07. Prima di Campionato

1.3K 79 9
                                    

Capitolo 7: "Prima di Campionato"

*15 Agosto 2022*

Sogno.
Cos'è il sogno?
Scientificamente il sogno è definito un fenomeno psichico strettamente collegato al sonno e che viene caratterizzato da suoni e immagini che il sognatore percepisce come reali.
Ma cos'era il sogno per me?
Per me era stata quella proposta di un paio di giorni prima, quando Federico mi chiese di essere con lui alla prima partita della stagione.
Quello per me era un sogno che si stava per realizzare.
Si, perché finalmente quel giorno era arrivato.
Quando mi svegliai quella mattina ero emozionata, gasata, euforica.
Non potevo ancora credere che quella sera, sarei andata all'Allianz Stadium con Federico, per la prima di campionato.
Le ultime due stagioni erano state abbastanza deludenti, niente scudetto e addirittura la stagione precedente nessun trofeo, non succedeva da ben dieci anni!
Penso che tutti avessero quel desiderio di redimersi, di fare bene, quella "fame" di vittoria.

I ragazzi si erano allentati duramente, Federico compreso, anche se per lui non era ancora arrivato il momento di scendere in campo; le sue condizioni fisiche erano migliorate nettamente, ma non ancora del tutto per rischiarlo a campionato appena iniziato.

Restai a letto per altri dieci minuti buoni, una volta che mi fui svegliata, anche se quella notte, mi ricordo di non aver dormito poi tanto.
"È l'emozione" mi dicevo.
Eppure non era la mia prima volta che andavo allo stadio, ma era diverso, quella volta avrei accompagnato Federico.

Quando finalmente mi decisi ad alzarmi, afferrai il telefono che avevo in carica sul comodino e lo sbloccai. Alba mi aveva mandato un'infinità di messaggi, era davvero euforica e io conoscevo benissimo quel tipo di euforia. Perché ricordo ancora la prima volta che mio padre tornò a casa con tre biglietti stretti in mano, aveva un sorriso da far invidia al mondo intero, io e mio fratello eravamo sul divano a giocare con la play e lui arrivò sventolando i biglietti con un gran sorriso. Non potrò mai dimenticare quell' emozione.

Passai il giorno con un ansia e un'adrenalina che mi cresceva dentro ogni minuto che passava, e presa dal nervosismo iniziai a cucinare di tutto, ovviamente Alba e Noah mi avrebbero fatto compagnia per il pranzo, anche perché cucinai davvero tantissimo.

Quando Alba bussò alla mia porta, perfetta come al solito in un paio di pantaloncini con stampa floreale e un crop top bianco. Era raggiante.
Senza dire nulla la trascinai dentro e la strinsi forte.

«Pronta per la prima volta allo stadio?» le chiesi ridendo, poi.
«Non ricordarmelo, ho già l'ansia» mi rispose sedendosi accanto a me.

Nel frattempo si unì a noi anche Noah, che portava con sé due buste, era andato a fare sicuramente compere.

«Ciao ragazze, ho una sorpresa per voi» disse dopo averci salutato con un bacio in guancia ciascuno.

Incuriosita dal mio pacchetto, decisi di aprire la busta e ne estrassi una scatola nera dell'adidas, guardai mio fratello sbalordita.
La mia espressione era davvero indecifrabile probabilmente, perché avevo già capito il contenuto della scatola.

«Tu sei pazzo ti sanno costate una fortuna» esordii stringendo al petto la scatola.
«Non importa, su dai apritele» ci esortò lui, con un sorriso a trentasei denti. Restò a guardare le nostre espressioni meravigliate quando aprendo la scatola ci ritrovammo con una maglietta della Juventus ciascuna.
Era piegata in modo che non si vedesse il nome e io euforica la aprii e la girai per guardarla.
Ne ero sicura, ma in quel momento ne avevo avuto la conferma, stringevo tra le mani la nuova maglia di Chiesa.
Alba stava ancora commuovendosi, ma quando aprì la sua maglia e la voltò quasi non si mise a piangere sul serio, aveva la maglia di Dusan.

L'intervista || Federico Chiesa Where stories live. Discover now