Sole

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La mano del dio si era stretta contro la mia virilità.
Annaspavo alla ricerca d'aria, per via del l'eccitazione.
Si, era così che mi sentivo, ero eccitato.
Ero consapevole del mio corpo bollente, delle mie gambe che si stiravano, dei muscoli che si tendevano.
Ora sapevo cosa provava mio fratello quando parlava delle schiave di notte.

Boccheggiai, lo desiderai e quando non sentii più la presa del dio Apollo mi bloccai.
Non mi riconoscevo più.
《Non è questo il momento giusto amore》sussurrò una voce vellutata al mio orecchio.
《Eh?》mi lamentai appena.
《Ho una sorpresa per te》Spiegò.
《E non posso aspettare ancora per molto》

Fissai l'alto soffitto bianco e le corde rosate dipinte ai margini.
Stringevo nei pigni lenzuola color porpora, ma non era sufficiente.
Ero eccitato e senza guardare percepivo l'erezione matura degli uomini quando sono nell'atto.
《Come faccio?》pregai il dio del sole per calmarmi.
《Lascia fare a me》Disse in tono suadente.

Il suo volto divino sovrastò il mio e vidi le sue labbra carnose calare sulle mie.
Era incredibilmente buono, le sue labbra erano dolci.
Capì come il bacio mi avrebbe aiutato, mi si scollegò il cervello.
Non fu niente di passionale, si rivelò quasi dolce e quella parte di me, smise di spingere disperatamente contro la tunica.

Ripresi fiato, ora più calmo, mi guardò pazientemente.
《Ci sono... dove vuoi portarmi?》domandai una volta ripreso.
《È una sorpresa, chiudi gli occhi》
Feci come mi ebbe ordinato.
Sentii le sue dita schiacciare, fui quasi tentati di aprire gli occhi, ma un improvviso calore mi paralizzò.

《Puoi aprirli》mi disse con una punta di orgoglio nella voce.
Quando li riaprii mi resi conto di non trovarmi più nella mia camera.
Restai a bocca aperto, sbalordito sa quel pizzico di magia divina.
Trovavamo su un alta montagna, non avevo idea di quale fosse il nome, ma capivo che ci trovavamo parecchio in alto.
La cima era rocciosa e appuntita, il fianco della montagna era ripido e le pietre che spuntavano, avrebbero lacerato chiunque vi fosse scivolato giù.
Guardai in basso, la roccia dura non mi doveva I piedi, forse perché non toccavano terra.

Mi voltai per quanto mi fosse consentito e mi accorsi che Apollo mi stava tenendo sollevato da terra.
《C'è una cosa che voglio mostrarti, ma se hai paura ti riporterò a palazzo, d'accordo?》Disse in tono pratico.
Cercai di stringerlo a mia volta, scoprendo il suo piacere negli occhi.
《Daccordo, ma starò con te, ora che tra tutti hai scelto me, non potrei mai andarmene》
《Non fare promesse che non puoi mantenere》Disse con voce leggermente piatta, poi mi strinse, mi fece volteggiare e quando parlò potei percepire nuovamente la felicità fra le sue corde vocali.
《Oggi porterai con me il sole》

Sarei caduto a terra e probabilmente morto ruzzolando giù dalla cima di quella montagna rocciosa, se Apollo non mi avesse tenuti stretto a se.
Dinanzi a me si trovava un cocchio gigante ed interamente dorato, oro massiccio sul quele erano incisi motivi della vita di Apollo, raffigurazioni di lui a caccia con il suo arco, rappresentazioni di lui con indosso le tuniche cerimoniali, come nelle nostre statue o le immagini nei suoi templi, c'erano persino incisioni di lui senza i vestiti ed ero abbastanza certo che nella sua forma divina fosse ancoelra più perfetto.

Mi chiesi perché prima non avessi sentito il calore del sole contro la pelle.
I miei maestri al castello mi avevano insegnato le storie degli Dei.
Quello era il carro di Apollo, il carro con il quel trainata il sole.
《Ancora un attimo e permetterò ai tuoi occhi mortali di vedere》mi sussurrò.
《E alla tua mente umana di comprendere》soffiò conto il mio collo, facendomi chiudere le palpebre con un sospiro.
Quando le riaprii vidi una coppia di stalloni legati al cocchio da funi d'oro massiccio.

Non si trattava di mortali equini, qui cavalli erano avvlonti nel fuoco.
No, con immenso stupore mi resi conto che loro erano fuoco.
《Cosa ne pensi?》Domandò incuriosito il dio.
《Che è meraviglioso, oh è indescrivibile... oh Apollo, ti amo》
Mi sentii stupido, perché sicuramente lo dicevano tutti e soprattutto tutte.
《Ed io amo te》rispose invece.

 Apollo & GiacintoWhere stories live. Discover now