Capitolo 12

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Capitolo 12 


"Hai una faccia distrutta, Tor", disse il proprietario della casa che lo spingeva da dietro per entrare quando si girò a guardare Tutor. "Hai dormito ieri notte?"

"Mh..."

"Dopo che sono tornato a casa hai studiato ancora?"

"Sì."

"Fino a che ora?"

"Le tre."

"Ma sei pazzo? Sei uno stakanovista."

"Cosa dovrei fare, P'? Non sono bravo in questa materia." Tutor sbadigliò mentre parlava. All'inizio stava quasi per cancellare o rimandare l'appuntamento con Fighter ma quando pensò che se non lo avesse fatto adesso Fighter sarebbe diventato ancora più rompiscatole, decise di cambiare idea.

Fighter guardò la persona che sbadigliava senza sosta: aveva gli occhi che si sarebbero potuti chiudere da un momento all'altro.

"Stanco?"

"Mai così tanto. Se avessi un letto adesso, mollerei tutto."

"Allora vieni." Fighter disse mentre prendeva una mano del nong per farsi seguire.

"Dove andiamo?"

"In camera mia."

"Perché?"

[NdT Bocca taci, che è meglio!]

"Hai detto che vorresti dormire."

"E i dolci? Non l'ha ancora fatto. Temo che se mi metto a dormire, non mi sveglierò in tempo per i dolci."

"Pare ci voglia ancora un po'. Appena si mette a cucinare, ti chiamo."

"..."

"Ok?"

"Ok, ok." Tutor annuì e seguì il proprietario della casa senza opporre resistenza. In situazioni normali non avrebbe accettato così facilmente, ma ora era troppo stanco.

Mentre lo seguiva fece scivolare lo sguardo attorno. La casa di Fighter era grande ed arredata elegantemente ma nonostante le dimensioni esprimeva solitudine. Non era sicuro se quel sentimento arrivasse dalla casa o dalla persona che lo teneva per mano.

"Vai a dormire." Fighter lo spinse per le spalle verso il letto e il più piccolo annuì prima di avvicinarsi con fare preoccupato. Una volta di fronte al letto king size, ci sprofondò sopra e si avvolse nelle coperte, deliziato.

Non aveva idea che un letto costoso fosse così comodo. Era così diverso dal letto economico in camera sua.

Voglio rimanere così solo un altro po'.

"Che faccia felice. Ti piace il letto?"

"Mh. È molto comodo", rispose Tutor con un mugugno e gli occhi che stavano per chiudersi. Fighter si sedette e appoggiò la testa al letto, vicino all'ospite. "Casa tua è davvero grande."

"Non è casa mia."

"..."

"È casa di mio papà."

"La casa di tuo papà è grande... Ma sembra fredda."

"..."

"..."

"Ti senti solo, P'Fight?" La voce ridotta a poco più di un mormorio era simile a quella di una persona che parla nel sonno, facendolo sembrare uno che parlava tra sé e sé e con Fighter. Gli occhi piano piano si chiusero e il ritmo del respiro indicò che si era già addormentato.

Why R You? [Fighter x Tutor] Traduzione italianaWhere stories live. Discover now