Giornata internazionale dei diritti della donna

39 10 2
                                    

Oggi vogliamo parlarvi di una donna

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Oggi vogliamo parlarvi di una donna. Una donna come tante, una di quelle donne mamma, nonna, che lavorano. Una di quelle che custodiscono tanti sogni e tanta bellezza.
Una di quelle che cadono, si rialzano.
Brillano ancora di più.

Caryn Elenaine nasce a New York nel 1955. Sua madre, Emma, infermiera e insegnante, si trova presto a rivestire il ruolo di madre single, dal momento in cui il marito, padre di Caryn, abbandona entrambe e il figlio Clyde. Nonostante tutto, Emma cresce i suoi figli con amore, dedizione, cercando di essere per loro una guida, di rendere entrambi i figli persone sagge, forti.

 Nonostante tutto, Emma cresce i suoi figli con amore, dedizione, cercando di essere per loro una guida, di rendere entrambi i figli persone sagge, forti

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Fin da bambina, Caryn si appassiona al mondo del teatro, tant'è che entra a far parte della compagnia dell'Helena Theatre Children di NY. Grande fan di Star Trek, è guardando l'attrice Nichelle Nichols che capisce di voler fare il suo stesso lavoro, da grande.

Eppure, la buona volontà non basta per realizzare i propri sogni. Farsi notare, nell'ampio panorama cinematografico, è difficile, complesso, soprattutto quando arrivi alle porte di questo mondo da sola, senza mezzi, solo con il grande desiderio di farne parte.

Già da ragazzina comincia ad avere problemi di droga, ma sarà proprio in uno dei periodi più bui della sua vita che incontrerà Alvin, il suo assistente sociale, che l'aiuterà a guarire.
Sboccia l'amore, i due si sposano, mettono al mondo una bambina.

E siamo di nuovo punto e a capo: il matrimonio finisce e quello che sembrava l'epilogo felice di una storia già abbastanza travagliata, diventa di colpo un nuovo inizio.

Caryn, nel frattempo, cerca di mantenersi e di mantenere la figlia come può: si trasferisce a San Diego e lavora come muratore, lavapiatti; diventa truccatrice di salme per un'agenzia funebre. Niente può fermarla e dentro di sé non ha mai dimenticato il suo sogno di ragazza.
Lavora anche con il San Diego Repertory Theatre ed è proprio lì che – finalmente! – qualcuno la nota.

Cambia nome, cambia cognome.

Parte alla volta di Brodway, comincia a lavoricchiare come comparsa e... nel 1985 Steven Spielberg le propone un ruolo per il suo film: Il Colore Viola.

È un'esplosione di colori.

Comincia a collezionare riconoscimenti, il suo talento come attrice viene apprezzato dalla critica, dal pubblico; in poco tempo la sua vita viene completamente sconvolta e sembra proprio che il suo sogno si sia già realizzato.

Caryn non si è mai arresa.

In un anno vince un Golden Globe, un Grammy Award, un Drama Desk Award e ottiene una nomination agli Oscar come miglior attrice.

La sua perseveranza ha dato i suoi frutti, non ha mai smesso di sognare. Ha lottato, ha vinto.

È una donna che è caduta, ha deciso di rialzarsi. Una donna come tante che si è trovata ad essere madre, da sola, che si è rimboccata le maniche e non si è scoraggiata. Ha dato. Ha dato tanto di sé e forse, magari, la sera tornava a casa stanca e la casa non era proprio in ordine, e le bollette premevano per essere pagate. E c'era sua figlia ad attenderla e, magari, non aveva neppure tempo per riposarsi, ma l'amore vince tutto anche le occhiaie e la stanchezza. Perché quando si sogna lo si fa in grande, sempre, e più si punta in alto, più coloro che ci circondano diventano parte integrante del sogno.

Diventa inarrestabile: cinema, teatro, musica. Un'artista completa. Ma anche una donna forte, tenace, in prima linea per i diritti delle donne e della comunità omosessuale. Continua a collezionare premi: Golden Globe, Emmy, Saturn Award e un Oscar come miglior attrice non protagonista.
E ottiene una stella alla Hollywood Walk of Fame.

Si ritira dal mondo del cinema nel primo decennio degli anni duemila, accusando Hollywood di non avere più spazio per attrici "poco glamour" e diversamente giovani. Ma anche questo non la ferma: diventa produttrice, scrittrice e continua a lavorare per il mondo del teatro e della musica.

Inarrestabile sognatrice.

Una delle poche celebrità ad aver vinto gli EGOT: i quattro premi principali statunitensi per l'intrattenimento e la prima donna ad aver presentato gli Academy Awards.

Incredibile, vero? Neanche più di tanto, perché questa è una storia assolutamente vera: è la storia di Woopi Goldberg.

E potrebbe essere la storia di chiunque, di qualsiasi donna, perché tutte le donne sono sognatrici, ma anche persone vere, concrete, ed è più difficile sognare continuando a mantenersi ben ancorati al suolo, ma quando vi si riesce, nulla può ferma...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

E potrebbe essere la storia di chiunque, di qualsiasi donna, perché tutte le donne sono sognatrici, ma anche persone vere, concrete, ed è più difficile sognare continuando a mantenersi ben ancorati al suolo, ma quando vi si riesce, nulla può fermare una donna.

Le donne non sanno guidare.
Le donne non sanno giocare a calcio.
Le donne non sanno usare un martello.
Le donne non capiscono nulla di automobili e motori.
Le donne non sono brave come gli uomini nello svolgere qualsiasi lavoro.
Le donne non sono.
Niente di più sbagliato.

Le donne sono.

E Possono – se vogliono.

Nessuno, al di fuori di te, può decidere chi e che cosa deve essere.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Storie... d'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora