21. 𝘓'𝘈𝘯𝘨𝘦𝘭𝘰

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Ammirare l'anello che gli aveva regalato Jungkook era ormai diventata una perversa abitudine per Taehyung. Se lo rigirava fra le dita come se ne dipendesse la sua vita, tanto che ormai era diventato un perfetto anti-stress. Dopo l'assemblea con i songdao, dove Namjoon e gli altri membri del circolo rivoluzionario, avevano dato voce alle loro idee, una paura tremenda e una febbrile eccitazione avevano cominciato a impossessarsi del suo corpo. Fino a solo qualche mese fa, mai avrebbe creduto di prendere parte a una rivolta del genere. Nonostante i giorni si rincorressero ad una velocità dolente, Taehyung era riuscito, fra un photoshoot e l'altro in compagnia del bellissimo Jungkook, ad andare a casa di Hyejin per farsi spiegare cose che fino a quel momento non aveva mai udito.
La donna, con eterna pazienza, gli aveva raccontato delle battaglie per i diritti civili che erano avvenute oltreoceano e la pericolosità di tali manifestazioni per chi ne prendeva parte. Era un mondo brutale, dove le persone si erano abituate alla violenza e disabituati alla tolleranza e all'amore. E la cosa che più fece rabbrividire Taehyung fu pensare che la violenza esplicita nei confronti di altri esseri umani era tollerata alla luce del sole, mente un bacio innocuo fra lui e il suo ragazzo doveva essere nascosto fra le verdi fronde di un salice piangente.
Non aveva mai riflettuto molto su quegli argomenti, forse dovuto al fatto che le cose stavano così e basta, e lui non era nato per essere un rivoluzionario, ma la consapevolezza dovuta alle parole di Hyejin aveva scaturito in lui una forte presa di coscienza. Sarebbe stato un codardo a girarsi dall'altra parte. Sarebbe stato un completo ipocrita.

- I diritti ce li dobbiamo prendere da soli Taehyung. Nessuno ci darà mai niente finché non lotteremo per averli - disse Hyejin, la mano poggiata sulla pancia, come a voler proteggere la piccola creatura che stava crescendo al suo interno.
Taehyung si passó le mani sul volto, quasi a voler cancellare ogni traccia di stanchezza, poi sprofondó sul divano malconcio del suo appartamento, sibilando appena sentì la sua schiena protestare con una fitta di dolore, dovuto alla sessione di fotografie di quella mattina.

- Ho paura Hyejin - sentenzió.
- Ho paura anche io - la donna gli prese una mano, tentando di confortarlo, poi continuó.
- Ma sai di che cosa ho più paura? Dell'indifferenza della gente di fronte a qualcosa di così puro. Ho paura che un giorno, quando mio figlio crescerà, sarà costretto a vivere nell'ombra - una lacrima solcó la sua guancia.

- E io non voglio più ombre per nessuno -.

~

- Il buon vino sta alla base di una buona cena, cara la mia princesse - disse Jungkook sollevando la bottiglia di vino rosso in segno di gloria. Mancavano davvero pochi giorni alla manifestazione, e un po' per scacciare la tensione e un po' per godersi quell'amore appena sbocciato, Jungkook aveva espressamente ordinato a Taehyung di andare a cena con lui quella sera.

- Lo champagne e il vino che vendono in fondo alla strada hanno lo stesso sapore per me - asserì il castano senza troppi giri di parole.

- Mi ha colpito -
- Che cosa? -
- La tua mancanza di gusto - nel mentre il fotografo si sporse per prendere il calice del ragazzo seduto di fronte a lui.
- Ho buon gusto in altre cose - a Taehyung cominció a girare la testa. Jungkook lo eccitava tremendamente e ormai non si preoccupava neanche di nasconderlo. Flirtare non gli era mai venuto spontaneo con i ragazzi prima di lui, era sempre impacciato e impreparato su come muoversi e cosa dire. Ma Jungkook aveva lo splendido potere di farlo sentire invincibile, perché dentro di lui, sapeva perfettamente di esercitare uno squisito potere sul moro che in quel momento aveva appena deglutito dopo aver sentito le sue parole.

- Ah sì? E in che cosa esattamente? - non importava che Jungkook conoscesse la risposta, voleva comunque sentirglielo dire.

- Nei bei ragazzi che mi portano a cena fuori - Taehyung era il ritratto dell'innocenza mentre, senza farsi vedere dalle coppie e dalle famiglie che stavano cenando accanto a loro, cominció a strisciare la punta del piede dietro il polpaccio di Jungkook. A quest'ultimo quasi cadde il vino dalle mani, e si affrettó ad appoggiarlo prima che quell'impertinente gli facesse fare brutta figura davanti a tutti i clienti del ristorante.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 30, 2022 ⏰

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𝘗𝘦𝘳𝘭𝘦 𝘦 𝘳𝘰𝘴𝘴𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵𝘪𝘯𝘢 || 𝒗𝒌𝒐𝒐𝒌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora