Problemi

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Caro diario,
Sono due giorni che non scrivo.
Sapevo già che non sarei stata costante quando ho iniziato questa "avventura".
Però mi è dispiaciuto non confidarmi con te per un po'.

Ho avuto bisogno di tempo.
Due giorni possono sembrare poche ma in quelle 48 ore possono succedere molte cose come nel mio caso.
Ho sempre dato per scontato le cose piccole come per esempio un trascurabile periodo, non ho mai pensato che in quel "piccolo" spazio temporale possano succedere catastrofi o cose straordinarie.
Ma in realtà è proprio in un attimo che accadono le cose più stravaganti e inimmaginabili.
Solo le cose più piccole possono nascondere varietà infinite di significati.
Bakugou mi avrà insegnato anche questo?

Eh già caro diario come hai sentito dire dalla sottoscritta bakugou centra qualcosa.
Preparati al flashback.

Due giorni fa, mi svegliai per andare a scuola e feci tutto le mie cose come mi è solito fare.

Pensavo fosse una giornata come tutte apparte un sole che trasmetteva un calore ben accetto, al quanto bizzarro per il periodo atmosferico.
Camminavo tra gli alberi ricoperti dalla nevicata della giornata scorsa.

Arrivata a scuola presi il mio posto è iniziarono le lezioni.
Un tonfo alla seconda ora smosse l'intero edificio in cui ero seduta a studiare.
Nell'ora di letteratura ero nel corso della materia che dovevo svolgere ed aveva un soffitto di vetro dove era possibile ammirare tutto il cielo che quel giorno era stupendo.
Purtroppo il cielo non rimase per molto bello com'era.

Le nuvole divennero di un viola non troppo intenso e come detto in precedenza un tonfo mosse il tutto facendomi distinto alzare lo sguardo.
Vidi li, sopra di me dei villain.
«forza uscite!» urlo la prof.

Essi erano ormai penetrati nella nostra aula.
Tutti scapparono a gambe levate lasciando il materiale dove lo avevano posto all'inizio della lezione mentre io, come una stolta mi bloccai ricordando che nel mio zaino c'era qualcosa che non poteva essere
lasciato.

Tu, eri nel mio zaino.

Tornai a riprenderti ma fu una mossa sciocca.
Un uomo spaventoso, di statura media mi prese per il polso.
Sentii un dolore lancinante.

Aveva dei capelli blu e mani attorno a tutto il corpo, questo mi fece intuire il perché il suo contatto con la mia pelle mi provocasse tale dolore.
Cercai di liberarmi ma fu inutile, aumentava la presa.
Quando incrociò il mio sguardo sgranò gli occhi e sussurrò un "è lei".

Non gli diedi importanza in quel momento, cercavo solo un modo per scappare e chiedere aiuto fino a quando un qualcosa feca staccare la presa dell'uomo dal mio polso, quel qualcosa era un'esplosione.

Appena ripresa dallo stordimento di quest'ultima realizzai che davanti a me c'erano bakugou e mio fratello.
«Ejirou!»urlai abbracciandolo.
Dopo mi disse qualcosa che non sentì, il mio udito era ancora traumatizzato dall'esplosione.
Senti solo delle mani che mi presero poi buio.

Mi risvegliai dopo su un lettino di ospedale.
I medici dissero che sbattei la testa quando fui scaraventata, non me ne ero neanche accorta.

Mio fratello mi saltó addosso «Y/n!Stai bene» stava piangendo, io feci un sorriso e lo rassicurai, vidi dietro di lui una figura e scoprì che era bakugou.
Lo stavo fissando e mio fratello se ne accorse «devi ringraziare bakugou! Anche se con l'esplosione ti ha ferita ti ha separa dal villain e dopo portata qui.» i nostri occhi si scontrarono ripensando a ciò che ricordavo dell'accaduto. «io devo andare mamma mi sta chiamando» annui.

Appena ejirou uscì bakugou si avvicinò.
«grazie» dissi «tu hai salvato me e io ho salvato te no?» vidi che era imbarazzato.
«non sapevo i tuoi genitori ancora non fossero tornati» «già, in questo periodo lavorano più del dovuto, non so perché» dissi grattandomi la guancia «i-» bakugou non fini di parlare che kirishima quasi non sfondo la porta «Bakubro devo chiederti una cosa!» «non devi chiamarmi così capelli di merda!» sinceramente non etichetterei mai bakugou con questo carattere, a me sembra un ragazzo dolce, forse non lo conosco bene? Bhe questo è ovvio, davvero lo conosco così poco?
«devi venire da noi sta sera ad un pigiama party! Dopo l'attacco di oggi ho paura a lasciare mia sorella da sola, domani tanto non abbiamo scuola.» bakugou annui e fece un tsk.
Io ero lì stesa che li fissavo o meglio dire lo fissavo.

Mi dimisero e tornata a casa kirishima mi ordinò di stare al letto.
Mentre guardavo un film sentii bussare.
Stoppai e accennai un avanti, bakugou entrò e in mano aveva un vassoio pieno di cibo.

I miei occhi si illuminarono a quella vista paradisiaca e no non intendo bakugou nel senso, è davvero un bel ragazzo ma, perché finisco sempre a pensare a lui!
Posò il vassoio sul letto «cosa stai vedendo?» mi disse sedendosi sulla sedia affianco al letto.

Aveva uno sguardo tranquillo, perché con mio fratello era tutt'altra persona? «sto vedendo il giardino delle parole, non è per nulla il mio genere infatti mi sta annoiando ma avevo bisogno di qualcosa di più tranquillo» dissi addentando una fetta di pane «e invece qual'è il tuo genere?» «horror» rispose lui secco.
«scontato.» «che?» disse lui corrugando la fronte pensando che l'insulto fosse riferito a lui «è un genere troppo scontato» «bhe a me piace» disse con un accenno di insicurezza nel tono così flebile da non poter essere percepito, Risi leggermente e restammo a parlare.
«grazie mille bakugou penso che ora vado a dormire» gli porsi il vassoio e gli sorrisi «non ti abituare non sono il tuo cameriere.» sorrisi.

Afferrò il vassoio facendo così per sbaglio sfiorare le nostre pelli.
Chiusi gli occhi solo per un attimo poi una volta davanti alla porta accennò un buonanotte che ricambiai.

La mattina dopo mi svegliai più felice del solito ma questa felicità fu interrotta da un messaggio del dirigente della mia scuola.
Corsi giù e trovai mio fratello e un bakugou in pigiama follemente carino con i capelli arruffati.
La notizia che avevo ricevuto mi destabilizzò.
Raccontai l'accaduto e poi iniziai a leggere

"cari studenti, volevamo comunicarvi che essendo a carico dell'intero istituto di dirvi di persona che dato l'attacco da parte dei villain e dei danni subiti la scuola è in fase di ricostruzione.
Purtroppo mi duole comunicarvi che c'è stata una rapina e che i fondi della scuola non solo per ricostruirla ma per mandare avanti l'anno scolastico non sono sufficienti.
Avrete quindi una settimana di tempo per poter scegliere il nuovo istituto dove iscrivervi.
Cordiali saluti, il dirigente scolastico kaito."

Mio fratello rimase a occhi spalancati, bakugou era mezzo addormentato.

Io non sapevo come fare!
Mio fratello fece poi un sorrisetto «adesso puoi venire allo ue!» lo guardai scocciata e poi alzai gli occhi al cielo «kirishima non posso! non ho un quirk! Non potrei mai compararmi a voi» si alzò dal tavolo «invece hai la stoffa per venire allo ue! Te lo dico che te la caveresti!» odio quando fa così «basta ejirou ora mi sono scocciata! Sai che odio dire di non avere un quirk o di parlare di questo argomento ma tu lo cacci sempre! Non ho speranze!»

me ne salì in camera delusa, perché doveva fare così!
Lo so che lui vuole il mio bene e mi incoraggia ma è un fatto oggettivo.
Non posso e non potrò mai.
Trattenni le lacrime, odio piangere lo ammetto.

Mi misi sul letto e iniziai a leggere per liberare la mente.
La porta si aprì rivelando la figura di mio fratello «scusa per prima ho esagerato» dissi «non-» mio fratello fu interrotto dal mio telefono.
Mi arrivò una notifica da harumi.

Ero abbastanza sconcertata, non ci sentivamo da tanto e pensavo si fosse scordata di me.
Mi ha scritto se volevamo uscire dopodomani (cioè domani).
Io accettai, posai il telefono.

«stavo dicendo che io non voglio farti stare male ma non voglio anche che ti ponga limiti» iniziai a fissare il pavimento.
Mio fratello usci, ho esagerato?

dopo scesi, mio fratello era in camera sua a cambiarsi e mi sedetti sul divano vicini a bakugou «scusa per la scenata di prima» gli dissi io imbarazzata «Tsk fa nulla», dopo qualche secondo riprese a parlare
«almeno provaci» mi disse lui non guardandomi «come scusa?» fece un sospiro «non ti conosco bene ma anche se non hai un quirk non sei male capisci?» lo guardai confusa «non sono bravo con i complimenti ok?! Solo, tenta»
io rimasi con un volto pensieroso e mio fratello ci raggiunse.
Solo in quell'attimo capi quando già bakugou mi abbia aiutato.
Solo pochi istanti, poche parole ma mille emozioni, mille significati.
Andai a lavarmi e il resto della giornata lo passai dormendo.

Adesso cosa faccio caro diario?
Sono stata tutto la giornata a pensare a cosa fare e a riflettere sulle parole di bakugou e sulle mille paranoie che mi pongo durante la giornata.
E poi non riesco a togliermelo dalla testa.
Già dalla prima volta che lo avevo visto.

Forse meglio che riposi.
Buonanotte caro diario.

Aɴɢᴏʟᴏ Aᴜᴛʀɪᴄᴇ
Scusate il ritardo, oggi ho avuto un imprevisto e ho publicato il prima possibile.
Spero vi sia piaciuto il capitolo alla prossima 🖤

 𝐷𝑖𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑒𝑡𝑒𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎̀~bakugouxreader (femmina)🤍Where stories live. Discover now