14. E bacio fu

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Capitolo 14: "E bacio fu"

Mi allontanai, quasi scottata e lo guardai negli occhi.
«Scusami, non so cosa mi sia preso» riuscii a dire con un filo di voce.
Lui mi guardò intensamente e mi sorrise.
«No, non ti permetto di scusarti, perché stavo aspettando quel bacio da mesi» disse con decisione e mi afferrò per i fianchi, baciandomi di nuovo.

Quando ci allontanammo, avevamo entrambi due sorrisi immensi sul viso e rimanemmo per un attimo fronte contro fronte.
«Andiamo?» sussurrò lui stringendomi la mano.
Io annuii e insieme ritornammo dentro.
Presi però la strada del bagno, intenzionata a ripulirgli quella brutta macchia.

«Davvero non ce n'è bisogno» disse lui.
«Shh» lo zittii, ridendo. Ero testarda purtroppo, quindi si faceva come dicevo io e basta.
«Ora è perfetta» dissi stirandola un po' con la mano.
«Tu sei perfetta» sussurrò lui a un centimetro del mio viso.
«Dai scemo, mi fai arrossire» dissi non potendo fare a meno di ridere.
«Beh, sei ancora più bella quando arrossisci» disse ancora.
«Smettila!»
«No»
«Si»
«No»
«Ho detto si» nessuno dei due voleva smetterla, eravamo due testardi.
E lui mi baciò di nuovo.
«Possibile che devo baciarti per farti stare zitta?» disse con ironia.
«Parlerò di più allora» risposi a tono.
Poi mi voltai e iniziai a sistemarmi il trucco, che in più punti era sbavato.

«Fatto» tirai via l'ultima macchia di mascara e tornai a guardarlo.
«Non eri male in versione panda comunque» disse facendo spallucce.
«Sei proprio uno stronzo sai?» ridacchiai.
Lui annuì e mi prese di nuovo per mano.

Tornammo in sala e per un attimo gli occhi di tutti erano puntati su di noi.
Io e Federico ci guardammo negli occhi e iniziammo a ridere di nuovo.
Ma venimmo subito raggiunti da Alba, che aveva ancora l'aria affranta.
«Possiamo parlare?» mi chiese in un sussurro.
«Si» dissi annuendo e prendendo il suo braccio.
Eravamo ferme in un angolo della sala, con Federico che mi guardava da lontano.
«Mi dispiace, non dovevo nasconderti quella cosa, perché so che tu ci vuoi bene e non l'avresti detto a nessuno» era di nuovo sul punto di piangere e l'abbracciai.
«Non importa, ho capito che non possiamo litigare per questo» le dissi mentre la stringevo forte.
«Da oggi, te lo prometto, niente più segreti» disse lei asciugandosi le lacrime.
«Ecco, emh, approposito di segreti, io e Federico ci siamo baciati prima» le sussurrai, avvicinandomi a lei per evitare di rendere pubblica la notizia.
«Davvero? Io lo sapevo che prima o poi sarebbe successo» era euforica, troppo euforica a dire il vero.
«Shh abbassa la voce» ridacchiai io.
«Ma è una notizia stupenda non trovi? Io e Dusan, tu e Fede»
«É diverso, io e lui non stiamo insieme» le dissi.
«É solo questione di tempo, ora andiamo a ballare».

Passammo il resto della serata divertendoci, ballando e scherzando come vecchi amici.
I ragazzi erano stupendi, mi trovavo benissimo con loro e poi ovviamente c'era Federico. La persona che fino ad allora avevo visto solo attraverso uno schermo, o a metri di distanza, spalti-campo. E invece era lì, ci eravamo davvero baciati e non faceva altro che sorridermi.
Era decisamente molto tardi, quando uscimmo dal locale che aveva ospitato il nostro compleanno.
Salutammo tutti all'ingresso, finché non restammo solo io, Federico,Noah, Alba e Dusan.
«Io non credo di sentirmi molto bene, ho bevuto troppo» esordì Alba reggendosi a Dusan.
«Guido io, vi porto da Chloe, Dusan mi segui?» Dusan annuii all'amico e salì nella sua auto.
Io e Noah non eravamo da meno, il mio fratellino a stento si reggeva in piedi da solo.
Così tornammo tutti a casa mia, Alba passò la notte con noi e Federico e Dusan scomparvero subito dopo averci lasciato lì.
Era stata decisamente una giornata movimenta la nostra, però non si può dire che non ci divertimmo.

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Il mattino seguente ci svegliammo con un gran mal di testa, chi per un motivo, chi per un altro.
Ma per fortuna i nostri genitori erano già andati a lavoro.

L'intervista || Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora