1. Come Tutto Ebbe Inizio

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Erano le 7:00 del mattino. Era estate e Hiroshi stava passando la mattinata leggendo storie di mostri, mentre sua sorella preparava il pranzo.

Kaibutsu, invece, stava sdraiato nel divano del salotto guardando il soffitto, era molto annoiato e non aspettava altro che qualche avventura gli bussasse alla porta.
Passarono ore e niente bussava, neanche un misero insetto, perciò decise che sarebbe stato lui a bussare, perciò si diresse verso casa di Hiroshi e bussò ripetutamente. "Ehi, Hiroshi ci sei?". Ad aprire non fu Hiroshi, ma sua sorella Utako. "Oh, Kaibutsu sei tu. Mi spiace, Hiroshi non può giocare adesso: è andato a portare un pacco ad una mia collega di lavoro che dall'altra parte della città".
"Da quanto è partito?".
"Bhe, da circa mezz'ora ormai... Perché?".
"Volevo accompagnarlo, così faremo prima!".
"Se ti sbrighi dovresti farcela, è andato da quella parte".
"Ok, grazie, ciaooo!".

Kaibutsu cominciò a correre e dopo pochi minuti vide Hiroshi fermo davanti a un negozio con aria affranta.
"Ehi, Hiroshi-kun, come mai te ne stai lì imbambolato?" - chiese Kaibutsu.
"Ah, Kaibutsu-kun, niente... Niente di importante, volevo solo comprare qualcosa per Utako, ma il negozio è chiuso...." - rispose l'altro cercando di sorridere.
Kaibutsu guardò meglio la vetrina del negozio e vide la scritta: "CHIUSO" e sotto "Sono in vacanza con la mia famiglia, ma tornerò presto" e in vetrina una foto del proprietario con sua moglie e suo figlio. Ecco perché Hiroshi era rimasto a contemplare il negozio, bisognava tirarlo un po' su di morale.
"Vieni con me!"- gli disse il piccolo mostro, prendendo Hiroshi per il braccio.
"Dove? Devo fare una commissione adesso, non voglio fare arrabbiare Utako".
"Vedrai! Hehe".
Camminarono per un po' e poi arrivarono...
"AI BAGNI PUBBLICI!?".
"Certo".
"Ma, Kaibutsu-kun, cosa ci facciamo qui?".
"Hehehe... Te lo detto! Vedrai...".
Entrarono nel bagno e aprirono una porta qualsiasi.
"Ora apri la finestra, Hiroshi".
"Sì...".
"SCOPA VOLANTE!!".
E la scopa arrivò, passando dalla finestra.
"Bene, ora sali, Hiroshi".
"Ma ancora non capisco perché dovevi proprio chiamarla in un posto del genere".
"Per arrivare prima passeremo in buco: lo stesso che ho usato per arrivare qui da Mostrilandia. Tempus foraminis!".
"Sei sicuro che non sia pericoloso?"- domamdò Hiroshi vedendo che nel buco sembrava esserci una tempesta.
"Certo, Hiroooooo-".
Hiroshi aveva ragione ad essersi preoccupato, perché Kaibutsu aveva involontariamente invertito l'incantesimo per viaggiare nel tempo con quello per viaggiare nello spazio.
Taro e Hiroshi videro un'ombra in lontananza, ma fu tanto veloce a sparire, che pensarono di essersela immaginata. Fu a quel punto, quando Kaibutsu si guardò intorno e vide degli orologi che si rese conto di aver sbagliato incantesimo. Così urlò l'incantesimo a squarciagola: "SPATIUM FORAMINIS! SPATIUM FORAMINIS!", ma era tutto inutile, ormai la frittata era fatta e ora erano nel 2012, 32 anni dopo l'epoca da cui venivano. Loro non lo sapevano, no, ma presto sarebbe iniziata la grande avventura che il principe dei mostri sperava: qualcuno aveva bussato al suo portone, o forse è meglio dire alla sua Toilet... Bhe, sì, perché le altre erano tutte occupate 😅.

"We will be together. FOREVER!" (I Think I'll Change It) Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon