𝑴𝒂𝒕𝒆𝒎𝒂𝒕𝒊𝒄𝒂 (𝒐𝒓𝒊𝒈𝒊𝒏𝒂𝒍) (𝒓𝒆𝒂𝒍 𝒍𝒊𝒇𝒆) 🪐

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Callaghan era sorpreso. Aveva capito la domanda prima che le si ponesse. Riuscì a comprendere in quel momento il motivo per cui la ragazza aveva una bella reputazione nella loro scuola. Non sapeva però, che Ilenya era piena di sorprese e che sarebbe stato piacevole parlare.

Durante la lezione di matematica, così le chiamava Ilenya, quest'ultima riuscì pian piano a capirci qualcosa. Poco, certo, ma il ragazzo davanti a lei era molto paziente e gentile e ripeteva le cose in caso servisse.

Finita la lezione, entrambi abbastanza soddisfatti per essere riusciti a fare qualcosa, si salutarono davanti al bar in cui erano e si sorrisero a vicenda.

Quel momento era impresso nella mente di entrambi, che non riuscivano a togliersi la scena e il sorriso dell'altro dalla testa.

Queste lezioni continuarono per qualche mese finché non sarebbero ritornati a scuola.
Entrambi erano un poco tristi di non potersi rivedere.

Ma non dovettero aspettare molto, in realtà, perché quando Ilenya ricevette la promozione alla terza superiore, con un voto basso in matematica, ma senza il debito, gioì che quasi urlò.

Lo disse a tutti, agli amici, ai genitori.
E si, se ve lo state chiedendo anche a Callaghan che era così felice per lei, che la prese in braccio e le fece fare un giro in aria.

Poi silenzio imbarazzato.

Ilenya aveva le guance rosse, e non per il caldo.

In quei mesi non solo avevano studiato matematica e italiano, ma si erano conosciuti meglio l'un l'altra.

E ora forse aspettavano qualcosa di più, ma nessuno dei due era pronto e sicuro di voler fare il prossimo passo.

Però successe.
Certo, dopo due anni, ma successe.

Tutto grazie ad Ilenya.

Per quanto quella ragazza possa sembrare timida, in realtà semplicemente non ha nessuno, a parte le amiche e Callaghan ovviamente, con cui essere allegra e vivace.
Callaghan invece era il classico ragazzo che se ne stava in disparte, ma faceva comunque bene il suo lavoro e i suoi studi.

Accadde in primavera.

Per il ragazzo dai capelli corvini era l'ultimo anno di liceo, poi avrebbe continuato gli studi in giurisprudenza, visto che lo affascinava molto.

Ilenya era al suo quarto anno e sapere che Callaghan se ne sarebbe andato la rendeva un poco triste.

Insomma... L'aveva aiutata per matematica!
E non era una cosa da poco.

Ritornando a noi, quando successe tutto ciò, era una fresca giornata di inverno, circa verso metà marzo.

Si era tenuta un'altra lezione, prevalentemente di italiano, tra varie spiegazioni di Ilenya come ad esempio i nomi matematici.

In quel momento, stavano conversando dopo aver preso il solito the al limone.
I libri di matematica e italiano aperti sul tavolo dove di potevamo leggere gli esercizi appena completato per alcuni giorni a seguire.

«Davvero! Non riuscivo a credere che Harry gli avesse chiesto di redimersi!» esclamò ridendo la ragazza dai capelli ramati, portando la testa all'indietro e ridendosela di gusto.

Callaghan la guardava, quasi incantato a guardare la giovane donna. «Yes, possiamo dire che Potter not is tutta questa intelligenza»
I suoi capelli erano portati all'indietro molte volte in quelle ore, come faceva solitamente quando era ansioso e voleva concentrarsi.
Ovvero la maggior parte delle volte.

Ilenya si riprese un attimo, ritornando a guardare l'amico negli occhi.

Altro silenzio imbarazzato scese tra loro.

Sarebbe stata la scena perfetta, proprio ds film, ma non riuscivano a muoversi, quasi stessero giocando alle belle statuine.

Dopo secondi, forse minuti, in cui si guardarono negli occhi aspettando che l'altro facesse qualcosa, Ilenya prese l'iniziativa e baciò a stampo il corvino.

Si allontanò velocemente, le guance rosse, la frangetta che le ricadeva disordinata sulla fronte e la felpa, con il cappuccio (che le aveva regalato Callaghan per il suo compleanno, ovvero il sette marzo) da aggiustare.

Callaghan rimase un attimo sorpreso, gli occhi castano scuro leggermente spalancati dallo stupore e due ciuffi di capelli che ricadevano sull'occhio sinistro.

Si avvicinò dolcemente alla ragazza davanti a lui e la baciò di nuovo.

Non un bacio a stampo, ma un bacio che sembrava esprimere senza aver bisogno di parole ciò che il maggiorenne provava per la ragazza con alcune lentiggini che aveva davanti.

Ilenya si lasciò andare, accarezzandogli piano una guancia, mentre con l'altra cercava di tenersi dalla spalla del maggiore.

Improvvisamente si aprì la porta del bar e la ragazza aprì gli occhi.

La madre e il padre, che erano andati a prenderla (visto che sarebbero dovuti partire di lì a poco) li guardavano, sorridendo.

Anche la loro figlia gli sorrise e, mentre Callaghan le posava dolcemente le mani sui fianchi, Ilenya allacciava le braccia al collo del ragazzo.

Sorrisero entrambi, nel bacio e si staccarono quando non ebbero più fiato.

«Ti aspettiamo fuori Ile' non fare tardi» la madre le fece l'occhiolino e la ragazza rise dolcemente.

«Ora cosa siamo noi però?» le chiese d'un tratto Callaghan, circa un minuto dopo, che di amore cercava di capirci qualcosa, ma preferiva leggere di gialli e fantascienza.

«Non lo so... Vorresti essere il mio ragazzo?»
Ilenya si morse leggermente il labbro, guardando il ragazzo.

«Eh?»

«Do you want to be my boyfriend?» ripeté, paziente, in inglese la ragazza ramata.

«Nope, in math»

La minore si stupì un poco.

«Possiamo essere una di quelle operazioni che se si dividono danno valore zero, ma se moltiplicate, aiutano gli studenti a ragionare?»

«Ora ho capito davvero» il ragazzo sorrise e la baciò di nuovo, dolcemente.

La matematica divide, ma non sempre.
A volte moltiplica o somma.
Non per forza divide e sottrae.

Ed era quello ciò che piaceva ai due ragazzi riguardo la matematica.
Loro erano una moltiplicazione che adorava essere sommata.

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1483 parole.

Os creata completamente a caso mentre facevo matematica e ci capisco poco :>

Ma quando è bello Callaghan?-
Ok va bene no-

Fatemi sapere se vi è piaciuta! ^^

A'♡

𝗔𝗥𝗧𝗘𝗠𝗜𝗦 || 𝑂𝑛𝑒 𝑆𝒉ꪮ𝑡 𝑎 𝐶𝑎𝑠ꪮ Where stories live. Discover now