Prologo

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24 Settembre, 10:30. Tre anni fa.

Il grande giorno è finalmente arrivato. Sembra ieri che Alessandra, la mia insegnante di danza, ha proposto a me e Camilla, la mia migliore amica, di partecipare all'assegnazione di una sola borsa di studio per una prestigiosa accademia di danza a Berlino. Invece, sono già passati due mesi. Io e Camilla frequentiamo la stessa scuola di danza da quando avevamo 5 anni e siamo letteralmente inseparabili. Nella danza non abbiamo rivali: ci contendiamo da sempre i migliori premi e tra noi c'è sempre stata una sana rivalità e niente e nessuno riesce a scalfire la loro amicizia. Quando ci ha dato questa notizia, non potevamo credere alle nostre orecchie: il nostro sogno si sta per avverare, anche se allo stesso tempo eravamo dispiaciute che solo una delle due avrà questa meravigliosa opportunità.

Sono appena arrivata alla scuola di danza. Sento le gambe che tremano e non riesco a credere che, dopo mesi di prove, siamo qui. Non sento Cami da ieri sera perché è andata a dormire sul presto per riposarsi al meglio per la grande prova. Oggi, lei avrebbe iniziato alle 09:30 e spero con tutto il cuore che tutto sia andato per il meglio per lei. La mia audizione, invece, è prevista per le 11:00. Camilla mi aspetta nella caffetteria della scuola. Non appena mi vede, si sbraccia per farsi notare. La saluto e la raggiungo. Dopo essermi seduta con lei, iniziamo a chiacchierare della sua prova. Ad un tratto, ho una strana sensazione: qualcuno mi osserva. Mi volto, ma non vedo nessuno. Intorno a noi, c'è soltanto lo staff della scuola. La nostra conversazione viene interrotta da Alessandra che ci informa che può iniziare la mia audizione. Salgo sul palco e saluto i giudici. Mi mette in posizione e quando parte la musica inizio a danzare, mettendo in atto tutte le correzioni fatte durante le varie prove. Tutto sembra andare per il meglio, ma quando mi accingo a finire la variazione succede qualcosa. Il piede scivola e il mio ginocchio fa una torsione innaturale, che di conseguenza porta ad una caduta fragorosa sul palco. Lancio un urlo di dolore e Alessandra corre sul palco per soccorrermi. Mentre sono distesa a terra, con Alessandra che cerca di tranquillizzarmi, il mio sguardo cade sull'orologio da parete del palco. Un'immagine che popolerà per sempre i miei incubi. 

Sono le 11:03. L'ora in cui la mia vita è andata in mille pezzi.

L'ora del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora