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Nico insieme ai ragazzi decise saggiamente di fumare una sigaretta durante la  pausa da un concerto all'altro, sapevano che fosse sconsiderato soprattutto per le corde vocali di percy, infatti fu l'unico a non poter fumare sotto minaccia di jason e della loro manager che non per altro era la sua ragazza, di solito quando fumavano si godevano quel piccolo momento di silenzio dopo tutto quel rumore incessante che finiva per distruggergli le orecchie, quel leggero vociare delle voci estasiate dei fan che aspettano per sentirli faceva calmare Nico, ma quel giorno leo e percy avevano voglia di scherzare o almeno di non stare zitti
"Andiamo percy diciamoci la verità se Batman fosse stato più forte di Superman non credi l'avrebbe già ucciso da molto tempo?"
"È questo quello che non capisci mio caro folletto spagnolo, Batman è troppo intelligente e sa che Superman potrebbe servirgli in futuro e poi sono sicuro che nasconde la kriptonite sempre a casa sua, sotto al letto, nel divano, nella doccia...nel cesso-"
"Non apriamo questo discorso! E poi a prescindere Superman potrebbe uccidere Batman con un colpo amico! Ha degli occhi laser, forza sovrumana alito che gela, basta che decide di tenere gli occhi troppo aperti e il pipistrello va all'inferno insieme a joker di cui è palesemente innamorato" dopo questa affermazione leo si beccò uno schiaffo dietro dalla testa da percy che era affianco a lui. Quello  che le fan (ovviamente) non sapevano era che erano dei fan sfegatati della Marvel e della dc erano dei nerd dalle elementari, che amavano le arti marziali e stare a casa a guardare un bel film piuttosto che uscire ad un gala, non per nulla avevano l'abbonamento Netflix, amazon prime e Disney plus per volere di Nico che amava i musical, anche se sotto sotto tutti volevano guardare i film della Disney.
Percy aveva visto sei volte alla ricerca di Nemo finendo sempre per piangere, annabeth gentilmente gli portava ogni volta dei fazzoletti e i biscotti blu che aveva imparato a fare grazie alla madre di percy, jason era uno classico quindi se gli mettivi la principessa e il ranocchio davanti la tv sarebbe stato capace anche di doppiare i dialoghi. Leo invece amava stare sul drammatico bambi, il re leone, Pinocchio e poi improvvisamente coco e gli aristogatti, secondo lui in quei cartoni c'era il suo spirito spagnolo, Nico pensava che semplicemente non voleva ammettere che le canzoni gli piacevano tremendamente e che amava ascoltare il doppiaggio italiano di quel film per imitare l'accento romano di Romeo, ma preferì non dirlo per non urtare la sensibilità del suo amico, Insomma erano tipi particolari, avevano finito ogni singola serie tv da poco uscita per non parlare di film, ogni sera si dovevano guardare un film, era una specie di regola. Era l'unica parte di loro che non amavano condividere con il mondo dello show, la ritenevano troppo privata e avevano paura che qualcosa si spezzasse nel loro rapporto.
Jason sospirò stressato della situazione e decise saggiamente di spegnere la sigaretta sul muro e a buttarla nel bidone accanto a loro, ci teneva molto all'ambiente, per concludere quella discussione inutile
"Bene se mi volete scusare compagni di sigarette sarò dentro con la fidanzata di percy e hazel ad avere discussioni intelligenti"
"Oh tu sei team Wonder Woman" disse percy con fare drammatico e appoggiando la sua mano alla spalla di jason guardandolo come se fosse un povero illuso
"Forse, anche se fosse lo stesso me ne andrò con Annie e hazel, sono sicuro che con loro non mi dovrò ritrovare a parlare nella pausa di un concerto di questo"
"OH com'è ingiusta la vita, il mio fidanzato che mi tradisce con la fidanzata del mio migliore amico, non hai proprio cuore e cosa dirai ai tuoi figli?!" Disse leo facendo la sua scenetta drammatica del giorno anzi dell'ora davanti  il suo ragazzo, era strano pensare per Nico che i due stavano insieme, erano migliori amici da anni e nessuno di loro due aveva capito i sentimenti dell'altro fino a quando annabeth durante una serata dove avevano bevuto tutti pesantemente (tranne Nico ) non aveva chiesto "ma da quanto tempo state insieme" e allora là arrivarono le crisi poco eterosessuali e finí che Nico e percy li trovarono nella stanza a limonare pensantemente, con tanto di urlo "smettetela non vedete che lo traumatizzate" indicando  Nico, arrivò un calcio nel sedere ben sestato per percy il secondo dopo averlo detto.
"tesoro non ti tradirei mai, altrimenti chi me la ripara la macchina" sorrise furbo e se ne andò lasciando un bacio mancato all'inizio delle labbra, leo era palesemente innervosito da quel gesto ma sapevano semplicemente che il suo continuo picchiettio delle dita fosse il codice morse e che stava dicendo probabilmente qualcosa di poco carino verso il fidanzato.
Nico si limitò per tutta la conversazione ad osservare il retro dove si erano nascosti, portava direttamente in mezzo alla strada dove non potevano passare macchine a causa del concerto, la strada era completamente deserta e i palazzi davanti a lui composti solo da vetri erano completamente bui, li metteva una certa malinconia e per questo prese la macchina fotografica che teneva nella borsa, sempre accanto a lui, e fotografò il paesaggio. Fare foto lo aiutava a ricordare tutto e soprattutto a pensare a delle persone o delle emozioni, ogni volta che sentiva delle emozioni fotografava il panorama che glie le aveva infuse. I ragazzi della band sapevano dello strano comportamento di Nico, ma si conoscevano da quando erano bambini ed erano sicuri che fosse dovuto alla sua timidezza eccessiva, o dal fatto che il padre fosse uno stronzo. Grazie alla band però Nico aveva riacquistato sicurezza sulle sue capacità e infondo anche sulla sua bellezza esteriore che aveva imparato quasi ad apprezzare.
Proprio mentre ricontrollava la foto vide che infondo c'era una figura bionda che camminava, aveva un cappotto marrone in mano e dei pantaloni forse più scuri ma non ne era certo, non riusciva a vedere bene il volto visto che i ricci oro glie lo coprivano ma il suo cuore fece un salto provocando un forte calore all'altezza del petto, quella foto assunse un'emozione diversa anzi un pensiero diverso "bellezza", si sentí un po' come un'artista greco che mostrava l'ideale di bellezza attraverso la scultura, gli sembrava di star mostrando con quella sola foto l'armonia tra corpo e animo, era semplicemente perfetta per lui.
La foto perfetta 
Continuò a guardarla e a ingrandirla per cercare di vedere bene il volto dell'individuo, aveva un pantalone marrone con un maglione beige da sopra, teneva in mano un cappotto del medesimo colore dei pantaloni, quando stava per vedere il volto toccò il tasto sbagliato (che guarda caso nella sua macchina fotografica era accanto al tasto per ingrandire) e finí per eliminare la foto, un verso sconsolato uscí dalla bocca di Nico, era abbastanza flessibile e leggero da non farlo a sentire a percy e leo che continuavano a discutere. Si  maledí in ogni lingua che conosceva, e ne conosceva tante, per la sua stupidità , Nico guardó avanti sperando che l'obiettivo fosse rimasto immacolato in quella posa invece notò che quel ragazzo stava venendo proprio nella loro direzione, non riusciva a vederlo bene in volto ma sapeva che era diretto verso di loro, il suo passo era troppo spedito e se avesse girato improvvisamente sarebbe inciampato, notò che teneva stretta una borsa che nella foto, che adesso non poteva più ricontrollare ma che ricordava perfettamente, era malapena uscita fuori, era di pelle marrone e la teneva sulla spalla, la stringeva compulsivamente
"Hey ragazzi!"Tutti si girarono verso il biondo che si mise proprio davanti a Nico, potè finalmente osservare la persona che aveva pensato fosse la bellezza, aveva una pelle abbronzata che però non impediva di vedere le lentiggini sparse su tutto il viso, e anche sulle braccia, gli occhi erano di un'azzurro così chiaro che si distinguevano durante la notte un po' come i suoi ricci, percy sorrise cercando di sembrare gentile anche se abbastanza nervoso
"Scusa ma non possiamo fare autogr-"
"Non era qui che ci dovevamo incontrare?" si era messo a parlare con loro con tanta disinvoltura che gli altri pensarono fosse un fan sfegatato o un pazzoide, invece nico notò una sfumatura di agitazione nei suoi occhi, schizzavano da una parte all'altra e abbassando lo sguardo notò che si stava stressando le mani, segno di ansia, cercava di tenere un sorriso cordiale ma era agitato e spesso era costretto a imporsi di sorridere.
il ragazzo notando che non c'era stato segno da parte loro se non sguardi confusi , cercò di comunicare con gli occhi , guardava allarmato dietro come se vedesse qualcuno. Nico si alzò dalla cassa di riversa dove era seduto e si avvicinò a quest'ultimo, non capiva la maggior parte dei suoi gesti ma una cosa era certa, non poteva essere un fan agitato, i comportamenti di quel ragazzo erano totalmente diversi rispetto ad alcune persone che li trovavano in mezzo alla strada. Se li eri segnati tutti
1 il loro volto era sempre sorridente alcune volte svenivano anche
2 chiedevano sempre una foto (alcuni l'autografo ma era raro che qualcuno avesse un quaderno con loro con tanto di penna)
3 erano agitati ma in modo positivo, spesso senza neanche rendersene conto entravano nello spazio personale della persona
4 il loro respiro diventava un po' più pesante del solito e il petto si abbassava più velocemente
5 potevano chiedere come stavano o che canzoni avevano in mente o qualsiasi cosa che facesse parte del mondo dello spettacolo.
Quel ragazzo non aveva fatto nulla di tutto questo. Si era tenuto abbastanza a distanza da loro restando comunque abbastanza vicino da farli sembrare almeno conoscenti, era nervoso ma in un'altro modo, le sue mani si erano fermate (Nico ipotizzò che si fosse fatto male stringendole troppo) e torturavano la borsa come se volesse qualcosa da quest'ultima, quando si era avvicinato aveva notato il suo continuo giocare con le mani, si schioccava le dita o premeva il pollice con il restante delle dita, un po' come alle elementari quando le insegnanti volevano far capire ai bambini cosa fosse il pollice opponibile, stranamente il cappotto non era caduto a terra nonostante non stesse fermo, metteva il peso prima su una gamba e poi la cambiava. Era stressato. Cercando di sembrare il più sciolto possibile.
Simulò un'abbraccio senza realmente toccarlo, teneva le mani intorno al busto ma cercava di non toccarlo più di tanto e il ragazzo ne sembrò grato, erano più o meno della stessa altezza, forse il biondo era alto di qualche centimetro in più, si avvicinò al suo orecchio fino sussurrandogli
"Aiutatemi c'è un ragazzo che mi sta seguendo" Nico guardò allarmato il biondo, lui sembrò mostrare davvero quanto era nervoso, i suoi occhi erano irrequieti non riuscivano a stare fermi e il suo corpo sentí che tremava nonostante il maglione. si staccó dall'abbraccio cercando di fare un sorriso normale cercando di far trasparire sicurezza ma era abbastanza difficile, non si era preparato per una cosa del genere, a casa si esercitava davanti lo specchio per fare sorrisi cordiali per le fan ma mai per tranquillizzare qualcuno, di solito quello da tranquillizzare era lui.
Lanciò uno sguardo ai ragazzi che capirono che qualcosa non andava, prese il biondo per il polso e lo costrinse  ad entrare dentro, cercò di essere gentile come facevano vedere nei film Disney o nelle commedie romantiche che aveva visto insieme a leo (che puntualmente piangeva). Da quel solo contatto sentí la sua mano tremare leggermente e il battito cardiaco attraverso il tessuto del maglione battere a mille. vennero seguiti a ruota da leo e percy che facevano domande che nessuno dei due sembrava intenzionato a rispondere
"Ehi che succede Nico? Lo sai che non possiamo far entrare nessuno qui!" Disse leo abbastanza preoccupato, Nico lasciò il polso del biondo indicandogli un posto a terra dove non era sporco e dove lo fece sedere, (lui aveva deciso lo stesso di mettere il cappotto a terra per non sporcarsi lo stesso) aveva scelto quel posto perchè era lontano dalla porta, controllò un'ultima volta il volto del ragazzo, si stava stringendo le gambe al petto e teneva un respiro Manuale, era troppo scoordinato e alcuni respiri erano più profondi di altri come se sentisse un peso al petto che non gli permetteva di respirare adeguatamente per questo Nico si mise davanti a lui, voleva osservarlo meglio e voleva che il suo respiro fosse regolare, si mise a respirare manualmente con lui, iniziarono a prendere un ritmo decente per un essere umano dopo due minuti precisi e lo sconosciuto aveva tolto le gambe dal petto che lo intralciavano nella sua respirazione. Altri due minuti per  tornare entrambi a respirare automaticamente, Nico contò quattro minuti in cui l'aggressore poteva essere scomparso da qualche parte o che fosse rimasto lí ed era intenzionato a controllare, ma la sua mente lo stava conducendo in tutt'altra direzione, infatti aveva iniziato ad osservare gli occhi del ragazzo che aveva salvato, erano abbassati e guardavano a terra, teneva una mano sul petto cercando di assicurarsi che il respiro fosse stabile , alla fine li alzò incontrando i suoi occhi neri, sorrise debolmente sussurrando un "grazie per..questo ecco.." il moro non rispose lasciando la frase del biondo a metà, decidendo che ora era più importante stare davanti alla porta, percy e leo che avevano assistito a tutta la scena erano rimasti in silenzio, quello che Nico stava facendo era totalmente nuovo e unico e volevano vedere cosa stava combinando, Il più piccolo aveva sempre avuto difficoltà sociali, non ricordano neanche loro come sono finiti a parlarci probabilmente era perchè abitavano vicini.
"Ah non preoccuparti se non ti risponde..lui è così" nico guardò male percy per la frase che trovò assolutamente non opportuna per il momento, non sapeva neanche lui ma non voleva essere preso in giro dal suo amico. Percy  e leo quando avevano iniziato a respirare insieme capirono che Nico cercava soltanto di calmarlo da un'attacco di panico, quando lui aveva attacchi di panico usava questo metodo e sorprendentemente funzionó anche sullo sconosciuto. Lo osservarono anche quando inizió a guardare dalla fessura, si misero accanto a lui cercando di farsi spazio per vedere tutti e tre, notarono un'uomo in fondo alla via che li guardava, Nico non sapeva riconoscerlo bene l'unica cosa che notava erano i suoi capelli neri e il cappotto verde, sembrava essere tranquillo ma notava la mano che continuava a entrare e uscire dalla tasca del cappotto, passarono alcuni minuti di silenzio  (percy aveva costretto leo a chiudere la bocca, visto che Nico gli aveva rifilato un'altro calcio sul polpaccio perchè stava respirando troppo pesantemente e la finestrina si opacizzava) finchè il ragazzo non si scocciò e finí per andarsene, Nico contò che il ragazzo per andarsene aveva impiegato 5 minuti e mezzo più i quattro minuti di prima, erano otto minuti e mezzo che quel ragazzo era in mezzo alla strada per aspettare l'uomo che voleva aggredire. Lanciò un'ultima lunga occhiata alla porta dove la sua vittima si era rinchiusa e poi si era incamminato velocemente verso la via opposta
"Se ne andato"disse leo, un sospiro di sollievo uscí dalla bocca dello sconosciuto che si toccò il petto come se cercasse di fermare il cuore che stava martellando violentemente, Nico si era messo di nuovo davanti a lui cercando di capire se il respiro fosse regolare, leo e percy si misero accanto al loro amico, erano elettrizzati dal suo comportamento fuori dai suoi schemi e lo mostravano con sguardi complici tra di loro e dei sorrisi che si rivolgevano di nascosto.
"Grazie veramente, aveva iniziato a seguirmi non appena ero uscito dall'ospedale e ho panicato scusatemi per il disturbo" leo e percy sembrarono finalmente comprendere le cose e furono subito pronti a rassicurarlo
"Ma che disturbo, ci dispiace non aver capito prima se non fosse stato per Nico che aveva capito volessi parlare" disse percy cercando di sorridere in modo confortevole dando una pacca amichevole all'amico che non sembrò apprezzarla, per l'appunto gli rifilò un pugno sulla spalla e se ne andò cercando qualcosa nella sua borsa non prestando più attenzione a nessuno. Si sentiva imbarazzato, percy lo metteva in imbarazzo e al momento non voleva che il suo amico facesse lo scemo. Cominciò a frugare nella sua borsa sistemando la sua borsa per la terza volta, farlo lo deconcentrava dalla discussione e quindi non lo costringeva a stare constantemente allerta e a sprecare fogli per riuscire ad avere una conversazione che probabilmente non gli interessava e che doveva fare per pura convenzione sociale
penna
Quaderno
Block notes
Libro della settimana (il ritratto di Dorian gray)
Macchina fotografica
Rullino di riserva affianco
Accendino
Sigarette.
La sua povera borsa sentiva quello stesso passaggio per almeno cinque volte al giorno, o almeno ogni volta che i suoi amici stavano intraprendendo una conversazione che lui non era interessato a partecipare. Ma questa volta voleva sentire cosa aveva da dire questo sconosciuto non capiva perché, non era bravo a psicanalizzare se stesso, capiva di più gli altri che sè, pensò che semplicemente era per la foto che aveva scattato o per la storiaccia che stava vivendo quel povero ragazzo, pensava che fosse semplicemente una compassionevole curiosità, del tipo
"Oh come stai?"
"Bene bene"
"Oh felice di saperlo" sperava che la discussione che stava avvenendo non fosse arrivata a questo punto perché non sapeva risolvere le situazioni di disagio come queste.  i suoi amici stavano parlando per questo aveva deciso con un'enorme sforzo mentale che li costò parecchio, che doveva togliere i suoi tappi mentali e aprire le orecchie per ascoltare cosa dicevano
"Cavolo amico devi essere proprio sfortunato appena sei uscito dall'ospedale già ti insegue un maniaco, una mia amica potrebbe consigliarti qualche modo per scacciare la sfortuna" l'umorismo di leo  fece ridere il biondo, Nico quasi sussultò al sentire quella risata, non si aspettava che un ragazzo potesse avere una risata cosí bella e leggera che lo facesse sentire in estate, quel calore al petto era tornato e voleva immortalarlo. Non si fermò a prendere la sua fotocamera dalla borsa (che aveva messo da poco apposto) e a fotografarlo di nascosto (nascosto era un parolone visto che percy se ne era accorto e l'aveva costretto a rimetterla apposto prima che lo sconosciuto si rendesse conto che il flash non era per la lampadina sopra di loro) ma non sapeva farne a meno e più tardi avrebbe di sicuro rivisto quella foto per sentirne di nuovo il calore
"Oh no no, io lavoro in ospedale, lavoro nel reparto pediatria e in quello chirurgico" leo e Percy pensarono a quanto soldi questa sola persona potesse fare in un solo mese, forse più di quanto facevano loro da singoli, non perché non fossero famosi. Anzi erano conosciuti in tutto il mondo.Avevano fatto un tour per tutta l'America ed erano stati anche in Europa di recente, ma sapevano che un chirurgo teneva più soldi di un politico corrotto, e se per lui erano illegali per il chirurgo era tutto legale.
"Cavolo sei proprio il figlio che voleva mia madre complimenti." Jason uscí dalla stanza insieme a annabeth e hazel che guardarono la scena abbastanza confuse, tutto si aspettavano tranne un ragazzo seduto a terra. il biondo si alzò subito, sembrava nuovamente agitato ma non come prima,
"Non ti preoccupare...il tuo nome scusa"
"Oh will, will solace" Percy si mosse subito sorprendendo il biondo per la sua rapidità e velocità e si mise accanto a will
"Non ti preoccupare will, sono nostri amici, jason annabeth hazel vi presento will, è stato inseguito poco fa da uno strambo e ci ha chiesto aiuto" annabeth e hazel si avvicinarono subito chiedendogli se l'avesse toccato o se si fosse fatto male, avevano molta esperienza in tipi strani che provavano a molestarle o a seguirle, si avvicinarono al punto giusto che lui non si sentisse a disagio. Il medico convinse le ragazze che era tutto apposto, Nico però continuava a guardare la sue mani che tremavano ancora, non sembravano essersi fermate neanche un secondo, come il suo sguardo nervoso intorno, lo nascondeva bene ma non si poteva nascondere tutto,non era completamente a suo agio e lo capiva infondo erano tutti sconosciuti. Prese il suo quaderno dalla borsa e iniziò a scrivere qualcosa, percy leo e jason avevano tutta la sua attenzione cosa che il biondo notò subito, non appena aveva preso il quaderno i tre amici lo avevano iniziato a fissare e così iniziò a fare anche lui. Finito di scrivere si mise davanti al biondo da cui si era allontanato precedentemente per fargli una foto
"Ti piace il tè o la cioccolata calda?" Will guardò la domanda sul quaderno per un po',mille pensieri erano nella sua testa, volevano offrirgli da bere? Volevano mettere qualcosa nel bicchiere?Perché quel ragazzo non parlava? Si poteva fidare di loro? Mille domande nella sua testa e neanche una risposta nella vita reale solo uno sguardo vacuo che Nico non comprese, proprio quando will aprí la bocca per dare una risposta il ragazzo che gestiva l'entrata in scena dei ragazzi corse da loro
"Ehi ragazzi cinque minuti e siete sul palco preparatevi!" Will sembrò rendersi conto che era solo un'impiccio e si alzò subito nuovamente mormorando delle scusa dicendo che se ne doveva andare.
Le ragazze lo fermarono subito
"Ehi calma, sei ancora troppo agitato vieni a prenderti qualcosa di caldo con noi nel retro" disse hazel con una voce calma e pacata, si rendeva conto che la frase poteva sembrare ambigua e infatti will era di nuovo agitato e sperava veramente che quelle persone non fossero delle rockstar così famose da credersi Dei scesi in terra e che quindi ogni ragazzo che si presentava davanti a loro potevano stuprarlo pensando che il loro avvocato e la loro fama gli avrebbe protetti.
"Amico sta tranquillo, i tè che fa hazel sono miracolosi ti fanno entrare in uno stato zen che è più potente delle canne" Will ridacchio a quell'affermazione, quel ragazzo che assomigliava ad un folletto gli stava simpatico stranamente e alla fine decise di accettare
"Va bene e grazie" un piccolo sorriso si formò sul suo volto e Nico per la terza volta fotografò quel ragazzo. Will questa volta si era accorto del flash e guardò la lampadina come se fosse stata la colpevole del suo occhio cecato. I ragazzi furono subito pronti a salvare il culo al moro
"EHEH quella lampadina fa sempre così pensa che jason si è messo gli occhiali per colpa sua" disse leo punzecchiando il suo fidanzato
"Ehi! Non è vero"i due se ne andarono per primi facendo mettere a Nico la fotocamera nella borsa e costringendolo a muoversi, Nico salutò con la mano e contento notò che anche will lo stava salutando con la mano. Solo Percy fu l'unico a rimanere ancora lá
"Ragazze vi affido il nostro piccolo chirurgo nelle vostre mani, fatelo stare nel confort e non riempitelo di inutili pettegolezzi. Annie" percy guardò la sua ragazza appena aveva detto il suo nome, con uno sguardo di rimprovero che non lo era per niente infatti c'era troppo amore e troppa bontà, cosa che la fidanzata notó.
Annabeth sorrise maliziosa e disse
"Ma per chi mi hai preso, il nostro caro will merita di sapere quella volta che ti sei strozzato con una pallina di formaggio mentre cercavi di rimorchiarmi, percy" le guance di percy si fecero prontamente rosse fino all'acute dei capelli, balbetto un paio di volte il nome di annabeth come per rimprovero ma la bionda l'aveva ormai dimenticato e aveva chiesto gentilmente a will di seguirlo, chiedendogli come mai aveva scelto di diventare medico con tutto lo stress degli esami di medicina, hazel rideva sonnecchi facendo un pollice in su a percy come per dire "bravo coglione".
Percy arrivó dietro le quinte imbarazzato tenendosi la faccia tra le mani e borbottando "uffa proprio quella storia"
"Annabeth ti ha preso per il culo davanti a will?" Disse jason assai divertito dalla faccia dell'amico. Teneva la mano destra di leo stretta tra la sua e leo questa cosa sembrava apprezzarla particolarmente non sapeva neanche lui perché, era qualcosa che jason aveva iniziato a fare già da quando erano migliori amici, si prendevano la mano prima di una grande occasione, il ballo di fine anno, il progetto di chimica, prima di andare dal preside perchè leo era ADHD e i suoi insegnati pensavano soltanto fosse un combina guai che non voleva studiare
"Non ne sa fare a meno" percy insieme ai ragazzi notò che Nico aveva iniziato a scrivere sul quaderno, stava pensando che dopo il concerto doveva fargli un bel discorso sul non fare la foto alle persone soprattutto ad una che aveva appena rischiato di essere stuprato, se
non avesse conosciuto il suo amico probabilmente l'avrebbe preso per uno psicopatico, e visto che will non lo conosceva non voleva che avesse questa impressione del suo amico, soprattutto per l'interesse che Nico stava mostrando per il biondo
"Dopo vorrei che rispondesse a delle mie domande" i suoi amici sorrisero, avevano visto che qualcosa nel loro amico non era come al solito, e ne erano entusiasti, Nico si stava finalmente interessando ad un'altra persona, anche se riguardava solo il benessere di quest'ultima. Nico voleva chiedere, voleva dire qualcosa a questo ragazzo e lui non aveva un desiderio del genere da anni. Aveva il suo quaderno, era comodo per lui, parlare sarebbe stato difficile, scrivere una frase sul quaderno ti poteva far capire se era cattiva o se stavi dicendo qualcosa di sbagliato, la potevi cancellare tutte le volte che volevi, ma quando le dicevi ad alta voce dovevi prenderti le conseguenze e Nico lo odiava. Lo scriveva sempre nelle prime pagine del quaderno
Sei un codardo e restava là ogni voleva che apriva il quaderno quella era la prima frase che Nico trovava.
Tutti quanti si prepararono per comparire sul palco, Nico e jason avevano le proprie chitarre in mano rispettivamente chitarra elettrica e basso, leo stava già incrociando le bacchette creando un messaggio morse che nessuno comprese ma che lo rilassava, percy guardava il microfono come se ne andasse la sua vita. Le luci si spenserò provocando le grida delle fan e dei fan
comparirono sul palco gli eroi dell'Olimpo.




Solo più tardi a casa, ormai distrutti dal concerto, Nico notò che percy aveva eliminato, non sapeva quando, visto che teneva gelosamente la macchina fotografica nella borsa, tutte le foto di will dal suo rullino e Nico aveva ricompensato questo gesto con un libro in testa, con tanto di livido e senza neanche un post-it  di scuse sul frigo come era solito fare, nonostante le lamentele dei suoi amici

Foto galleria

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⏰ Last updated: Oct 10, 2022 ⏰

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