CAFFELLATTE

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Oggi siamo davvero felici di condividere con voi lo splendido racconto di @RossIsMe vincitore del mitico concorso di San Valentino 2021 per noi di Storiedamore!

L'amore,  si sa, è come un bambino a cui piace giocare a nascondino: l'anima  gemella è spesso lontana e, altrettanto spesso, si trova per caso,  cercando nei posti più strani o dimenticandosi di star giocando e non  cercandola affatto

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L'amore, si sa, è come un bambino a cui piace giocare a nascondino: l'anima gemella è spesso lontana e, altrettanto spesso, si trova per caso, cercando nei posti più strani o dimenticandosi di star giocando e non cercandola affatto.

Tra i pochi eletti che la raggiungono, sono ancora meno coloro che riescono a tenerla stretta, perché - certo - l'anima gemella esiste, ma anche lei vuole l'impegno giusto. E Vincent era certo che sarebbe riuscito a dedicargli questo impegno, quando avrebbe trovato la sua.

Era la probabilità di non trovarla affatto a preoccuparlo.

A quasi quarant'anni aveva conosciuto decine tra ragazze e donne, eppure si ritrovava ancora ad occupare da solo un tavolino per due.

"Buonasera, Signor Ackerman" fu il cameriere che era solito servirlo a destarlo da quei pensieri che ogni giorno sembravano appesantirlo di più, come macigni fatti dubbi e domande, di rimpianti e qualche rimprovero.

"Ciao Dennis, mi porti il solito?"

"Caffellatte?" Sorrise a trentadue denti, ridacchiando come faceva sempre, e chissà se era davvero felice mentre lo faceva: però con quei vestiti strambi, le unghie colorate e la marea di braccialetti che portava ad entrambi i polsi, Vincent non si sarebbe stupito che lo fosse stato per davvero. Lui stesso a vent'anni, senza la cravatta, aveva trascorso gli anni più spensierati della propria vita.

Lui annuì e il ragazzo sparì dietro il bancone, per poi riavvicinarsi qualche minuto più tardi e servirgli la bevanda fumante. Quel cuoricino disegnato tra la schiuma del latte lo fece sorridere; scosse la testa, l'alzò per guardarlo e si stupì di vederlo rosso rosso, più serio, meno sciolto, come se...

"È carino" disse alzando un sopracciglio. "Ti senti bene?"

"Sìsì, mi chiedevo, uhm..." prese un respiro più profondo degli altri e continuò: "Ti andrebbe di fare un giro con me?"

"Oh!" Sgranò gli occhi e non disse nient'altro.

"È San Valentino!" Provò ancora, in uno slancio di coraggio maggiore del precedente, per poi zittirsi di nuovo e deglutire, visibilmente imbarazzato.

Con la coda dell'occhio Vincent sorprese la cassiera a guardarli con un cipiglio divertito. In assenza di altri clienti non poteva fare altro, ma lo infastidì comunque, al punto da farlo sbuffare.

"Non importa, scusami per averti messo a disagio" Dennis abbassò la testa.

"No!" Si morse le labbra. "Tranquillo, non era per te, stavo...stavo pensando al lavoro. Ascolta, forse mi hai frainteso: ma, se ti va ancora, ti offro qualcosa. Da amici. Ci stai?"

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