❝ℳ𝒶𝓇𝓇𝓎 𝓂ℯ 𝒥𝓊𝓁𝒾ℯ𝓉❞ [𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑠𝑡] 🪞

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«Lith, che notizie abbiamo oggi?» chiese poco dopo alla ramata, che in quel momento stava spolverando i mobili di legno, ordinati e perfetti come sempre.

«Nulla di ché, Alexa, si dice che arriveranno dei nuovi vicini» le rispose Lilith, riposando con grazia la pallina di vetro con la neve, regalo dei genitori ad Alexandra.

«Oh, sarà interessante, quando dovrebbero arrivare?» chiese allora la maggiore, sbirciando fuori dalla finestra, spostando le tende bianche leggermente.

«Circa ora» sorrise la ramata, che adesso stava posando i molti libri della mora nella libreria.

L'ultima lettera fu accompagnata da un rumore di passi fuori, che passeggiavano nel viale tenendo probabilmente valigie tra le mani.

«Eccoli qui!» esclamò sorridente la giovane, avvicinandosi anch'essa alla finestra.

In quel istante passò la figlia dei nuovi vicini e il suo sguardo incontrò quello di Alexandra. Occhi di un blu celeste in un marrone caldo. Quest'ultima sentì un brivido lungo la spina dorsale e si riscosse velocemente, ma Lilith se ne accorse.

«Feeling?» chiese lei, sorridendo. «Forse» rispose la maggiore, quasi scrollando leggermente le spalle, allontanandosi dalla finestra e lasciando cadere la tenda morbida sul vetro.

Lilith la imitò, dando un ultimo sguardo fuori giusto per vedere un ragazzo circa sugli anni di Alexandra, con i capelli biondo cenere e gli occhi azzurri. Dovevano essere di famiglia, pensò la giovane, sbattendo le ciglia diverse volte per riprendersi.

La mora la guardò e cercò di similare il tono e la voce che aveva Lilith: «Feeling?» chiese, con voce un poco più acuta del normale, sbattendo le ciglia come faceva di solito per prenderla in giro.

La domestica rise. «Forse» disse allora, camminando fuori dalla stanza. «Signorina, devo andare a svolgere le mie mansioni, se vuole scusarmi» sentenziò, inchinandosi leggermente, parlando in modo più serio del normale visto che stava passando un servitore.

«Vada pure» sorrise la mora, sedendosi sulla poltrona vicino alla finestra e prendendo il libro di prima, ricominciando a leggere.

Il giorno dopo Alexandra fece la magnifica conoscenza della figlia dei vicini.

Passeggiava di nuovo nel suo giardino, senza libro. Indossava un abito lilla, lungo, ma comodo.

Ammirava i fiori che sbocciavano lentamente e senza fretta, dando tempo al tempo di farli maturare e diventare bellissimi.

Si trovava vicino al cancello, dove di lì a poco ci sarebbe stato lo stemma della famiglia Hillmes d'Inghilterra.

In quel momento passò la famosa ragazza.
Aveva un libro in mano.

Alexandra se ne accorse e la chiamò piano.

«Hey!» esclamò, muovendo leggermente il braccio nel cancello. La ragazza si fermò e alzò lo sguardo dal suo libro, facendo muovere leggermente i capelli castani chiari con delle striature bionde.

«Si?» disse la giovane. Aveva una voce dolce, rassicurante. Si avvicinò al cancello, sorridendo leggermente come le era stato insegnato. Si potevano vedere le piccole lentiggini che le contornavano il viso.

«Come sta?» chiese Alexandra, cercando di fare conversazione; la guardava negli occhi giocando leggermente con la sua collana.

«Oh, bene, lei?» rispose sempre sorridendo amabile; stava guardando anche lei la giovane Hillmes.

Occhi azzurro cielo incontrarono di nuovo occhi marrone scuro color cioccolato.

«Bene» sorrise Alexandra, tenendosi con le mani al cancello e dondolandosi, facendo una specie di esercizio. «Come si chiama?» chiese poi. Nutriva un'assoluta curiosità per sapere tutto il possibile riguardo quella giovane dai magnifici occhi. Eliminò quella parte dalla mente.

𝗔𝗥𝗧𝗘𝗠𝗜𝗦 || 𝑂𝑛𝑒 𝑆𝒉ꪮ𝑡 𝑎 𝐶𝑎𝑠ꪮ Where stories live. Discover now