subito dopo mi hanno chiamato; mi sono precipitata qui di corsa. Hanno fatto delle analisi ma non c'è niente di strano. Ero così preoccupata Grace!" mi rendo conto che sta piangendo.
"Addison guardami. Io adesso sono qui. C'è ancora qualcosa che devi dirmi, lo so." Addison ci pensa un po' prima di parlare, come se non volesse dirmi ciò che sta succedendo per non spaventarmi.
"È che hanno scoperto che durante l'esplosione una sostanza ti è entrata nel sangue e non sanno come eliminarla. Per ora la quantità è bassa, ma nei prossimi mesi potrebbe aumentare."
"Ascolta, io sto bene. Non devi preoccuparti. Ogni mese farò degli esami per controllare la situazione, ok?"
Rimaniamo un po' in silenzio, è stato qualcosa di spaventoso per entrambe e adesso non sappiamo cosa dire.
"Stephen Strange ha avuto un incidente mentre veniva alla conferenza. Adesso si trova in ospedale ma non si sa ancora nulla. Spero solo che stia bene" dice ad un tratto Addison, rompendo il silenzio.
Lo so Addison, Stephen Strange si trova in una stanza a qualche piano più in alto di questo ospedale. Ho passato la notte accanto a lui, ma non posso dirti nulla,mi dispiace

un anno dopo...

Da quel giorno non ho più né visto né avuto notizie di Stephen Strange. Ho solo sentito che ha lasciato New York.
Spero solo che ora stia bene, in qualsiasi parte del mondo si trovi.
La donna che è entrata nella sua stanza quella mattina è la dottoressa Palmer, che lavora al pronto soccorso.
Ogni volta che la vedo (quindi tutti giorni quando scendo al pronto soccorso, non essendo in sala operatoria) cerco di non parlare con lei, non mi piace molto il suo carattere, anche se è molto brava.
Addison ed io continuiamo il nostro lavoro ogni giorno, ma non le ho ancora detto nulla riguardo a quella sera: non sono ancora pronta.

Ormai da un anno sto facendo gli esami per controllare il livello della sostanza, ma i medici dicono sempre che non c'è nessuna differenza tra una visita e l'altra.
Come quasi tutte le sere, dopo essermi cambiata, prendo la macchina e torno a casa.
Stasera sono da sola perchè Addison è uscita a cena con Mark; ma è meglio così, visto che in questo modo ho i miei tempi e non devo poi fare tutto di corsa.
Quando arrivo a casa mi faccio una doccia calda e mi metto in pigiama; mi siedo sul divano per bere qualcosa mentre comincio a leggere un nuovo libro: mi è sempre piaciuto leggere, fin da quando ero piccola, e appena vedo un libro che mi piace devo assolutamente comprarlo.
Ma in questo periodo, con gli esami così vicini, non ho molto tempo da dedicare alla lettura.
Verso le 11 decido di andare a dormire, perciò porto la tazza in cucina e la metto nel lavandino.
Vado in camera e mi infilo sotto le coperte, addormentandomi all'istante.

Ogni mese, la notte tra il 27 e il 28, proprio quando Stephen Strange ha fatto l'incidente, faccio sempre lo stesso sogno: la luce verde che mi circonda e poi un uomo con dei poteri arancioni, un mantello rosso e una piccola pietra verde che brilla.
Non ho ancora capito di cosa si tratta visto che questi "sogni" sono molto vaghi e non riesco a distinguerne tutti i dettagli.
Credo però che ci sia una connessione tra tutto questo, e credo che stia cercando di dirmi qualcosa.
Riesco a vedere ancora le stesse immagini : la luce verde e l'uomo con il mantello;
questa volta nel sogno ci sono anche io, e dalle mie mani esce una strana luce verde, come quella della pietra.
Mi sveglio di colpo, come se fossi veramente stata dentro all'incubo, anche se so che non è così; inoltre oltre a questo si aggiunge il fatto che ho un mal di testa fortissimo.
Guardo le mie mani per essere sicura che ciò che ho visto nel sogno sia tutto inventato: dalle mie mani esce una fiamma verde... che però si spegne subito dopo.
Grace calmati, così peggiori solo la situazione dico a me stessa.
Dopo poco riesco a calmarmi, ma questa cosa mi ha scosso così tanto che presto ne dovrò parlare con qualcuno.
La mattina seguente decido però di rimanere a casa: potrebbe succedere qualcosa mentre sono in ospedale e potrei mettere in pericolo molte persone.
Mando un messaggio ad Addison, senza ovviamente dirle ciò che mi sta succedendo.
Non mi piace mentirle così: prima Stephen Strange e adesso questi nuovi poteri; ma mi sono promessa che presto le dirò tutto, ma prima voglio arrivare in fondo alla questione.

TIME WILL TELL HOW MUCH I LOVE YOU Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ