Intervista a Valentina De Fraja

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4 - Ho visto che su Instagram utilizzi una pagina dedicata al libro. Pensi possa aiutare? E perché non hai scelto di avere una pagina "autrice"?.

Questa è una cosa che mi hanno chiesto in tanti e ti rispondo così: ho ritenuto che Jennifer avesse talmente tanto da dire e si aprisse a così tante sotto tematiche da meritare una pagina a parte. Ad oggi non sono pentita della scelta , ancora oggi a due anni di distanza (a proposito , in questi giorni ricorre il suo secondo compleanno. Auguri Jennifer!) continua a estrarre conigli da cilindro, prestarsi a nuovi progetti e a far parlare di sé. La pagina insta a questo proposito si è rivelata un un grande contenitore.

5 - Ho visto che te l'hanno già detto ma te lo chiedo anch'io: assomigli tanto alla ragazza sulla cover, è una casualità o è fatto di proposito?

Questa cosa che dicono che somiglio alla ragazza della cover un po' mi fa sorridere un po' mi fa piacere, perché lei è bella e ha gli occhi azzurri e un naso perfetto, a differenza di me! Scherzi a parte, volevo un'immagine un po' pin up che mi ricordasse come avevo immaginato Jennifer e la scelta è ricaduta su quel disegno... poi in tanti mi hanno detto che mi somigliava e ci ho giocato un po'... tanto che all'ultimo comicon a Napoli ho deciso di fare il cosplay di Jennifer, anche perché è vero che in Valentina c'è un po' di Jennifer! Jennifer interiormente mi somiglia molto, per il suo amore per la musica, il cinema e la letteratura classica, un po' per la sua indolenza, ma anche per il suo coraggio e il suo entusiasmo. In ognuno di noi alberga una natura duale, Jennifer è la mia parte solare, socievole, impulsiva, che va avanti senza paura per tentativi ed errori. Valentina è la parte oscura, profonda e più seria, riflessiva e prudente. Io ovviamente sono l'una e l'altra , tanto che per questo motivo, un po' per scherzo, un mio amico mi aggiunse su facebook Jennifer come secondo nome, e qualche volta anche sul lavoro, i colleghi si confondevano e mi chiamano così. L'anno scorso per sbaglio me l' hanno anche messo su un contratto, il che mi ha fatto davvero ridere.

6 - Chi ti ha fatto la copertina del libro? Collabori con qualche illustratore/ice o grafico/a?

No, non collaboro con nessuno, uno dei buoni propositi della pubblicazione è che avrebbe dovuto essere fatta a zero spese, e fortunatamente avendo molti amici che mi vogliono bene e che hanno creduto in questo progetto, Jennifer ha avuto una degna copertina fatta in amicizia dal mio amico Sandro Puoti (a proposito ancora grazie Sandro! Ma non ho ancora finito di romperti le scatole, c'è la versione inglese che...). Sandro non è nemmeno un grafico di professione ma una persona eclettica dai mille talenti che mi ha capito al volo, ha ascoltato la storia della cover (perché dietro alla cover c'è una storia ) e dopo poco et voilà la bellissima copertina colorata di Everything Changes tutto cambia era pronta. Vederla è stata un'emozione fortissima... una delle prime della sequela infinita che continua a darmi questa storia.

7 - Ho visto che in una foto è presente anche una tazza che riprende la copertina del libro, dici che i gadget aiutano?

Mah non lo so, io mi considero una scrittrice tout court di quelle che vogliono scrivere e basta, al massimo parlare del proprio libro, la tazza me l'hanno regalata alcune amiche e mi ha fatto molto piacere ma non mi metterei a spendere soldi in gadget. Vedo che molti fanno i segnalibri ed è una cosa carina e forse amici un tentativo di farsi notare e promuoversi. Cosa non facile per uno scrittore emergente . Ripeto sono cose carine ma il libro è quello che vale, se ha realmente qualcosa da dire o no, se la storia rimane nel cuore e fa quasi dispiacere arrivare all'ultima pagina e quando si arriva hai subito voglia di consigliarlo a qualcuno. Tutto il resto è noia.

8 - Cosa ti fa paura?

È una bella domanda. Devo dire che la mia famiglia è un grande punto di riferimento, qualcosa di grande su cui contare, un qualcosa che ti ama per come sei non importa quanti sbagli fai, ti ama perché sei tu e basta. È un luogo dove puoi essere sempre te stessa, con tutti i difetti e le tue debolezze, per loro sarai sempre perfetta in tutte le tue imperfezioni. In passato da giovane, nella mia fase ribelle, l'ho sottovalutata, anche odiata se vogliamo e ho cercato di fuggire da essa in tutti i modi, ma penso sia normale quando uno vuole costruire una propria personalità. Ecco il fatto di doverla perdere prima o poi mi fa molta paura. Mi immagino il vuoto ad ogni passo.

Fautore d'AutoreWhere stories live. Discover now