La verità viene sempre a galla, forse

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Caro diario,
Questa giornata è stata un vero di disastro.

Oggi è stato il mio primo giorno alla ue e lo so di non aver scritto per 5 giorni ma gli allenamenti di ejirou erano strazianti.
Ovviamente per andarci avrei dovuto avere migliori prestazioni fisiche visto che in confronto agli altri ho più necessità.

Stranamente sono stata presa nel corso A con mio fratello però in base alle mie capacità vedremo dove inserirmi invece di allenarmi con gli altri.

Stavo pensando di fare aiuto medico per chi si feriva e ovviamente continuare con gli studi in classe.
Sono al quanto sollevata per questo non me la sento di combattere contro persone che possiedono un'unicità.
Credo che farò direttamente richiesta per ciò.

Inoltre domani ci trasferiremo nei dormitori perciò sono contenta.

Partiamo dal presupposto che sta mattina non era giornata visto che mi sono svegliata di malumore, come se non avessi dormito o qualcosa del genere.

Quando vidi quell'edificio gigante davanti a me però tutto spari, adoravo per alcuni aspetti la ue.
E poi ci sarei sempre voluta andare per quanto è famosa e conosciuta.

In classe quando entrai ero sola visto che mio fratello ancora non era entrato per andare a comprare una cosa.

Non sapendo dove sedermi aspettai in piedi fino a quando una chioma bionda non spunto dalla porta.

Il fiato abbandonò il mio corpo per un istante, solo in quel momento ricordai che bakugou fosse in classe con me.

Lo salutai contenta, si sedette «allora come ti pare?» i piedi sul banco «mi piace già qui, mi sento molto più a mio agio che nella vecchia scuola» «dove posso sedermi?» non c'è la facevo a stare in piedi e mi indicò il posto dietro di lui.

Sorrisi e mi sedetti.
Nessuno arrivava ed erano ormai passati 5 minuti.
Poi mi accorsi che ero 20 minuti in anticipo .

Gia sapevo che la ansia mi avrebbe giocato brutti scherzi quindi sbuffai.
Per noia iniziai a toccare i capelli da dietro di bakugou, adoravo il fatto che toccandoli erano morbidissimi anche se sembrava il contrario.

Mi afferrò il polso bruscamente ringhiando «ma che cazzo fai?» risi anche se le sue mani calde mi stringevano troppo forte il polso «scusa».
«perché sei venuto così presto?» chiedo «perché tu sei venuta prima?» «non si risponde ad una domanda con una domanda!» esclamai giocosamente irritata «avevo ansia tutto qui» dissi guardando fuori dal finestrino.
«mi piace la calma che c'è di prima mattina, prima che arrivino tutte quelle comparse» sorrisi alla sua risposta irritata.

Dopo poco entrarono tutti gli altri.
Era praticamente tutta la classe a torno a me però si sedettero quando bakugou gli sbottò contro di farmi respirare, in quel momento il sensei entrò.

Ringraziati bakugou con il labiale e iniziai a sentire ciò che aveva da dire il sensei.

Mi alzai e mi presentai alla classe dopodiché le lezioni iniziarono.
Alla pausa chiaccherai con un po' di persone.

Ho legato per lo più con izuku che bakugou odia per non so quale motivo e jirou.
Sono le persone in cui mi rispecchio di più e con cui mi sono trovata meglio.

Il peggio però avviene all'uscita.

Bakugou mi affianca e mi accompagna a casa con ejirou.
«vuoi restare a mangiare?» chiede mia madre notando bakugou fuori dalla porta.
Accetta e sale in camera mia dicendo di dovermi parlare.

«ti piace la mia camera?» dissi ironica mentre riponevo le ultime cose da portare allo ue nello scatolone.
Ricevetti la notizia due giorni prima così da poter svaligiare camera mia.

«ho scoperto altre informazioni sui villain che vogliono prenderti» mi dice ad un tono di voce calmo sbarrai gli occhi.

Sentimmo poi un tonfo.

Tutta la mia famiglia fuori la porta, pietrificata.

Sentirono tutto ciò che bakugou disse.

Avevano in mano un pacco.
Mia madre si mise la mano davanti la bocca e mia fratello corse via arrabbiato.
«cosa vuol dire?» dice mio padre furioso.

Cosa dovevo rispondere «papà ma davvero ci credi?» feci la risata più falsa del mondo e bakugou mi segui per camuffare tutto.
«centra qualcosa con l'attacco?» abbassai lo sguardo «Y/n tu devi dircele queste cose» urlo mia madre «tu sei speciale lo capisci che dobbiamo proteggerti!!» mi pietrificai «cosa vuol dire speciale?!» sbottai in un tono arrabbiato.
Mia madre sbianco «non sono affari tuoi» ero al culmine della sopportazione «invece sì!» «adesso mi spieghi tutto» urla mio padre.

Raccolsi gli scatoloni e scesi le scale portandomi bakugou dietro «non voglio sentirvi! Finché mi nasconderete qualcosa io non vi parlo!» continuai «centra qualcosa questo "essere speciale" con la vostra lunga mancanza a casa?» ho sempre dubitato e ne ho avuto la conferma dal silenzio dei miei.
Mio fratello era lì, triste, arrabbiato.
Me ne uscì da quell'inferno di urli e sguardi di fuoco.

Bakugou mi fissò e mi abbracciò capendo che ne avevo bisogno «per oggi ti ospito io ok?» disse calmo «si grazie».

Ero triste di lasciare casa ma anche impaurita da kirishima visto che l'avrei dovuto vedere tutti i giorni in dormitorio e a scuola. Non ci penso però ora.

Sono in camera di bakugou.

La sua famiglia è gentile e calorosa.
Ovviamente evito di raccontarti la mamma che credeva bakugou fosse il mio ragazzo.

Certo che però questa frase suonerebbe bene...

 𝐷𝑖𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑒𝑡𝑒𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎̀~bakugouxreader (femmina)🤍Where stories live. Discover now