Capitolo 14

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Capitolo 14

"Sono tornato." Tutor disse quando aprì la porta del suo appartamento ed entrò.

"Sei già tornato, Tor? Vai a lavarti le mani, ho fatto il sukiyaki." Tutor annuì e andò a lavarsi le mani prima di mettersi a tavola per mangiare quello che la sorella aveva preparato per lui.

"Mangia tanto, devi crescere."

"Sono già cresciuto."

"Ma no! Sei ancora un bambino ai miei occhi." TongTaa finiì di parlare, prese i gamberetti e li mise nel piatto del fratello minore. Era felice di poter passare del tempo così con il fratellino. Potevano chiacchierare, sorridere, ridere e prendersi cura di lui come non era riuscita a fare. TongTaa non sapeva in futuro quando sarebbe tornata in Thailandia, non sapeva nemmeno se la strada che avrebbe percorso sarebbe stata faticosa o meno. Ma in qualità di sorella maggiore, era suo dovere fare del suo meglio.

Tutor e TongTaa passarono del tempo insieme, mangiando sukiyaki, raccontandosi storie e chiacchierando in allegria. Ma nel parlare, TongTaa sentiva che c'era qualcosa che Tutor le stava nascondendo. Anche se non glielo chiedeva, glielo diceva il suo istinto, ma quello non era il momento giusto per chiederglielo.

22:45

TongTaa uscì dal bagno dopo essersi fatta un bagno. Nel momento in cui uscì, spostò lo sguardo sul letto, ma quello era vuoto. Non c'era ombra del fratello ma quando guardò un'altra volta, si accorse che Tutor era seduto fuori sul balcone.

La solitudine di quella schiena era così tanta che lei non poté fare a meno di pensare cosa potesse essere la causa della condizione del fratello. Tutto ciò che poteva fare era uscire e chiedere la verità direttamente al fratellino.

TongTaa aprì la porta del balcone e la sua testa fece capolino all'esterno: "Posso sedermi con te?"

"Certo, P'."Tutor sorrise e fece cenno di sì con la testa, indicandole l'altra sedia.

"Vieni spesso qui fuori, Tor? Non hai paura di essere morso dalle zanzare?"

"No, P'. Vengo a sedermi qui quando devo pensare a qualcosa."

"Allora sembra che adesso tu abbia qualcosa a cui pensare."

"..." Tutor non rispose. Si limitò ad alzare la testa e l'appoggiò alla sedia, poi sospirò piano.

"E' da tanto che non parliamo apertamente tra di noi."

"Mh."

"Va bene se lo facciamo oggi?"

"Sì."

"Allora... Vado io per prima", disse TongTaa guardando la vista davanti a sé. "Ci credi? Ho chiesto di andare a lavorare all'estero. Non sono affatto sicura, anzi, ho una paura folle. Ho paura... Da quando mi sono proposta, poi il colloquio, fare il visto e chiedere il permesso di lavoro. Fino ad ora e anche quando prenderò l'aereo, continuo ad avere paura."

"..."

"Sai cosa mi fa smettere di aver paura, Tor?" La sua ultima domanda la fece guardando Tutor. Allungò una mano ad accarezzargli la testa con affetto.

"Non lo so."

"Le difficoltà."

"..."

"Non le mie difficoltà, ma quelle di mamma e papà. E le tue. Non voglio che tutti debbano più avere momenti difficili. Guadagnerò ed estinguerò il debito, e poi... Avrò i soldi per farti continuare a studiare."

[NdT L'avete sentito? Era il mio cuore che si rompeva ç___ç ]

"P'Tong." Tutor chiamò la sorella con voce tremante, non diversamente dallo sguardo che le lanciò. Quando aveva capito che la sorella aveva accettato di superare le proprie paure per la famiglia, Tutor si sentì sopraffatto.

Why R You? [Fighter x Tutor] Traduzione italianaWhere stories live. Discover now