-Cuore-

726 30 23
                                    

Vengo svegliato nuovamente dal "bip" continuo che emette il macchinario che misura il battito del cuore di Nathan.

Mi alzo in fretta da sopra al divanetto che Alexander mi ha aiutato a trascinare lungo il corridoio e mi precipito da lui.

Colpisco con una mano il macchinario, che subito dopo riprende a funzionare normalmente, e controllo il battito del suo cuore, che fortunatamente è regolare.

Allontano le dita dal suo collo e mi siedo sulla sedia alle mie spalle.

<< tutto bene? >> chiede un medico sbucando da dietro la porta

<< ho fatto quello che faccio sempre >> rispondo io << colpisco questo coso rumoroso e controllo il battito >>

Il medico si avvicina e controlla, rivolgendomi subito dopo un sorriso.

<< torna a riposare >> mi dice lui << si vede che sei stanco >>

<< davvero non sapete se si sveglierà? >> chiedo speranzoso

<< purtroppo no, mi dispiace >> mi risponde lui

Annuisco e va via, chiudendosi la porta alle spalle.

Sono passate più di due settimane da quando non vedo quei suoi occhi azzurri nella quale mi perdevo, più di due settimane da quando non sento più la sua voce che mi faceva sorridere, più di due settimane da quando fisso le sue labbra, ricordando ogni singolo movimento di esse sulle mie.

Accendo il telefono, notando che sono appena le due del mattino, e noto diverse notifiche.

Più di cento messaggi dal gruppo di classe.

Non vado a scuola da quando ho messo piede in questo fottuto ospedale.

Un messaggio da mia madre che mi ricorda di mangiare.

Ormai sopravvivo con litri di caffè e tonnellate di merendine prese ai distributori al piano terra.

Un messaggio da parte di Abby che risale a pochi minuti fa, dove mi augura la buonanotte.

Non sarà una buona notte.
Non è una buona notte da troppo tempo.

STAN: sai che non sarà una buona notte

ABBY: da quando non dormi, Stan?

STAN: stavo dormendo a dir la verità
STAN: ma questo cazzo di macchinario mi ha svegliato di nuovo

ABBY: non lo possono cambiare?

STAN: secondo te hanno i soldi per permetterselo?

ABBY: beh
ABBY: no

STAN: ecco

ABBY: Fiona è accanto a me che dorme

STAN: ce l'avete fatta?

ABBY: a fare cosa?

STAN: a chiarire e a mettervi insieme?

ABBY: ovviamente no
ABBY: è venuta qui a piangere semplicemente perché è tornata da quel coglione del cazzo che l'ha trattata di merda
ABBY: tutto qui
ABBY: si è addormentata fra le mie braccia

STAN: sappi che credo in voi

ABBY: io no

ABBY: notizie di Nathan?

STAN: no
STAN: non sanno quando si sveglierà
STAN: o se si sveglierà

ABBY: dopo scuola vengo da voi
STAN: d'accordo

La scelta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora