35. MA CHE HO FATTO IO ?

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E passato un mese da quando l'abbiamo detto a tutti , io sono entrata nel quarto mese e forse oggi dovremmo scoprire se è maschio o femmina .

Qui a Napoli però le cose non vanno nel verso giusto , i Valletta si sono ripresi alcune piazze di spaccio e ciò significa che Ciro non ha tutto il potere .

Quasi tutti i clan alleati con noi vorrebbero una guerra per riprenderci ciò che ci appartiene ma sarebbe pericoloso  .

Io sto aiutanto Ciro in queste questioni possiamo dire da Casa . Visto che mi tiene segregata qui dentro , e non esco ameno che non ci sia lui.

So che ha ragione perché potrebbe essere molto pericoloso ma a volte non lo capisco giuro . Faccio parte anch'io di questo sistema e ormai penso di conoscerlo il pericolo.

Però so che se i Valetta toccheranno un altra nostra piazza ... è guerra .

Ciro è uscito sta mattina molto presto di casa sono già le 4 di pomeriggio alle 5 abbiamo la visita spero solo torni in tempo .

Sentì la voce di Ciro nel corridoio , urlare , si poteva capire quanto fosse incazzato . Aprì bruscamente la porta della camera da letto

<<a me nun m n fott nu cazz >> .

Sbaritò al telefono e poi chiuse, lanciò il telefono sulla scrivania e sbattè un pugno .

<<Ciro...>> mi alzai dal letto e cercai di avvicinarmi per calmarlo
<<vatt a vestì ca ascimm >> si rivolse freddo .

Ma che ho fatto io ?

Gli misi una mano sulla guancia ma lui la tolse <<tagg ritt vatt a vestì >> .
Andai in bagno sbattendo la porta .

Mi guardai allo specchio e scoppiai in un pianto silenzioso. Giuro non lo capisco quando fa così. 

Capisco che le cose non vadano benissimo ma perché deve prendersela con me ?

Mi resi conto che però erano le 4 e mezza di dovevamo andare mi ascigai le lacrime e mi sistemai il trucco velocemente.

Io in realtà ero già vestitia ma Ciro era così preso dalla rabbia che neanche se ne accorto .

Esco dal bagno e trovo Ciro ad aspettarmi seduto sul letto al telefono .
Mi guarda ma lo ignoro . Prendo la cartella della gravidanza.

Lui si alza dal letto e scendiamo in silenzio . Andiamo in macchina per tutto il viaggio nessuno parlò ma Ciro mise una mano sulla mia gamba che io tolsi e mi voltai dall'altro lato guardando il finestrino .

E sul mio volto scesero lacrime silenziose. 

Sentivo il suo sguardo bruciarmi a dosso ma non ci feci caso . Arrivati .

Entrammo. <<salve>> ci disse un signora all'ingresso <<cognome ?>> <<Ricci >> dissi .

<<accomodatevi 5 minuti ed arriviamo >> sorrisi e ci sedemmo in sala d'attesa. 

Nessuno parlava ma per fortuna a rompere questo seleziono fu la dottoressa . <<prego ragazzi accomodatevi >> entrammo nel suo studio .

<<allora come va ? >> mi chiese la dottoressa mentre si metteva i guanti e io mi stendevo sul letto . <<bene dai >> dissi .

<<nause ?>> disse mentre preparava tutti gli strumenti e mi applicava il gel sulla pancia . <<ogni tanto >> dissi guardando il monitor dove c'era il/la mio/a piccolino/a .

Ciro era accanto a me . Ma lo ignorai.

<<allora dottorè s ver se mascul o femmn ?>> chiese Ciro . La dottoressa ci guardò . <<mi dispiace ragazzi ma no ... questo è dovuto al troppo stress ma non preoccupatevi lo vedremo alla prossima>> .

Annuì dispiaciuta .

Ascigai il gel mi abbasai la maglia , Ciro mi aiutò ad alzarmi ma lo guardai male  . <<ecco a voi ragazzi alla prossima mi raccomando >> disse dandoci l'ecografia e salutandoci .

Salutammo ed uscimmo .

Andammo in macchina , quando Ciro finalmente parlò <<ma si po sap ch tien ?>> mi chiese .

Io risi , allacciandomi la cintura.  <<e mo lo chiedi pure ? >> . 

<<pccre scus stav ncazzat ossaj comm vann e cos ...>> Disse mettendomi una mano sulla coscia .

<<ok .... però perché te la prendi con me ? Io che centro ? >> . Dissi guardandolo.

Lui mi bacio . <<scus ... >>

<<ti perdono per sta volta >> sorrissi.






LA LUCE NELLA MIA OSCURITÀ // CIRO RICCIजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें