Capitolo 54

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                                                                            KATE
Dopo aver camminato per quelle che mi sembravano essere delle settimane, arriviamo di fronte ad una grande città . Per un attimo vengo attraversata da un brivido al ricordo degli altri edifici simili a questi in cui siamo stati precedentemente. Prima la città dei cannibali, poi la cittá degli squilibrati, guidata dall'essere più instabile di questo pianeta, il Governatore. Guardo Daryl per un secondo e noto che mi stava già guardando. Non so che espressione io abbia adesso dipinta sul volto, ma sono abbastanza sicura di averne una simile alla sua. Diffidenza e preoccupazione incisi sui nostri volti. Non so cosa troveremo dietro a quella porta. Potrebbe essere veramente un rifugio e si potrebbe trattare di brave persone, ma da quando tutto é iniziato, le brave persone le conti su una mano. É molto più probabile imbattersi in pazzi furiosi e manipolatori.

"Kate" dice Daryl.

Lo guardo come una cogliona e li chiedo: "cosa c'è?"

"Andiamo, il cancello si è aperto"

Mi limito ad annuire e lo seguo. Solitamente sarei più attiva e pronta a reagire se qualcosa o qualcuno dovesse attaccarci, ma sinceramente la morte di mio fratello è una ferita ancora troppo profonda e non sono nemmeno così sicura che si potrà rimarginare un giorno. Perdere lui, mi ha fatto perdere in un certo senso me stessa. Lui era parte di me. Da quando è andato via, é morta con lui anche quella mia parte.

Mi avvicino lentamente e appena entriamo, il cancello si chiude alle nostre spalle. Perfetto, come nella miglior tradizione dei film horror. Scaccio via questi pensieri leggermente pessimistici e mi dirigo verso Bob Marley, il quale mi fa un cenno di sorriso. Ma cazzo ti ridi?! Manco so come ti chiami a momenti. Bha. La gente é strana.

"Seguitemi" esclama.

"Dove esattamente?" chiede Daryl.

"Vi porto dai vostri amici"

Camminiamo silenziosamente dietro ad Ezeckiel e ad ogni passo non faccio altro che chiedermi se i miei amici saranno ancora vivi oppure se avrò perso qualcun altro dopo Liam. Penso che non sopporterei di perdere nessun altro. Non ora almeno. Non dopo così poco tempo.

"Ecco, entrate" ci fa cenno Bob Marley indicando la porta di un enorme palazzo.

"Entra prima tu" dico guardandolo di sottecchi. Col cazzo che entro lá dentro per prima come la classica cogliona dei film horror che poi STRANAMENTE  viene brutalmente assassinata.

"Abbiamo una ragazza diffidente" dice ridendo.

"Non immagini quanto" esclamo con voce pacata, quasi glaciale.

Mi guarda per qualche altro secondo, stavolta nessuna traccia di un sorriso; sembra quasi che stia riflettendo su qualcosa. Poi, senza farsi troppi problemi entra e io e Daryl lo seguiamo.

Una volta varcata la porta, per un secondo rimango quasi meravigliata. Il palazzo é enorme e non sembra per niente sul punto di crollare come la maggior parte degli edifici in cui siamo stati dall'inizio di questa cazzo di apocalisse. Addirittura ci sono le luci e l'ambiente è arredato. È come se tutto fosse rimasto uguale a prima. Prima che tutto accadesse. É strano. Troppo strano. Guardo Daryl che evidentemente sta pensando le stesse cose, perché la sua fronte é corrucciata e sul suo viso é dipinta una leggera smorfia.

"Venite, di qui" continua questa sottospecie di re.

Lo seguiamo silenziosamente, anche perché sinceramente nessuno dei tre ha chissà quale spunto per una conversazione profonda, ma questi sono dettagli.

"Ecco, ci siamo" dice Ezeckiel. Poi apre una porta.

Io e Daryl ci guardiamo titubanti e Bob Marley accorgendosi ci fa ridendo: "Coraggio entrate, non voglio mica uccidervi"

"Andiamo" dico a Daryl.

"Andiamo"

L'era dei morti || DARYL DIXON ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora