| 𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 7 |

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Rosa nera: cambiamento. Le rose stabilizzate nere sono consigliate in occasione di un importante cambiamento a livello professionale o nella sfera affettiva.

Oh, Ruben. Quindi c'è un importante cambiamento nella tua sfera affettiva? Adorabile. Davvero molto adorabile.

Perciò dicci, caro il nostro El Diablo. Per chi sono quelle splendide rose nere?

Tenendo stretto tra le mani i due bouquet, ritornò alla macchina e, una volta preso posto sul sedile posteriore, notò come, i suoi due fratelli, Asier e Javier, lo stessero osservando in silenzio e con occhi curiosi. I due uomini, seduti sui sedili anteriori, si scambiarono un rapido e, quasi invisibile, scambio di sguardi muti.

Successivamente, El Perro, dopo aver formulato, mentalmente, la domanda da porre, parlò.

"Due mazzi di fiori?" pose quel quesito. Stava per proseguire ma, prontamente, El Diablo lo anticipò, interrompendolo.

"Vedo che sai contare, Perro" pronunciò quelle parole, chiamando Javier col soprannome che, da molti anni, accompagnava la figura di Romero.

Nel sentirsi chiamare Perro, ovvero cane, da suo fratello, i muscoli del moro si tesero, allarmati.

Non era mai accaduto, anche se, nel mondo della criminalità organizzata, Romero fosse conosciuto con l'appellativo de El Perro, che Perez lo chiamasse in quel modo. Perché non aveva mai ritenuto corretto chiamare così colui che, fin da quando entrambi erano dei ragazzini scalmanati, gli era rimasto accanto. Divenendo, in pochissimo tempo, un amico su cui contare. Una spalla su cui appoggiarsi nel momento del bisogno. Un fratello che avrebbe vegliato su di lui fino alla fine dei suoi giorni.

Quindi perché, proprio in quel momento, suo fratello si stava rivolgendo a lui in quel modo?

Ci rifletté su per qualche attimo poi, come se, per magia, gli si fosse appena accesa una lampadina nel cervello, capì.

Capì che, oramai, mancavano solamente due giorni al 28 Giugno.

Giorno in cui, tanti anni prima, entrambi l'avevano persa. Erano stati privati dell'unica persona, sulla faccia della terra, che era stata capace di amarli per come erano davvero. Due ragazzini scalmanati ma, al tempo stesso, tanto fragili. Due giovani che, nonostante si mostrassero forti, indistruttibili, in realtà erano rotti. Rotti in pezzi talmente piccoli che, con estrema difficoltà, sarebbero stati aggiustati da qualcuno.

"¡No me hables en ese tono!" tuonò, arrabbiato, Javier.

"¿Y cómo debo llamarte, Perro?" lo sfidò, il giovane capo dei Siervos del Diablo.

"La puta de tu madre!" controbattè Romero, mordendosi, subito dopo, la lingua per aver offeso la povera donna che aveva dato alla luce Ruben. Lasciandolo privo, troppo presto, della sua mamma. "So perché reagisci così, ultimamente" parlò in seguito, voltandosi verso il possessore di due occhi verdi. "Manca a me, sai?" ammise subito dopo.

A quella confessione, Ruben Perez distolse lo sguardo, puntando i suoi occhioni chiari ad ammirare un punto indefinito al di là del finestrino. Anche se si trattava di loro, Romero e Castro, parte della sua famiglia, non voleva mostrarsi, ai loro occhi, in alcun modo vulnerabile. Si costrinse a non voler sbattere le palpebre, evitando, in quel modo, che le varie lacrime che gli stavano inumidendo gli occhi, potessero traboccare. Rigandogli le guance accaldate.

"Asier" chiamò la sua guardia del corpo, dopo vari attimi trascorsi in silenzio. Castro ruotò appena il capo nella sua direzione, attendendo. "Llévame al cementerio"

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"Perdona il ritardo, mamá" si scusò Ruben, mentre si accucciava a terra.

Allungò una mano, afferrando il mazzo di fiori, oramai appassiti, presente nel vaso posto al centro della tomba della donna, sostituendolo con uno dei due bouquet che, vari minuti prima, aveva acquistato dal fioraio. Gettò a terra, poco distante da lui, il mazzo di fiori appassito. Poi, dopo aver dato un'accurata pulita alla tomba in marmo di sua mamma, ed aver poggiato un leggero bacio sul giovane volto impresso nella foto presente nella lapide, si sedette a terra, incrociando le gambe.

ᴇʟ ᴅɪᴀʙʟᴏ - ɴᴏɴ ᴛᴜᴛᴛᴏ ɪʟ ᴍᴀʟᴇ ᴠɪᴇɴ ᴘᴇʀ ɴᴜᴏᴄᴇʀᴇ  ᴠᴏʟ. 1Where stories live. Discover now