Capitolo 33

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Le faccende terminarono due ore dopo l'arrivo dei ragazzi, che poi si ritirarono a coppie nelle stanze per disfare le loro valigie e preparare i letti. Com'è ovvio a tre coppie toccarono le stanze matrimoniali: una l'ebbero Hanamaki e Matsukawa, una a Bokuto e Akaashi (che erano assenti e non poterono scegliere), l'altra toccò a Iwaizumi e Oikawa. Suna aveva quasi alzato le mani ad Iwaizumi mentre si contendevano l'ultima camera rimasta con due letti separati, s'intromise Oikawa che allontanò Hajime da Rintarō dicendogli di non avere problemi a condividere il letto.

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Ergo, Iwaizumi ora era oltremodo nervoso e stava mettendo (lanciando) i suoi vestiti dentro uno degli armadi, Oikawa faceva lo stesso canticchiando a labbra serrate "Bubblegum Bitch".
Dopo un minuto e mezzo di questo, Hajime sbottò: «Shittykawa, falla finita!».
«Iwa-chan, dovresti davvero rilassarti ed entrare nello spirito delle vacanze. Non è così che dovrebbe andare una vacanza,» rispose Tōru sorridendo, anche se il moro notò come quel sorriso non gli avesse davvero illuminato anche gli occhi.
«Scusa, Lazykawa. Comunque, non capisco come non possa darti fastidio questa situazione. Dopo che quello stronzo sta ignorando 'Samu dopo averlo quasi baciato, crede di avere il diritto di pret-»
«Frena. Osamu e Suna si stanno ignorando a vicenda. Non è colpa solo di Rintarō.»
«Ah no?»
Oikawa sospirò scuotendo la testa, «Si vede proprio che sei un bruto, Iwa-chan. È colpa di entrambi e se li conosco abbastanza vanno lasciati stare. Sistemeranno le cose tra loro da soli.»

Hajime sbuffò ma lasciò perdere e tornò a sistemare le proprie cose mentre Tōru cominciò a cercare le lenzuola e le coperte. Quando il moro notò che l'altro stava tirando fuori dai cassetti qualcosa come quattro coperte, sbottò di nuovo: «Non provarci, non dormo sotto quattro strati di coperte!».
«Ma fa freddo, Iwa-chan!» si lamentò il castano ed i due cominciarono una "discussione" da cui nessuno uscì vittorioso, ma dalla quale risultò un accordo: ci sarebbero stati solo un piumone e una coperta di pile sul letto.

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Intanto Sakusa e Atsumu si stavano ignorando mentre mettevano in ordine le proprie cose, o almeno, uno di loro metteva apposto le proprie e l'altro metteva le sue alla rinfusa. Vedendo ciò, Kiyoomi sbuffò e spinse via il biondo per poi mettersi a sistemare le sue cose per bene, borbottando tra sé e sé.
«Omi Omi, so come sistemare le mie cose.»
«Davvero, Miya? Allora perché stavi buttando tutto alla rinfusa?»
«Perché nel caos, che tu stai sistemando, c'era il mio ordine.»

Kiyoomi non rispose più, limitandosi a sbuffare infastidito e continuò a fare ciò che aveva cominciato. Atsumu allora si prese il tempo per osservarlo: la mascherina nera che portava quel giorno si addiceva alla probabile espressione di fastidio che aveva in quel momento, la luce dorata delle lampadine conferiva un colore strano ai suoi ricci scuri, creando giochi di luce e ombra da cui il biondo non riuscì a staccare gli occhi. La rigida postura gli conferiva un'aria greve eppure delicata mentre le sue mani ripiegavano agilmente pantaloni, maglioni, felpe o magliette. Se non avesse saputo che il moro probabilmente l'avrebbe odiato, Atsumu l'avrebbe volentieri abbracciato da dietro poggiando la fronte sulla sua spalla.

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Nel contempo Kenma stava "esplorando" quella che dedusse fosse la camera destinata a Kuroo e alla sorella quando quelli erano piccoli. C'erano alcune foto sparse sulla scrivania e alcuni scarabocchi sui muri che dedusse fossero le "opere" del ragazzo con cui avrebbe diviso la stanza.

Se avesse dovuto dire qualcosa sul suo compagno di stanza, avrebbe detto che quella stanza lo rendeva malinconico: poteva vederlo da come gli occhi di Tetsurō si fossero scuriti non appena entrò nella stanza e da quanto indugiava con lo sguardo ora sulle foto ora sugli scarabocchi. Non volendo intromettersi Kozume aveva fatto il suo in religioso silenzio, ma dopo una decina di minuti si decise a parlare: «Ehm... Kuro, non dovresti cominciare a mettere in ordine?»
Come riscosso Kuroo cominciò velocemente a mettere in ordine le sue cose e Kenma decise di rifargli il letto per risparmiare tempo.

Will love blossom or is it not destined to?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora