ROXANE
Dopo due, poi tre, poi quattro bicchieri,Ayla iniziò davvero a lasciarsi andare. Eravamo al centro della pista da ballo, scuotendo i nostri culi come se nessuno ci stesse guardando.
Ma molti lupi in calore, notai ci stavano decisamente guardando. Non che osassero avvicinarsi a noi. Dopo quello che è successo qui l'ultima volta con Ayla, nessuno osava avvicinarsi alla compagnia dell'Alfa.
Eppure, anche se ero sobria e accoppiata a Josh e mi stavo divertendo un sacco, desideravo che almeno uno di qui lupi ci provasse con me o qualcosa del genere.
Date a una ragazza un pò di adulazione, forza!
Forse era l'ansia di essere incinta,sapendo che presto avrei perso questo corpo mozzafiato, ma uno dei motivi principali per cui avevo voluto portare Ayla in discoteca, dovevo ammetterlo, era per me stessa.
Era bello non pensare al Vampyr cui io e Josh stavamo dando la caccia.
Era bello non pensare al bambino che cresceva dentro di me.
Ed era bello dimenticare tutta la tragedia che la mia migliore amica aveva passato.
Mentre volteggiava e scintillava alla luce dei LED, mi presi un secondo per ammirarla.
"AYLA", urlai sopra la musica. "SEI DAVVERO BELLISSIMA!"
Lei sorrise e mi gettò le braccia al collo, barcollando, era molto più ubriaca di quanto sembrasse, a quanto pareva."
"Roxane..." disse, " Sei un tesoro. Ma dove sono Mia ed Erica? Dovremmo andare a prendere?"
"No, va tutto bene, sono sicura che arriveranno a momenti".
"E dov'è Josh? E Elijah? Non dovrebbero venire anche loro?"
Aggrottai la fronte. Sicuramente Ayla non aveva capito che i ragazzi non sono stati invitati, giusto? Da dove salta fuori questa cosa?
"O non vogliono venire qui...?" Chiese accigliandosi ubriaca. "Mi stanno tutti evitando in questo momento?"
Oh-oh, stava emergendo la Ayla paranoica. avevo già visto questa versione ubriaca della mia amica e non era bella.
"Certo che no", dissi in preda al panico, cercando di placare la situazione il più velocemente possibile. "Dai,andiamo nell'altra pista da ballo, credo che stiano suonando roba più pop..."
Ma Ayla aveva smesso di ballare e ora era ferma come una statua, immobile. Un broncio nervoso congelato sul suo viso.
"Il mio posto non è qui..." disse. " Dove sono? Che cosa sto facendo?"
All'improvviso si piegò e, prima che potessi allungare una mano per aiutarla, cadde a terra.
"AYLA" urlai.
Un gruppo di ballerini si riunì per aiutarla ad alzarsi. " Sto bene" gridò lei. "STO BENE! TOGLIETEVI DI DOSSO. SMETTETELA DI TOCCARMI!"
Ayla si staccò dal gruppo che cercava solo di aiutarla e io le corsi dietro. Per fortuna non era così veloce quando era ubriaca fino a quel punto.
La presi per un braccio e la condussi direttamente in bagno. "Lasciami" gridò lei.
"No", dissi con fermezza. "Ci rilasseremo entrambe per un secondo, va bene?"
Tremava, mi resi conto. Era sul punto di piangere.
La mia amica stava crollando e se non avessi fatto qualcosa in fretta, il suo lupo avrebbe potuto prendere il sopravvento, e conoscendo il lupo di Ayla, saremmo stati in guai ancora più grossi.
"Ecco", dissi, aprendo la porta e conducendola dentro il bagno. "Va tutto bene".

AYLA
Non andava tutto bene.
Intorno a me tutto girava.
L'unica ancora che mi era rimasta era Roxane, e lei non riusciva a capire. Nessuno ci riusciva.
Mi precipitai in un bagno e tentai di chiudermi dentro, ma Roxane entrò prima che potessi chiuderlo. Poi mi sedetti sul water e mi misi la testa tra le mani.
"Ayla", la sentii dire, ma sembrava così ovatta. "Mi dispiace tanto di averti portata qui. Ho solo pensato che...se avessimo passato una serata tra ragazze avremmo potuto dimenticare tutto...e"
"Non posso dimenticare, Roxane", sbortai.
"Come posso dimenticare? Tutto quello che vedo è così... questa vita ombra che si svolge davanti ai miei occhi. Dove sono una mamma. E sono una donna. E non questo disastro".
Roxane prese una delle mie mani, tenendola stretta. Mi sentivo così prigioniera. Claustrofobica.
"Ho bisogno di uscire da qui", dissi.
"Roxane..."
"Non ancora" disse lei. "Non finché non avrai tirato fuori tutto. Per favore".
Scossi la testa. Non sapevo da dove cominciare. Ma il liquore rendeva più  facile parlare, dovevo concederglielo.
"Questa non dovrebbe essere la mia vita", dissi.
"Andare nei club. Avere pranzi organizzati per me perché faccio pena a tutti. Guardare due padri che litigano su chi sia il migliore".
"Non è giusto", disse Roxane, comprensiva.
"Niente di tutto questo. E... Ayla. Odio il fatto di essere..."
Scosse la testa, le lacrime le riempirono gli occhi. Capii che cosa voleva dire e scossi la testa " No, Roxane" dissi. "Il tuo bambino è una benedizione. Non mi dà fastidio  che tu sia incinta, neanche per un secondo".
"Ma dovresti esserlo tu non io. E lo sappiamo entrambe".
"No", dissi prendendole il viso tra le mani.
"Non devi sentirti in colpa per questo. Solo gioia, ok? Promettimelo, promettimelo!".
Alla fine Roxane mi fece un cenno lacrimoso.
Ci eravamo avvicinate molto ultimamente, ma non eravamo mai state così sincere. Pensai che saremmo entrambe scoppiate in lacrime, non appena ce ne fossimo rese conto.
Vomito. Nel bagno accanto a noi, una ragazza vomitando e parecchio.
Entrambe ci guardammi negli occhi e, prima che potessimo fermarci scoppiammo in una risata fragorosa.
A volte tutto ciò che serviva per placare il crepacuore era l'onesto miracolo dell'umorismo.
In questo caso, il miracolo aveva un odore terribile.
"Ok", disse Roxane alzandosi in piedi. "Ora possiamo andarcene da qui".
Ayla: hei, puoi venire a prenderci?
Elijah: dove sei?
Ayla: lupine, il club.
Elijah: ancora quesl posto? Stai bene?
Ayla: si tesoro, penso che starò bene.
Elijah: sto arrivando.

Dostali jste se na konec publikovaných kapitol.

⏰ Poslední aktualizace: Dec 28, 2022 ⏰

Přidej si tento příběh do své knihovny, abys byl/a informován/a o nových kapitolách!

La Vergine Del BrancoKde žijí příběhy. Začni objevovat